Si torna al voto ad Osimo visto che il sindaco Francesco Pirani, eletto a giugno scorso, ha comunicato la sua decisione di dimettersi. Domani mattina presenterà all’Ufficio protocollo del Comune la lettera delle sue dimissioni e già questa mattina ha comunicato la sua intenzione al Prefetto di Ancona. Avrà 19 giorni di tempo per revocarle, oltre i quali diventerebbero definitive. Il commissario prefettizio arriverà tra 20 giorni e a lui il compito di indire nuove elezioni.
Ecco la nota stampa diffusa dal sindaco:
«In data odierna ho incontrato il prefetto di Ancona dott. Saverio Ordine, al quale ho comunicato la mia intenzione di rassegnare le dimissioni dalla carica di Sindaco della Città di Osimo. Le stesse saranno protocollate nella mattinata di domani 14 novembre 2024. Questa sofferta decisione giunge a seguito della ripetuta impossibilità di svolgere l’azione politica amministrativa in consiglio comunale. Nella fattispecie, nell’ultima seduta di lunedì 11 novembre, a causa della mancanza del numero legale non garantito da quattro consiglieri della maggioranza, non si sono potuti deliberare alcuni fondamentali ed indispensabili atti che avrebbero evitato la paralisi dell’attività amministrativa del Comune e di alcune società partecipate. A solo titolo esemplificativo la variazione di bilancio, che neanche è stata discussa, conteneva, tra gli altri, la destinazione dei fondi per la revisione straordinaria ventennale del tiramisù, le risorse per la programmazione degli eventi natalizi, il rinnovo del contratto in scadenza con la Osimo Servizi, le disponibilità finanziarie per l’ufficio tecnico, i fondi per gli incarichi legali, le manutenzioni straordinarie delle scuole materne e dell’infanzia, l’adeguamento del canone per l’illuminazione pubblica, ecc. Avevo richiesto responsabilità a tutte le componenti della maggioranza per non tenere bloccata una città per meri interessi politici personali. Questa richiesta non è stata accolta, come è emerso in occasione dell’ultimo consiglio comunale e, pertanto, come anticipato nella medesima richiesta di collaborazione, rassegno le mie dimissioni. Mi rammarico fortemente di questa situazione ma ritengo sia prima di tutto doveroso il rispetto nei confronti di tutti i cittadini che hanno espresso la volontà di un necessario cambio di passo per la nostra città».
6 commenti
Massima solidarietà al Sindaco Pirani e a quei consiglieri che, avendo ottenuto il consenso dai propri elettori, volevano iniziare a lavorare per il bene della città di Osimo, impegno che non è stato loro “permesso” di mantenere. Gli Osimani alla prossima elezione sapranno fare tesoro di questa brutta storia !
LA DESTRA È COSÌ SE NON SI FANNO LE “COSE” SALTA IL BANCO.
Esperienza vergognosa da parte della destra
Situazione vergognosa e ridicola.
Un’accozzaglia di dilettanti allo sbaraglio con il solo comun denominatore…acciuffare poltre, che significa acciuffare migliaia di euro al mese…..montagne di euro per non fare niente….il NIENTE più assoluto.
E la dimostrazione è agli occhi di tutti…
Ma per come la vedo….e spero di sbagliarmi…non finirà così…ci sono ancora venti giorni…e qualcosa tireranno fuori…troppe persone che ormai avevano annusato l’odore del soldo facile non molleranno l’osso così facilmente…
Parliamo di mensilità inaudite…basti pensare che l’ultimo degli Assessori si porta a casa la bellezza di 2.200 € (per non parlare dei vari vice sindaco, presidenti di partecipate, ecc ecc ecc)….fate un pò il conto di quanto viene all’anno, moltiplicato la durata del mandato…e credete che non troveranno un modo per rimettere le chiappe dove le avevano poggiate??
mandatece a Pepa aha aha aha
Unendomi da simpatizzante del cdx all’anonimo che ha parlato di Pepa, se FDI a Recanati dopo tutti i voti donati proprio allo stesso Pepa consentendogli di essere eletto, avesse fatto la DOVUTA E MERITATA voce grossa senza RIMETTERSI agli strani e oggi palesi accordi, con 6 consiglieri eletti lo mandavano a casa o, viceversa, otteneva gli assessorati meritati e sicuramente coperti di nuove figure che invece sono andate in mano a soggetti retrogadi profumati alla naftalina e dimostratesi gia’ incapaci piu’ di 10 anni fa e troppo vicini al Presidente del CNSL.