Da imprenditore e uomo del fare a politico: come ha vissuto questo suo nuovo ruolo?
La mia vita famigliare, lavorativa ed associativa e il metodo che mi hanno insegnato: “fare” prima di polemizzare, sono stati utili per affrontare questa nuova avventura. La candidatura a sindaco è stata una splendida opportunità di crescita personale, un’esperienza bellissima che mi ha dato entusiasmo ed energia e il desiderio di poter essere utile alla collettività è stato per me determinante per affrontare questa nuova sfida di vita. L’impegno, che sento di assumere, è quello di fare dei miei valori di vita, trasmessi dai miei nonni e genitori, un faro nella mia rotta: garantire a tutti i cittadini la massima chiarezza e onestà sulle cose da fare. Ecco, occorre coraggio e sincerità con i cittadini.
Ha puntato molto sul confronto con i residenti dei vari quartieri. Che città ha scoperto?
Ho avuto modo di capire meglio, negli oltre 130 giorni di campagna elettorale, incontrando cittadini, associazioni e categorie professionali, i problemi della città. Questo mi ha aiutato a formulare il programma, che ha tenuto conto di tutte le sollecitazioni che mi sono giunte direttamente dai cittadini, ma soprattutto a rafforzare in me la certezza di istituire un assessorato specifico ai quartieri in modo che in giunta i loro problemi siano sempre all’ordine del giorno.
Più che per il programma, i suoi diretti contendenti l’hanno criticata per il mancato confronto pubblico: pensa che questa scelta possa averla penalizzata?
Non lo so, lo giudicheranno gli elettori. Io sono convinto di avere fatto la scelta migliore, cioè dedicare tutto il tempo a mia disposizione nel girare il territorio e fare il porta a porta. Il resto è puro esercizio retorico che serve a fare spettacolo senza ascoltare ciò che conta: la gente
Mettiamo che indossi la fascia tricolore: quale sarà il suo primo atto e come sceglierà la sua Giunta?
Come primo atto rivedere le aperture di alcuni uffici comunali al pubblico, specialmente il sabato. Ad ognuno dei dipendenti comunali, nell’incontro che avverrà nelle prime ore dal mio insediamento, voglio consegnare una copia del programma, che abbiamo elaborato come coalizione, chiedendo la loro collaborazione per metterlo in atto e mantenere così le promesse che ho fatto ai cittadini. Voglio anche organizzare una squadra attenta al decoro e la pulizia della città. Quanto alla composizione della giunta, lasciatemi almeno la possibilità di vedere i risultati elettorali avendo individuato figure competenti ed utile nelle liste della coalizione che mi ha sostenuto
Siamo agli sgoccioli: un appello agli elettori.
Perché io rappresento la novità dopo 15 anni di governo Fiordomo-Bravi e poi Bravi-Fiordomo finché non hanno litigato fra loro. È ora di far entrare aria fresca in città e di cambiare prospettiva come recita il nostro slogan, l’entusiasmo che abbiamo noi, nel centrodestra, non è presente nei miei competitor, l’opportunità politica contingente di avare un governo amico nazionale e, soprattutto, regionale e provinciale sarà utile alla nostra citta per calare a terra progetti e sogni. Votare Pepa è una garanzia di maggiore libertà, democrazia e rispetto di tutti, comprese le minoranze in consiglio.
10 commenti
il fatto di essere un bravo imprenditore poco incide in politica, basta vedere Berlusconi. per il resto personalmente del colore politico mi importa poco, spero solo dopo 24 anni che abito nel rione mercato di poter finalmente mettere piede dentro al club l’aquila, visto che in 24 anni è sempre stato tenuto chiuso. chiunque sarà eletto spero vivamente lo restituisca alla cittadinanza. che tutti possano usufruire di uno spazio polifunzionale. piccoli e grandi assieme
Vedo un ritorno all’antico e piu’ che aria fresca si sente un gran odore di naftalina……il cambiamento e’ un’altra cosa caro Pepa!
Se avessi fatto il confronto a tre forse avremmo potuto giudicare la fattibilità delle tue proposte ascoltando anche le parole dei tuoi avversari. ma tu hai avuto troppa paura perché ti avrebbero sbugiardato all’istante. Immeritevole di essere eletto. Torna a fare l’imprenditore.
Lo giudicheremo dopo 5 anni di mandato. Questi sono 15 anni che stanno su, e vediamo in che stato pietoso è stata ridotta la città
ci vive a Recanati?
ci vivo. Lei?
Beh certo perché invece gli altri candidati che continuano a fare promesse dopo che sono 15 che governano possono essere molto credibili. Uno di loro ha in mente di “dare vita” al palazzo comunale aggiungendo delle piantine, se fosse stato un progetto poco più articolato quanto avremmo dovuto aspettare 50 anni? E poi se a Pepa dovessero andare male le elezioni certo che tornerebbe a fare il lavoro di sempre, perché lui a differenza di altri un lavoro ce l’ha! Meditate
Se togliamo il fattore novità, non c’è nulla, solo inesperienza e una discreta dose di arroganza (vedi confronti evitati accuratamente). Fuffa
bettina vota tranquilla fiordomo. lui si non arrogante
I due sindaci uscenti dichiarano di aver fatto tutto loro
Diciamo che hanno disastrato Recanati.
Hanno venduto parole , quanto alle realizzazioni ?Impianto fotovoltaico sulla collina Montironi , nel rispetto del Paesaggio Leopardiano????