Come è ovvio che sia, una maggioranza di governo, ha il compito ed il sacrosanto dovere di dare attuazione al programma amministrativo con cui si è presentato alle elezioni, nei limiti della durata del mandato e delle concrete capacità di attuazione.

Ci sono tuttavia scelte amministrative che maturano in “corso d’opera” e a volte sono così determinanti e impattanti, sulla vita dei propri concittadini, da risultare vere e proprie svolte epocali.

Una di queste, a parer nostro, è sicuramente l’adozione del progetto “biciplan”, fermamente perorata e voluta dall’assessore ai Lavori Pubblici, da sempre incline ad implementare l’uso della bicicletta nella nostra città.

Tale progetto, che oramai sembra prossimo alla sua fase esecutiva, comporterà un vero e proprio stravolgimento del traffico veicolare delle auto, comprimendolo se non addirittura escludendolo quasi totalmente, dal centro città.

Erano queste le intenzioni palesate nel programma dell’attuale maggioranza?

Diremmo proprio di no, e per dovere di trasparenza si riporta lo stralcio del programma di Civico Progetto Comune del Sindaco Michelini:


Aldilà della proposta di istituire un servizio di “bike sharing”, tra l’altro mai attivato, di installare rastrelliere nelle zone nevralgiche della città (se veramente vi è  tutto questo congestionamento di traffico al centro, se ne dovrebbero vedere a iosa, ma non ci sembra sia così) e di tenere aperto il dialogo con i comuni limitrofi, al fine di trovare la giusta soluzione di continuità delle piste ciclabili, non si fa mai menzione di qualsivoglia forma di adozione di “bici-plan”.

Diciamo la verità è una di quelle scelte amministrative sopra descritte, che tuttavia hanno un impatto determinante sulla vita dei cittadini.

Che cosa dovrebbe fare allora un buon amministratore in questi casi? Procedere “a testa bassa” verso la scelta individuata (benché palesata ad alcune categorie, tra l’altro piuttosto scettiche), oppure provare ad avere una giusta e pacifica legittimazione attraverso il coinvolgimento dei cittadini?

Noi propendiamo per questa seconda soluzione e per questo motivo, chiediamo all’assessore, al Sindaco ed alla maggioranza tutta, di attivare la procedura per indire quel meraviglioso strumento di partecipazione popolare alla scelte amministrative, che è il Referendum Consultivo, disciplinato dall’art. 42 dello Statuto del Comune di Porto Recanati.

Tale istituto, mai utilizzato dalle precedenti amministrazioni, ha dei costi sicuramente irrisori rispetto alla progettazione di un piano veicolare ciclabile e darebbe maggiore forza (ovviamente in caso il risultato sia favorevole all’opera) e legittimazione all’operato della maggioranza.

In passato troppo spesso gli amministratori hanno governato con il “paraocchi”, siamo sicuri che l’attuale giunta, non sia reticente a tali richieste.

Confidiamo pertanto, che voi siate molto più attenti ed ossequiosi della volontà popolare, di chi vi ha preceduto, male che vada, non essendo il risultato del referendum consultivo, vincolante, potrete agire comunque secondo la vostra volontà.

     Per il gruppo Alternativa Civica il portavoce Michele Bianchi

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