Diminuiscono le persone sovrappeso ma il girovita dei marchigiani diventa sempre più XXL con l’aumento dei casi di obesità che hanno raggiunto il 12,4% della popolazione, dato superiore alla media nazionale (11,8%). Una problematica che non risparmia i bambini con oltre un baby marchigiano su quattro (il 27,2%) in sovrappeso o alle prese con situazioni di obesità anche gravi. È quanto rileva Coldiretti Marche, tra dati Istat e dell’Istituto Superiore di Sanità, alla vigilia della Giornata mondiale dell’Alimentazione che si celebra ogni anno in tutto il mondo il 16 ottobre per ricordare la fondazione della Fao.

E proprio per l’occasione Coldiretti Macerata ha organizzato un’iniziativa di educazione alimentare che coinvolgerà 38 alunni di quinta della scuola primaria Mestica di Macerata. I ragazzi saranno accolti dagli agricoltori del Mercato di Campagna Amica in via Morbiducci e avranno la possibilità di ascoltare produttori, cuochi contadini e nutrizionisti su come preparare una sana colazione o una merenda. Ad accoglierli l’apicoltrice Laura Colò e la nutrizionista Elisa Pelati.

Proprio le abitudini alimentari e gli stili di vita sono alla base di un buono stato di salute. Secondo i dati dell’Iss nelle Marche oltre il 45% dei bambini tra gli i 7 e i 10 anni non fa una colazione adeguata (più del 10% la salta proprio), l’8,7% dei bambini mangia frutta meno di una volta a settimana o mai, mentre il 15,6% fa altrettanto con la verdura. Quasi un bambino su due non mangia legumi mentre il 5% assume junk food quotidianamente. Si stima che 1 bambino su 5 non faccia attività fisica.

Dati migliorati rispetto alla precedente ricerca – i bambini sovrappeso od obesi erano il 33% nel 2008 – ma che indicano che la strada da percorrere è ancora lunga. La via è quella giusta, però: fare cultura attraverso l’educazione alimentare.

Proprio Coldiretti Donne Marche è stata protagonista in questi anni del progetto “Educazione alla Campagna Amica” che ha coinvolto oltre 8mila alunni delle scuole elementari e medie in tutta la regione tra lezioni organizzate dalle aziende agricole in classe, nelle fattorie didattiche, nei mercati e nei laboratori del gusto. “Ma non basta – dicono da Coldiretti – Per ridurre i rischi legati all’obesità e a modelli di consumo sbagliati occorre un impegno verso la prevenzione, aumentando le ore di educazione alimentare nelle scuole e qualificando l’offerta delle mense scolastiche sulla base dei principi della Dieta mediterranea”. Obiettivo: promuovere la Dieta Mediterranea come toccasana per la salute, modello che vede l’Italia leader mondiale nella qualità dell’alimentazione con i suoi cibi sani, e i corretti stili di vita che prevedono un’alimentazione varia, ricca di frutta e di verdura, stagionalità e km0.

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