Recentemente, nel rione Castelnuovo, è apparsa una piccola opera in ceramica: una colomba bianca e una goccia con impresso un rametto di ulivo. Collocate sulla colonnina in corten, situata di fianco alla fontanella sul piazzale della chiesa a ricordare il progetto “La Memoria dell’Acqua”, si sono subito trasformate in un simbolo di speranza e rinnovamento. Piera Marconi, l’autrice di questo lavoro, ha trasmesso un messaggio di resilienza: nonostante le difficoltà, è possibile creare sentimenti nati dal desiderio collettivo di rinnovare l’impegno verso valori di pace e unità. La colomba, quindi, conferisce un ulteriore strato di profondità al messaggio, invitando le persone a riflettere sull’importanza della convivenza pacifica.
La ceramica, un materiale non solo tradizionale ma anche intrinsecamente legato alla cultura e all’identità del territorio, aggiunge un ulteriore strato di significato. Essa evoca la tradizione, la storia e la capacità di rigenerazione, in un quartiere che a questa arte ha dedicato il progetto “la Via della Ceramica”.
Nel linguaggio dei simboli, la colomba è da sempre associata alla pace così come il ramoscello d’ulivo. Il suo volo leggero evocano un senso di libertà e armonia. Gli artisti, da Picasso a Chagall, hanno utilizzato questo animale mitico per trasmettere messaggi di speranza, e la colomba in ceramica con la sua “goccia di pace” non fa eccezione poiché rappresenta un forte richiamo alla necessità di un momento di riflessione sulla condizione attuale del mondo.
La colomba sulla colonnina rappresenta una piccola ma significativa rivendicazione di speranza in tempi in cui la follia delle guerre e la corsa al riarmo invece di fermarsi aumentano. Con il suo silenzioso volo ci esorta a promuovere un futuro di pace e a non dimenticare mai il potere della speranza.
-Nikla Cingolani
1 commento
inutile e demagogica .
Non ci sarà pace e non cesseranno le guerre, mai.
Papa Francesco ha sdoganato oggi Medjugorie, la sola speranza viene da lì.
Altro che ceramiche.