Nota di Michele Moretti, candidato Uniti per Fiordomo Sindaco, sul procedimento di individuazione del nuovo sito per la discarica della Provincia di Macerata.

Nei giorni scorsi ho letto che con il procedimento di verifica su scala comunale delle macro-aree potenzialmente idonee alla localizzazione della nuova discarica provinciale, fatta dai tecnici incaricati dall’ATA 3, sulla base della documentazione che già nel 2020 doveva essere fornita dai singoli comuni interessati (termine poi prorogato più volte, per l’inadempimento di molte amministrazioni, sino ad aprile del 2023) sono state ulteriormente ridotte le macro-aree potenzialmente idonee site nel comune di Recanati (ad oggi ne restano provvisoriamente 8).

Tali aree potranno essere ulteriormente ridotte all’esito del procedimento di verifica a livello comunale e certamente così sarà, ma quello che più colpisce, allo stato del procedimento, è che ad oggi alcune aree di altri comuni sono state momentaneamente escluse dal novero dei potenziali siti idonei per la realizzazione della nuova discarica per documentazione insufficiente o assente: in pratica, per non aver prodotto la documentazione a scala locale richiesta dall’ATA o per aver prodotto documentazione insufficiente per una concreta analisi dei siti.

Pur accogliendo favorevolmente la notizia che ulteriori siti ricadenti nel territorio di Recanati sono stati depennati (originariamente erano 14) e nella certezza che all’esito delle analisi della documentazione prodotta dal nostro comune, con l’ausilio dei tecnici all’uopo incaricati, anche le restanti aree ancora oggi individuate a livello di analisi di macro-aree saranno eliminate, va, tuttavia, stigmatizzato il fatto che i comuni che non hanno presentato la documentazione di dettaglio richiesta siano stati de plano esclusi, con un provvedimento incongruo ed irresponsabile di natura premiale per chi è inadempiente agli obblighi di legge.

Certamente se tale fatto riportato degli organi di stampa fosse vero, ne deriverebbe un ulteriore vizio del procedimento amministrativo di individuazione della nuova discarica da valutare in sede giudiziaria amministrativa (il comune di Recanati ha già presentato ben due ricorsi al TAR Marche e due motivi aggiunti ai ricorsi depositati, tutt’ora pendenti).

Ad oggi l’incapacità di scelta dell’ATA 3 a guida centrodestra, presieduta dal Presidente della Provincia Parcaroli, non ha portato nessun positivo risultato ed il ritardo nell’individuazione della nuova discarica della provincia di Macerata ci costa 5,6 milioni in più del dovuto all’anno (lo smaltimento dei rifiuti fuori provincia costa 170 euro a tonnellata rispetto agli 80 euro per lo smaltimento in provincia).

Ma c’è di più. Per realizzare il previsto ampliamento della discarica di Cingoli, per un ulteriore abbancamento dei rifiuti in loco in attesa della realizzazione della nuova discarica, bisognerà attendere molti anni.

Il primo problema è che il Comune di Cingoli ha subordinato la propria disponibilità all’operazione all’individuazione del sito per la nuova discarica, cosa che doveva avvenire l’estate scorsa, poi alla fine del 2023, ma ad oggi il sito non è ancora stato individuato.

Per l’ampliamento, poi, va redatta e approvata un’apposita variante di progetto che doveva essere pronta a maggio di quest’anno per essere poi esaminata e portata alla definitiva approvazione entro fine anno.

Senza tale progetto e senza tale approvazione non potranno essere realizzati i necessari interventi di ampliamento della discarica di Cingoli per consentire l’abbancamento dei rifiuti in provincia.

È sicuro, pertanto, che prima del 2026 non sarà possibile utilizzare la discarica di Cingoli, per cui ci saranno, di conseguenza, nuovi aumenti della Tari, già lievitata del 20%; aumenti ormai divenuti, per molti, insostenibili e ciò a causa della incapacità amministrativa dei vertici provinciali.

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13 commenti

  1. tante parole per scaricare le responsabilità al centrodestra provinciale. ah siamo in campagna elettorale!!! io chiederei al suo candidato sindaco di chi sono le responsabilità delle tante scelte scellerate già attuate negli ultimi 15 anni!!! abbiamo già individuato un modo a Recanati per gli scarichi , votando Pepa!!! è ora di cambiare

  2. ripetete la campagna di raccolta rifiuti con stivali e guanti nuovi di zecca..anzi pure il pneumatico trovato era nuovo di zecca! ridicoli

  3. Può darsi che sia tutto vero, ma certamente più di un milione di euro ci sono costati i famigerati microchip e poi gli ispettori ambientli…..ottima invece la campagna per le compostiere familiari. La sensibilità dei cittadini per le problematiche ambientali quando si toccano le loro pessime abitudini è minima, pari alla incapacità degli amministratori nella soluzione di questi problemi. Bene le casette dell’acqua, ma quanti sono i cittadini che comprano detersivi alla spina e prodotti alimentari sfusi e con imballi minimi? Quindi una insufficienza grave agli amministratori ma anche alla maggior parte dei cittadini, purtroppo. La tariffa puntuale tiene conto di chi a sue spese i rifiuti cerca di non produrli proprio? Invece ok per il centro del riuso visto che quello di Montecassaino era poco praticato dai recanatesi. Insomma luci e ombre, cerchiamo di migliorare tutti perchè la barca è una sola.

    • Pensa x te, prima di tutto e non dispensare logiche e teorie giustificabili sono nella tua testa. Dopo aver aderito compiuto giornalmente la separazione dei rifiuti in maniera consona, ci troviamo aumentati i costi e questo per lo nostre carenze?!? Al mercato a comperare quello che serve ci sei andato mai? non scrivere fesserie. I rifiuti li buttiamo ad Afragola?

    • Ho seguito l’evoluzione del centro del riuso, davvero un’ottima cosa. Complimenti per l’iniziativa speriamo che ne seguano altre di simili per incentivare e sensibilizzare.

  4. Sandro Urbani on

    per vedere cosa può produrre una discarica consiglio di fare una passeggiata a Moie di Maiolati Spontini e di visitare la biblioteca La fornace

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