Tre giorni di festa a Recanati, a partire da oggi, con le iniziative religiose e civili della festa di sant’Antonio e quella del patrono della città, San Vito. Una volta il santo di Padova, celebrato dalla parrocchia di San Francesco, chiudeva la giornata del 13 giugno con uno straordinario spettacolo pirotecnico, unico in città che, colpa del Covid e dei costi, è stato purtroppo stoppato e non più ripreso. È una festa che coinvolge tutta la città tanto che la processione raggiungerà anche le vie del centro storico.

C’è attesa per la fiera di San Vito che si svolgerà nei due giorni di domani e sabato, con circa cento espositori dislocati da via Primo Luglio sino a via Calcagni. Fra le decine di tipologie di prodotti, che comporranno il variopinto e colorato mercato, non potevano mancare, com’è nella tradizione, gli stand con la classica piadina romagnola: sono 8 le bancarelle gastronomiche che prenderanno posizione in diversi punti del centro storico. Spazio anche per il mercatino di hobbistica che troverà posto all’interno del cortile di Palazzo Venieri e nell’area d’ingresso di via Falleroni. Sotto la torre del borgo, in Piazza Leopardi, saranno disposti piccoli gazebo occupati dalle varie associazioni che operano nel volontariato mentre all’atrio Comunale ci sarà un’associazione animalista e la pesca organizzata dalla Croce Gialla. Come è ormai noto, da oltre vent’anni non è consentito la vendita e le esposizioni di animali durante i mercatini: l’ordinanza di divieto risale addirittura all’amministrazione Corvatta.

Per il terzo anno consecutivo, la processione del santo patrono S. Vito, che vede la presenza anche di delegazioni di altri comuni d’Italia, che hanno il giovane santo come loro patrono, non passa per il centro storico. Una scelta del parroco Don Roberto Zorzolo che non considera opportuno che la statua del santo attraversi la piazza fra le bancarelle e i tavolini in cui si consumano piadine e fritti misti: insomma, non vuole proprio confondere il sacro con il profano. La processione, quindi, partirà dalla chiesa di san Vito alle ore 19 di sabato, dopo la celebrazione della messa presieduta dal vescovo Nazzareno Marconi, per attraversare poi il quartiere di Montemorello, passando davanti casa Leopardi e l’ospedale Santa Lucia, quindi in via Badaloni, via Carducci, Porta Marina, via XX Settembre per ritornare nella chiesa di San Vito.

Alle ore 21, in piazza, ci sarà il concerto della banda musicale B. Gigli e alle 23 in chiusura l’estrazione della lotteria a sostegno della Cooperativa sociale La Ragnatela.

Il giorno dopo, domenica, al Colle dell’Infinto e quartiere di Montemorello, dalle ore 9 alle 13 gara di tiro con l’arco storico in abito medioevale valido per il campionato Nazionale e Regione Marche.

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13 commenti

  1. Secondo me di profano non ha assolutamente nulla! La processione, in passato, da sempre è passata in piazza Leopardi e vie limitrofe, non capisco…il Patrono…e la Processione non passa in centro?! Poi ci sono anche le delegazioni di altri comuni…ma che roba è? Un piccolo appunto, il Signore si vergognava di passare nelle vie delle città e incontrare ogni sorta di persone? Non mi sembra.

  2. A volte certe scelte della chiesa non le capisco, nè condivido, visti i precedenti del COVID (sostituzione acqua santa con detergente) e comunque il passaggio dell’effigie del santo avrebbe sicuramente fatto ritornare alla mente di Qualcuno, che con il battesimo facciamo parte integrante della Chiesa e qualche preghiera in più a San Vito sarebbe piaciuta. Anche questa è una maniera per allontanare sempre di più la Chiesa dalla gente Comune. Caro parroco, ma soprattutto tu, Nazzareno vescovo della Diocesi una domanda dovresti fartela e seguire l’esempio di Gesu, che era sempre tra tutta la gente di qualsiasi ceto e rango sociale.

  3. ESATTO!!! 13/06/24 h17,46
    Pur di rimanere attaccati a quella favolosa poltrona si farebbe di tutto! Anche tornare all’ovile ad orecchie basse e coda fra le gambe.

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