Numeri in crescita per ricoveri, attività chirurgica, prestazioni specialistiche e visite erogate dall’AST di Macerata. I risultati dell’attività svolta nel 2023 dall’Azienda Sanitaria Territoriale di Macerata sono stati illustrati in Regione, a Palazzo Raffaello, dal presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, dal vice presidente della giunta e assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini, dal direttore generale dell’AST di Macerata, Marco Ricci, alla presenza del sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale, Aldo Salvi.

L’attività specialistica registra + 10,6% prestazioni (5.061.519) e + 5,8% visite (396.385) rispetto al 2022. In crescita anche i numeri degli screening oncologici dedicati alla prevenzione: nel 2023 sono stati eseguiti 7.353 screening del collo dell’utero, 9.905 del colon retto e 9.117 alla mammella. Per quanto riguarda l’attività di ricovero, rispetto al 2020, c’è una crescita del + 6,9% sugli ordinari e del + 30,8% sui day hospital e day surgery (nel 2023 sono stati 21.866 i DH e 7.994 i DS). Importante l’incremento nell’attività chirurgica che, dal 2020, registra un + 35%: gli interventi chirurgici complessivamente eseguiti nel 2023 sono stati 19.045; nel 2022 erano 16.843, mentre nel 2020 14.103.

Quella di Macerata è un’AST complessa perché serve un territorio e una popolazione vasta, senza convivere con altre aziende pubbliche che possono agire di supporto, come ad Ancona, l’Ospedale regionale o l’Inrca – ha affermato il presidente Acquaroli – È un’AST che eroga servizi su una realtà territoriale articolata e difficile, contraddistinta da un entroterra ampio e un cratere sismico che impattano sull’organizzazione dei servizi da assicurare. La sua operatività, inevitabilmente, risente di questi fattori, ingigantiti dalle ricadute negative impresse dalla pandemia e dalla ridistribuzione della popolazione, a seguito del sisma, fuori dagli ambiti di residenza. L’AST di Macerata, in definitiva, ha dovuto affrontare una sfida complessa per costruire un percorso sanitario provinciale coerente con le strategie regionali. I dati evidenziati dimostrano come l’azienda sia stata in grado di creare risposte adeguate e all’altezza delle aspettative, coerenti con la visione complessiva e con quella territoriale. Un fatto non scontato, viste le difficoltà in cui opera, dal momento che l’inappropriatezza della domanda si combatte erogando servizi sul territorio, in modo che si possa costruire un filtro di prestazione che, altrimenti, andrebbero garantite attraverso i Pronto soccorso o nelle strutture per acuti”.

A poco più di un anno dalla sua costituzione, ha concluso il presidente, “l’AST di Macerata è stata all’altezza delle aspettative riposte dal governo regionale”. “Realizzare una sanità di prossimità, in queste aree, diventa una sfida complessa dal punto di vista organizzativo – ha rimarcato il sottosegretario Salvi – Ma quella di Macerata è un’azienda con punti di eccellenza già noti e che si stanno ulteriormente espandendo. Lo dimostrano i dati, con una produttività in aumento e moderni modelli organizzativi, orientati, sempre più, sulle attività ambulatoriali rispetto ai ricoveri tradizionali. L’AST di Macerata testimonia una medicina nuova, che va verso il territorio e la deospedalizzazione, che è quello sempre più richiesta e verso il quale ci dovremo sempre più orientare”.

Il vice presidente e assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, in un passaggio del suo intervento, ha tenuto a rimarcare “i risultati positivi” conseguiti dall’AST di Macerata in termini di “aumento delle prestazioni sanitarie erogate ai cittadini”, riuscendo a recuperare quanto accumulato nella fase emergenziale della pandemia da Covid-19, quando “il personale sanitario aveva coperto i servizi del Covid Hospital di Civitanova Marche”. Il Covid Hospital – ha ricordato – “fu realizzato nel 2020 a causa della carenza di posti letto in terapia intensiva che non erano stati realizzati, ex Decreto Legge 34/2020, dalla precedente Giunta regionale che, quindi, con l’avvento della pandemia, è stata costretta a correre ai ripari allestendo la struttura. Noi siamo riusciti a innalzare questi posti letto di terapia intensiva, più che raddoppiandoli, portandoli in fase pandemica da 115 a 265. Successivamente il Covid Hospital è stato smantellato e lasciato come riserva strategica nel caso di una nuova ondata pandemica fino a conclusione dello stato di pericolo”.

La Tac a 128 strati, che era operativa al Covid Hospital “sarà trasferita all’ospedale di Recanati”, ha chiarito, mentre per “l’ospedale di Civitanova Marche” è prevista “una nuova Tac a 128 strati”, per la quale saranno necessari interventi edili che richiederanno alcuni mesi. “Stiamo lavorando per realizzare una sanità diffusa sul territorio – ha aggiunto – in modo da garantire servizi e prestazioni più vicini ai cittadini: dopo aver realizzato una riforma epocale per la riorganizzazione del Sistema Sanitario Regionale (legge 19 del 2022) e aver redatto il Piano Socio Sanitario regionale”, per la prima volta partendo dal bisogno di salute della popolazione, “ora stiamo portando i servizi sul territorio, raggiungendo anche le zone più disagiate della regione, come le aree del cratere sismico, con i Punti Salute, un modello organizzativo innovativo, basato sulla telemedicina, con il quale le Marche fanno scuola in Italia”. Dopo “anni di tagli alla sanità operati dai governi di centrosinistra, per la prima volta con l’esecutivo Meloni c’è stata una inversione di tendenza” che, per le Marche, si traduce in maggiori risorse finanziarie destinate alla sanità: “Per il 2024 abbiamo a disposizione +3miliadi, che ci permetteranno di garantire i servizi sanitari ai cittadini, senza lasciare indietro nessun territorio”.

Per quanto riguarda il nuovo polo ospedaliero di Macerata, che sorgerà in località La Pieve, il 20 febbraio 2024 è stato pubblicato il bando di gara per dell’appalto per l’affidamento della progettazione dei lavori. Il costo dell’opera è stimato in 185.000.000 euro. Il nuovo polo ospedaliero sarà dotato di 379 posti letto, ampliabili a 434, immediatamente attivabili in caso di eventi emergenziali. La gara si concluderà il 5 aprile. “Sono orgoglioso di presentare i dati di una Azienda sana, ricca di professionisti impegnati ogni giorno nella cura dei cittadini – ha dichiara il direttore generale Ricci – L’Azienda sanitaria territoriale di Macerata ha grandi potenzialità che, grazie al supporto della direzione strategica al completo, sapremo sviluppare al meglio per risultati ancora di più all’insegna dell’eccellenza. Grazie agli investimenti, strutturali e tecnologici, stiamo tracciando il giusto solco per lo sviluppo e l’implementazione della medicina territoriale”.

La Regione ha potenziato i servizi territoriali erogati dall’AST di Macerata: a febbraio del 2024 sono stati attivati ambulatori vaccinali dedicati ai pazienti fragili (dializzati, cardiopatici, diabetici, immunodepressi, pneumopatici e HIV positivi) presso gli ospedali di Camerino e San Severino Marche, servizio che nel mese di aprile sarà attivato anche all’ospedale di Macerata. Per rafforzare la sanità dell’entroterra marchigiano la Regione si è avvalsa delle tecnologie più all’avanguardia, in modo da raggiungere con servizi e prestazioni anche le persone che vivono nelle aree più disagiate, come quelle colpite dal sisma del 2016. Da gennaio 2024 è stato aperto un Punto Salute a Matelica dove i cittadini si rivolgono per sottoporsi a esami che vengono telerefertati.

Di prossima apertura anche nuovi Punti Salute a Recanati, Fiuminata, Castelraimondo, Esanatoglia, Montecassiano, Montefano, Monte San Giusto e Mogliano. Nel mese di gennaio è stato attivato il servizio di telemedicina in Nefrologia e Dialisi che, dall’ospedale di Macerata, permette di monitorare e assistere anche i pazienti in cura all’ospedale di Camerino e quelli a domicilio. La telemedicina viene impiegata anche per il monitoraggio clinico assistenziale dei pazienti a domicilio nell’ambito del progetto Adi (Assistenza domiciliare integrata) che vede 80 persone seguite nei tre distretti. Un progetto implementato grazie alla collaborazione dell’Università Politecnica delle Marche.

Nell’ambito dell’assistenza domiciliare oncologica, con lo IOM sono trattati a domicilio 133 pazienti. Inoltre, nel novembre scorso, all’ospedale di Camerino è stato attivato un ambulatorio cardio oncologico che conta già 80 pazienti in cura.

In fase di implementazione le cure palliative presso l’Hospice di Recanati dove ai 18 posti letto attualmente attivi se ne aggiungeranno ulteriori 8. Tra gli interventi principali del PNRR rientrano la realizzazione delle Case di Comunità di Recanati, Civitanova Marche, Macerata, Corridonia, Treia, San Severino Marche e Camerino per un totale di 15.500.000,00 euro, la realizzazione degli Ospedali di Comunità di Corridonia e Treia, per un importo totale di 3.490.088,55 euro, la realizzazione delle Centrali Operative Territoriali di Civitanova Marche, Macerata e San Severino per un importo complessivo di 519.225,00 euro.

Relativamente alle attrezzature sanitarie, nell’anno 2023, a fronte di un investimento totale di 2.006.712,22 euro, le principali tecnologie hanno riguardato la SPECT/TC della Medicina Nucleare di Macerata, il mammografo con Tomosintesi per la Radiologia di Recanati e il Tavolo Operatorio per l’Ortopedia di Civitanova Marche. Nell’ottobre del 2023, all’ospedale di Civitanova Marche è stata attivata la Biobanca per la conservazione delle cellule staminali emopoietiche utilizzate per la cura dei tumori del sangue (in particolare leucemie e linfomi). All’ospedale di Civitanova e in quello di Macerata sono stati attivati, nel marzo del 2023, presidi di polizia per garantire la sicurezza del personale sanitario e dei pazienti; inoltre, nei due nosocomi, per alleviare la pressione sui pronto soccorso, sono stati attivati ambulatori di basse criticità per codici verdi e azzurri.

Sul fronte degli investimenti, per il 2024 all’Ospedale di Macerata è prevista l’installazione, per i primi di novembre, della Pet Tac, nello stesso mese di una Spect/Tac, mentre entro i primi di dicembre entrerà in funzione una nuova Tac. All’ospedale di Macerata sarà attivo, entro il mese di luglio, un sistema radiologico fisso che verrà installato anche nel nosocomio di Civitanova Marche, dove il termine dei lavori è stimato per fine agosto. L’AST di Macerata ha ordinato dei tavoli operatori per i presidi di Civitanova Marche e Macerata che saranno installati entro il mese di luglio.

All’Ospedale di Civitanova Marche arriverà anche una nuova Tac a 128 strati, che sarà operativa entro fine anno.

 

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