nota del gruppo consiliare “Civico Progetto Comune”

L’Amministrazione Comunale in risposta alle critiche formulate a mezzo stampa da alcuni commercianti sulla questione dell’orario dell’isola pedonale specifica alcuni concetti che sotto si riportano.

1) L’orario delle 19.30 (inizio isola pedonale) non è una variante innovativa di questa estate ma, semplicemente, una conferma di quanto proposto e accettato agli stessi commercianti nell’estate del 2021

2) Chi ha l’onere e l’onore delle scelte che disciplinano la vita dei cittadini, è tenuto a trovare una sintesi, la più saggia possibile, sulle misure da dover attuare.

Per fare questo le voci cui dare ascolto sono molteplici. E come già spiegato più volte se da una parte ci sono le richieste degli operatori del commercio che vorrebbero il Corso aperto fino alle 21, dall’altra ci sono quelle dei cittadini abitanti in alcuni quartieri oppressi da inquinamento atmosferico ed acustico derivante da traffico intenso che in modo altrettanto incisivo chiedono di vedere salvaguardata la propria salute. Soprattutto nelle serate afose come quelle che stiamo vivendo in questi giorni, particolarmente propense al cumulo di gas di scarico delle autovetture e motocicli nell’aria e al conseguente effetto di aria irrespirabile in alcuni quartieri. La misura dell’isola pedonale che ha il suo inizio di vigenza alle ore 19,30 dipende anche da questo. Ovvero dalla necessità di voler limitare un traffico che in special modo nei mesi di luglio e agosto è opprimente e caotico. E voler restituire una Città più salubre, attrattiva e ordinata.

3) una buona politica deve far capire e saper proporre alla propria cittadinanza una visione che sia diversa dalla solita che si esplicita nel dover fare shopping recandosi in auto in una Via principale dove i parcheggi sono quasi sempre esauriti.

Perché questo faciliterebbe soste selvagge e conseguente pericolo per il traffico pedonale e ciclabile.

Il concetto di parcheggiare poco fuori dal centro, recarsi lungo Corso Matteotti per fare shopping e consumare comodamente un aperitivo in un ambiente più sano in quanto libero dal traffico, dovrebbe essere parte dei comportamenti propri e salubri sotto tutti i punti di vista.

Peccato che questo concetto ormai assodato in tutte le realtà turistiche, anche a noi vicine, che in molti casi hanno isole pedonali ancora più stringenti, non venga recepito dai nostri commercianti.

4) l’insistenza nell’invito ai commercianti di costituirsi in una Associazione che possa tenere conseguentemente conto sia  degli interessi  delle attività che vorrebbero avere traffico libero fino all’orario di chiusura dei negozi  che degli interessi di chi magari invece approfittando del Corso chiuso al traffico può lavorare nel campo del food&beverage  con più tavoli nella sede stradale, trovando una sintesi da poter esporre e proporre al governo cittadino, rimane prioritaria.

Sintesi che faciliterebbe il pubblico agire di chi è demandato a decidere che non si troverebbe al cospetto di interessi rappresentati solo da una parte dei commercianti.

Il costituirsi in Associazione con un direttivo e un organo eletto dagli stessi commercianti consentirebbe conseguentemente alla Giunta di poter dialogare con un organismo democraticamente eletto dalla categoria e legittimamente delegato ad esporre le problematiche di tutte le attività produttive.

Così è in tutti i paesi limitrofi, anche ad alto impatto turistico, dove le Associazioni Commercianti oltre a proporre iniziative, hanno la capacità di organizzare in proprio degli eventi che potrebbero essere  ulteriormente attrattivi in una Città turistica come la nostra.

Non ultimo la costituzione in Associazione consentirebbe ai commercianti di poter recitare la loro parte nel partecipare più agevolmente a bandi e/o iniziative che potrebbero portare vantaggi alla categoria.

5) L’Amministrazione Comunale tiene comunque a confermare che rimane aperta ad   ogni forma di ascolto e confronto con la categoria ribadendo la massima disponibilità ad ogni forma di collaborazione e compartecipazione ad ogni iniziativa che i commercianti vorranno proporre in vista della stagione autunnale e invernale, feste Natalizie ovviamente incluse.

Quello che si auspica é uno spirito di proficua collaborazione che possa tramutarsi nella organizzazione di eventi e/o manifestazioni ludico/attrattive che possano portare vantaggi rendendo la nostra Città più appetibile.

Da questo punto di vista la disponibilità ad ogni forma di collaborazione tra pubblico e privato rimane dunque ovviamente massima.

6) alla Consigliera Ubaldi, sempre pronta a cavalcare le altrui proteste pro domo sua, ricordiamo le cervellotiche misure delle sue Giunte. Le quali prima ponevano come orario di inizio le isole pedonali alle 16,30. Poi a proteste dei commercianti le spostavano alle 18.30. Ovvero un’ora prima della misura adottata dalla nostra amministrazione

La scusa che si fece tutto questo in periodo Covid non ha nessun fondamento, come noto, perché tra le varie circolari emesse in quel periodo a disciplinare i comportamenti in modo preventivo non vi è traccia di imposizioni che dettavano ampliamenti o restrizioni delle isole pedonali.

Possiamo dunque asserire che la confusione fosse tutta di colei che adottando provvedimenti più restrittivi, ora critica aspramente provvedimenti più permissivi.

Quanto basta per capire la coerenza della persona.

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7 commenti

  1. Ario Roncitelli on

    Porto Recanati ragiona sempre con mentalità vecchie, indietro anni luce e fuori dalla realtà. Per gran parte degli “operatori turistici” vale solo “spremere” al meglio il vacanziere di turno, che venga da Loreto o Recanati oppure da Bergamo o Cuneo non conta un piffero. Figuriamoci cosa gli importa di un’isola pedonale “stagionale” e dei suoi benefici. sulla qualità della vita. Quanto alle associazioni, ma non esistono (come altrove) la Confcommercio o la Confesercenti, che su questi argomenti hanno sempre una certa considerazione? Quanto a certi paladini dimentichi del loro passato, lasciamoli parlare. In fondo con il caldo torrido di questi giorni, qualche svarione si può tollerare come effetto collaterale delle temperature impazzite.

  2. Giuseppe Russo on

    Le caratteristiche di sviluppi libere dall’auto sono:
    – livelli molto bassi dell’utilizzo dell’automobile, con conseguente minore emissione di gas nocivi;
    – elevato numero di persone circolanti a piedi o in bicicletta;
    – tra gli infanti, più libertà di movimento indipendente e giochi motori;
    – meno superficie occupata da parcheggi e strade, con conseguente aumento di disponibilità per spazi verdi o sociali.

    I principali vantaggi trovati per sviluppi libere dall’auto:
    – minori emissioni di inquinanti in atmosfera;
    – ridotto tasso di incidenti stradali;
    – migliori condizioni dell’ambiente costruito;
    – scoraggiamento di auto private e di altri veicoli a motore
    – incoraggiamento dell’attività motoria.

    Nel 1964 vivevo in Via D’Azeglio, 22 (Bologna) e da quell’anno (resa definitivamente pedonale) via D’Azeglio è lo spazio addomesticato alla logica della città: è il “salotto buono” di Bologna, strada di passaggio con raffinati negozi.

    Porto Recanati è una piccola città fruibile tranquillamente a piedi. Due passi, da Piazza Brancondi a Piazzale Europa, e l’estate – grazie all’isola pedonale – i negozi rimangono aperti fino alle 23:30 ed oltre, segno evidente la convenienza per “tutti i lungimiranti commercianti” di poter ricevere “pedoni” che, osservando le vetrine, sono invogliati a fare acquisti.

  3. che ben venga l’ isola pedonale.
    ma vorrei ricordare alla spett.le Amministrazione Comunale che non è accettabile che si diano permessi ai ristoratori di assoldare complessini musicali che strimpellano a volumi non accettabili e costringono gli inquilini a chiudere tutte le imposte per avere un minimo di ristoro per le orecchie e tutto quello che comporta in negativo.
    la musica va autorizzata ed espressa in luoghi più aperti e più fruibili da tutta la popolazione.
    Grazie per l’attenzione.

  4. Per fare questo le voci cui dare ascolto sono molteplici. E come già spiegato più volte se da una parte ci sono le richieste degli operatori del commercio che vorrebbero il Corso aperto fino alle 21, dall’altra ci sono quelle dei cittadini abitanti in alcuni quartieri oppressi da inquinamento atmosferico ed acustico derivante da traffico intenso che in modo altrettanto incisivo chiedono di vedere salvaguardata la propria salute. Soprattutto nelle serate afose come quelle che stiamo vivendo in questi giorni, particolarmente propense al cumulo di gas di scarico delle autovetture e motocicli nell’aria e al conseguente effetto di aria irrespirabile in alcuni quartieri. La misura dell’isola pedonale che ha il suo inizio di vigenza alle ore 19,30 dipende anche da questo. Ovvero dalla necessità di voler limitare un traffico che in special modo nei mesi di luglio e agosto è opprimente e caotico. E voler restituire una Città più salubre, attrattiva e ordinata.

    3) una buona politica deve far capire e saper proporre alla propria cittadinanza una visione che sia diversa dalla solita che si esplicita nel dover fare shopping recandosi in auto in una Via principale dove i parcheggi sono quasi sempre esauriti.

    Perché questo faciliterebbe soste selvagge e conseguente pericolo per il traffico pedonale e ciclabile.
    l’amministrazione di Pirto Recanati parla di inquinamento e caos riguardante il traffico come se c.so Matteotti fosse via del Corso o via Cola di Rienzo a Roma. queste persone parlano di traffico caotico senza cognizione di causa ….

    • Signora Maria, tutto è relativo, compresso il caos da traffico. E poi buona parte della romana via del Corso è pedonale.

  5. l’ unica cosa certa è che si fa di tutto a Porto Recanati per tenere lontani i turisti. Posteggio nelle vie limitrofe al Corso? Ma via non scherziamo… Ora a metà luglio si pensa bene di rifare le strisce gialle e per questo si chiudono le strade. Il posteggio? Se lo trovi a 500 metri da casa è un successo…

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