Mariano Amici, classe 1953, medico chirurgo. Vive ad Ardea, in provincia di Roma

Ha alle spalle una lunga carriera in ambito universitario e ospedaliero, che include 15 anni di pronto soccorso e chirurgia d’urgenza, mentre era al tempo stesso medico di base nel territorio.

 

È stato un vero e proprio enfant prodige in ambito sia medico-ospedaliero che politico.

Laureato in medicina e chirurgia con 110 e lode a 26 anni, alla sua formazione di medico chirurgo aggiunge rapidamente una serie di specializzazioni: scuola di sanità militare, chirurgia dell’apparato digerente, chirurgia d’urgenza e pronto soccorso, criochirurgia.

Già ufficiale medico e dirigente del Servizio Sanitario presso il Centro Informazioni e Difesa Elettronica, già dirigente dell’Unità Sanitaria Locale.

 

Entra in politica mentre è ancora studente di medicina, poco più che ventenne. Siamo nella seconda metà degli anni ’70, in piena prima repubblica, diventa sindaco di Ardea per la prima volta nel 1981, a 28 anni, carica che mantiene quasi ininterrottamente fino al 1994, quando si dimette per lasciare spazio alle nuove leve della seconda repubblica e compie questo gesto clamoroso nel pieno splendore della sua attività politico-amministrativa, quando ha una maggioranza “blindata” di 28 consiglieri su 30.

 

Non rinuncia, però, all’impegno sociale, decidendo di imprimergli una svolta diversa, più divulgativa. È in questa fase che si dedica all’imprenditoria radio-televisa, a cui aggiunge poco dopo quella sportiva agonistica, nella quale viene catapultato dallo straordinario talento del figlio Andrea, pilota kartistico prima e automobilistico poi.

Mariano Amici non ha mai abbandonato la professione medica, non ha mai cambiato numero di telefonino.

 

Per i suoi pazienti, e non solo, Mariano Amici è sempre riuscito a ricavare uno spazio di attenzione e cura e non si è mai sottratto dal fornire il suo supporto sincero e diretto, pienamente “in scienza e coscienza”. Non si è mai negato a chi richiede un consiglio, un parere e perfino una visita a domicilio (che lui ancora effettua) anche per chi non è suo paziente e perfino per chi non appartiene al suo territorio.

 

Con Mariano Amici affrontiamo il tema della pandemia e della vaccinazione imposta con l’arma del ricatto a milioni di italiani e resa obbligatoria e diverse categorie di lavoratori.

 

Ema e Aifa ammettono che il vaccino anti covid è un farmaco che non immunizza cioè non impedisce la trasmissione del virus. 12 Ottobre 2022  al Parlamento europeo, la responsabile commerciale di Pfizer Janine Small ha detto che il loro vaccino anti-Covid, il più diffuso nel mondo occidentale, “non è stato testato per prevenire l’infezione”, anche perché “nessuno ce lo ha chiesto” e comunque “non c’era tempo”.

Draghi mattarella speranza si possono dire oggi sorpresi e quindi chiedere scusa agli italiani? Non abbiamo sentito nulla.

 

Non contenti di quanto è emerso lanciano un nuovo allarme quello del virus del vaiolo con la benedizione di Papa Bergoglio.

La Casa Bianca ha fatto pressione sul boss di Meta Mark Zuckerberg affinché, in piena pandemia di coronavirus, ”censurasse alcuni contenuti relativi al Covid-19” condivisi su Facebook e Instagram. Lo ha dichiarato lo stesso Zuckerberg in una lettera inviata al repubblicano Jim Jordan, a capo del comitato giudiziario della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti. Che, su Facebook, ha descritto la lettera del boss di Meta come una “grande vittoria per la libertà di parola”.

 

Borghi il leghista ha cercato di introdurre un emendamento alla legge liste di attesa per abolire l’obbligo vaccinale in pediatria

 

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3 commenti

    • neanch’io, questa gravissima vicenda ci deve insegnare che quando la libertà personale viene meno, è in atto una dittatura. draghi è stato un attore fondamentale in tutto ciò

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