A novembre del 2023, i militari della Stazione di Caldarola hanno acquisito la denuncia di furto sporta da un cittadino contro ignoti. Nell’occasione l’uomo ha narrato di essersi recato in campagna presso il proprio uliveto e di aver lasciato il borsello all’interno dell’auto nascosto sotto il sedile. Tornato all’auto ha constatato che qualcuno aveva spaccato il finestrino del mezzo ed aveva sottratto il borsello, contenete 350 euro in contanti, carte di credito, documenti, chiavi etc. La vittima non ha fatto in tempo ad effettuare il blocco delle carte, che il sistema di gestione on-line dell’istituto di credito lo ha avvisato che vi era stato un prelievo di 220 euro presso uno sportello.
I carabinieri della Stazione di Caldarola si sono subito attivati per acquisire e osservare le immagini del circuito di videosorveglianza dei Comuni di Caldarola e di Muccia, ove era stato effettuato il prelievo di contante. Dal circuito di videosorveglianza dell’istituto di credito i militari hanno verificato che il prelievo era stato effettuato da una donna, scesa da un’auto, il cui conducente aveva poi parcheggiato in posizione defilata a una certa distanza. Incrociando i dati acquisiti con le immagini e i sistemi di rilevamento targhe del comune di Caldarola, i militari sono risaliti alla targa di una BMW che aveva effettuato un tragitto compatibile con il furto e il successivo prelievo di contante. E’ emerso poi che il mezzo era intestato a un uomo sottoposto a una misura cautelare, gravato da numerosi precedenti di polizia, residente fuori regione e proprietario di oltre novanta auto. Grazie alla collaborazione con le stazioni carabinieri che nello stesso periodo avevano proceduto al controllo dell’autovettura, è stato possibile risalire all’identità dei reali utilizzatori del mezzo, fermati e denunciati qualche giorno prima anche ad Arquata del Tronto. Dal paragone con le immagini acquisite si è giunti quindi a individuare una coppia di origine romena, un uomo dell’89 e la moglie dell’85, residenti in Abruzzo, noti alle Forze dell’ordine per reati analoghi. I due sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Macerata per furto aggravato e indebito utilizzo di carte di pagamento in concorso.