Ha creato non poche preoccupazioni fra i cittadini quella foto – pubblicata sui social – di un operatore coperto da capo a piedi da una tuta bianca e con in mano la classica pompa per spruzzare del liquido in via Alle Fonti nel quartiere di San Francesco. Si è ipotizzato che fosse in corso un massiccio intervento di pulizia con sostanze chimiche delle mura cittadine dove recentemente sono state tagliate tutte le erbe infestante e si sono paventati problemi per la salute dei cittadini e degli animali.

Nulla di tutto questo. L’operatore fotografata – con tanto di tuta di sicurezza – era intento ad eliminare un nido di calabroni che si era formato all’interno del muro di cinta dell’antico rione. Non è la prima volta che personale specializzato, compresi gli stessi Vigili del Fuoco come è nel caso di Recanati, è chiamato ad intervenire per debellare la presenza di questi insetti pericolosi per le conseguenze anche gravi che possono recate alle persone, specie quelle allergiche il loro pungiglione.

I residenti avevano allertato il comando dei Vigili Urbani che, a sua volta, ha contattato i Vigili del Fuoco che hanno al loro interno personale specializzato. Infatti eliminare un nido di calabrone è un’operazione che, senza la dovuta preparazione, potrebbe rappresentare un serio pericolo perché la colonia potrebbe ribellarsi e si rischia di essere punti ripetutamente.

L’intervento dell’operatore ha permesso, quindi, di eliminare il nido e di ripristinare una situazione di sicurezza.

calabrone

Il calabrone, ovvero la Vespa crabro, è il più grosso vespide europeo. Presente su tutto il territorio italiano, può facilmente superare i due centimetri di lunghezza e presenta un corpo di colore tra il bruno e il rossiccio, con delle striature gialle e nere sul dorso. Si tratta di un imenottero prevalentemente carnivoro: si nutre infatti di altri insetti, che caccia abilmente e, solo occasionalmente, di frutta e nettare.

Per quanto non sia naturalmente portato ad attaccare l’uomo, in condizioni di percepito pericolo il calabrone può diventare anche molto aggressivo: le femmine possono pungere, iniettando il loro veleno. In linea generale, la puntura di questo insetto non è pericolosa per la maggior parte della popolazione, per quanto possa risultare fastidiosa e dolorosa.

È però necessario prestare particolare attenzione per i soggetti allergici al veleno degli imenotteri o, più in generale, a coloro che soffrono normalmente di varie allergie. La puntura può infatti scatenare una severa reazione allergica che, nei caso più gravi, può sfociare in uno shock anafilattico.

 

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7 commenti

    • Le risate che ci hanno fatto fare e che ci continuano ancora a farci fare i sostenitori di Fiordomo e Bravi che si credevano convinti loro i vincitori assoluti ad ogni costo, sbruffoni come al solito, adesso rosicano come disperati… 😂😂😂 … e noi ci divertiamo!

  1. Io a quelli che su ogni vicenda come questa colgono l’occasione per sparlare male del Sindaco Pepa a sproposito, gli scaglierei volentieri addosso uno sciame di calabroni…

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