È di pochi minuti fa la notizia che il Tar Marche ha accolto il ricorso presentato dall’ex consigliere comunale Stefano Miccini per la sua mancata nomina in Consiglio; sarà lui, quindi, a sedere in Consiglio Comunale mentre Rita Siccio dovrà fare le valige. L’esponente della lista “Uniti per Francesco Fiordomo” ha contestato al Tar la decisione dell’ufficio elettorale di assegnare uno dei 6 seggi spettanti alla minoranza al PD, che sosteneva la candidatura a sindaco di Antonio Bravi, e non alla coalizione guidata da Francesco Fiordomo e, quindi, a Miccini che è il primo dei non eletti. Come si ricorderà “Uniti per Francesco Fiordomo” in sede di ballottaggio aveva stretto un apparentamento, insieme alla lista “Paese Mio”, con la coalizione di Antonio Bravi non riuscendo, comunque, insieme a fermare la corsa alla carica di primo cittadino di Emanuele Pepa. Con questa decisione del Tar cambia sostanzialmente la composizione dell’opposizione che così siederebbe in numero pari fra loro: 3 consiglieri (Bravi, Marinelli e Petrella) da una parte e tre dall’altra (Fiordomo, Lorenzetti e Miccini).

La Soccio rappresentava il PD in commissione cultura ed era Presidente della Commissione di Controllo e Garanzia.

Qui il testo della sentenza del Tar: 202400794_01[1]

 

 

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16 commenti

    • E che dire delle interpretazioni variabili del segretario comunale. Tra le sue funzioni c’è quella di interpretare bene la legge e non di cambiarla a seconda di chi fa pressione, andando poi ad intasare TAR e Consiglio di Stato …..

  1. Per la soccombente c’è sempre la possibilità di impugnare al Consiglio di Stato (il TAR Marche non sempre è infallibile …), anche ai fini di una eventuale sospensiva, magari con l’assistenza di un solido amministrativista …

  2. Il testo della legge è molto chiaro se lo si va a leggere…evidentemente Soccio non l’aveva mai letta, e a quanto pare nessun’altro nel Pd. È inquietante che nessuno sappia come funzionano le attribuzioni dei seggi. O peggio ancora se avessero saputo ma avessero fatto finta di nulla esercitando una vera e propria prepotenza sull’elettorato.

    • La professoressa Soccio non è tenuta a interpretare e applicare la legge elettorale.Se non sbaglio spetta al Segretario comunale controllare la regolarità delle elezioni e la proclamazione degli eletti. Se c’è stato un errore si corregge senza tante polemiche attorno.

  3. In fondo chi se ne frega…
    Tanto peggio per loro, una delle tante solite faide interne alla sinistra recanatese!
    Lasciamoli che si seghino le gambe da soli oltre al continuo rosicare contro l’attuale Giunta comunale!

  4. Torni in Abruzzo
    La riprenderanno a braccia spalancate
    Adesso mi raccomando PD….
    candidatela alle regionali
    Alle regionali
    Un’abruzzese……

  5. Per fortuna il TAR è stato piuttosto veloce. Una preoccupazione era che potesse andare molto peggio, magari correggendo questa ingiustizia verso l’elettorato solo tra qualche anno. E mi viene il dubbio che chi ha fatto l’ “inganno” (se inganno c’è stato), sperava proprio in questo.

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