Il 22 febbraio 2025 intorno alle 13.00, la centrale operativa della Compagnia di Tolentino ha ricevuto segnalazioni dapprima relative ad una lite tra alcuni uomini avvenuta in centro storico, poi di una vera e propria rissa nei pressi di un bar, dove i contendenti si erano spostati. Immediatamente sono arrivati sul posto due equipaggi del Nucleo Operativo e Radiomobile e della Stazione di Belforte del Chienti, oltre a una pattuglia della polizia locale. Alcuni dei soggetti coinvolti nell’episodio delittuoso sono stati quindi subito fermati e identificati, nonostante il tentativo da parte di alcuni di darsi alla fuga raggiungendo un loro domicilio, ubicato a pochissima distanza dall’esercizio commerciale.

Dalla visione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza, effettuata contestualmente ai fatti, è stato possibile ricostruire che, in pochissimi minuti, una decina di uomini si erano radunati e subito scontrati, colpendosi violentemente con grossi bastoni e con una sedia.

Tre dei partecipanti hanno necessitato di cure mediche e sono stati visitati presso l’ospedale di Macerata per aver riportato varie abrasioni e contusioni. Due di essi, di 22 e 31 anni, con prognosi di 5 giorni; un altro giovane ha riportato lesioni più serie, con la frattura del metacarpo e 30 giorni di prognosi.

I militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, in collaborazione con le Stazioni di Belforte del Chienti e Tolentino hanno quindi esperito gli accertamenti investigativi necessari a meglio delineare il ruolo avuto da ciascuno dei soggetti fermati nell’episodio delittuoso, nel corso del quale erano stati danneggiati anche suppellettili di un esercizio commerciale e un furgone in uso ad alcuni degli indagati.

Sei uomini sono stati quindi arrestati in flagranza di reato e potranno esperire le proprie difese nelle prossime fasi procedimentali.

Si tratta di giovani egiziani, taluni dei quali con precedenti specifici, dipendenti di ditte operanti nel settore dell’edilizia a Macerata e Tolentino.

 

Le informazioni sono state fornite nel rispetto dei diritti delle persone indagate, da ritenersi presunte innocenti in considerazione delle rispettive fasi del procedimento – indagini preliminari – fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, ed al fine di assicurare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.

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