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Caro Asterio, pur condividendo molti aspetti della tua riflessione sul Circolo Arci La Serra di Recanati, comprendo il tuo invito ai Soci di privilegiare letterati, scrittori e poeti evitando di invitare quei gruppi che spesso degradano la musica così come la si intende. Vorrei però sottolineare un punto che ritengo fondamentale e cioè che la musica rientra, a pieno titolo, nella sfera della Cultura.
Essa è il linguaggio universale, capace di arricchire la nostra comprensione del mondo, tanto quanto la letteratura, la poesia e la filosofia.
Tuttavia, come sappiamo, ognuno ha la propria idea di cosa sia “cultura” e cosa la rappresenti. È naturale, quindi, che emergano differenze di vedute che, a volte, sfociano in diatribe. Ma, nel rispetto di tutte le opinioni, credo ci sia una soluzione che potrebbe consentire al Circolo di proseguire serenamente la propria attività culturale, compresa la Musica, donando allo stesso tempo tranquillità alla comunità circostante.
Questa soluzione che penso i Soci del Circolo conoscano, si chiama CONCERTO IN ACUSTICA. La proposta è semplice, ma richiede una piccola disciplina: gli strumenti a corda, come le chitarre acustiche e i contrabbassi, dettano legge per il livello del volume di tutti. Tutti gli altri strumenti, come percussioni, bassi amplificati, tastiere e anche la voce, si adeguano al volume naturale di una chitarra acustica. Anche con casse potenti, è fondamentale regolare il volume per creare un mix equilibrato in cui ogni strumento trova spazio, senza sovrastare gli altri.
Seguendo questa semplice regola, il livello in decibel si riduce a un quarto di quello di un normale impianto audio, perfetto per 30-50 persone. La normativa permette livelli superiori, è vero, ma ne vale la pena? Perché rinunciare alla magia di una musica che unisce, emoziona e porta rispetto per tutti??
In questo modo, il Circolo può proseguire nel promuovere anche l’arte musicale senza rinunciare a ciò che lo contraddistingue: un luogo di confronto e dibattito tra visioni, esperienze e ideali.
La Musica potrà risuonare come un invito alla comprensione reciproca, in questo momento storico in cui c’è così tanto bisogno di rispetto e solidarietà.