Comunicato gruppi Vivere Recanati- Uniti per Antonio Bravi   

In queste ore leggiamo interventi pieni di inesattezze e di toni insultanti. Non vogliamo cadere nelle provocazioni ed in un modo di fare che non ci appartiene. Occorre però precisare alcune questioni.

L’attuale maggioranza è nata da una scelta netta e consapevole, da una scelta civica avvenuta cinque anni fa. E su questa scelta andiamo avanti. Lo abbiamo fatto anche quando, tre anni fa, il sindaco ha iniziato il rapporto con il Pd, poi formalizzato, contravvenendo a quello che gli abbiamo sempre detto e ripetuto: vogliamo essere civici, niente partiti.

Il sindaco è andato avanti come un treno, senza ascoltarci, e alle prossime elezioni saremo su posizioni diverse. Noi saremo civici come cinque anni fa, il sindaco con una alleanza politica, con uno o più partiti. Non abbiamo mai voluto mettere in discussione il nostro impegno amministrativo per senso di responsabilita’ e rispetto nei confronti dei cittadini che hanno scelto questa maggioranza (non altre) nel 2019. Mettere in crisi il sindaco che prendeva una direzione diversa avrebbe significato interrompere la legislatura e mettere a rischio il post covid e sopratutto il PNRR, con fondi da intercettare e utilizzare al meglio. Prima di tutto Recanati, il bene della città.

Questa nostra responsabilità vuole essere esercitata anche nelle poche settimane che restano al termine del mandato. I sei consiglieri comunali dei gruppi Vivere Recanati e Uniti per Antonio Bravi, rappresentati da due assessori, chiedono anche al sindaco, in quanto rappresentante della citta’ e non esponente politico o partitico, di essere altrettanto responsabile ed evitare il passaggio all’opposizione dei nostri consiglieri. Così franerebbe l’attuale maggioranza. Poi, a giugno, la parola passerà ai cittadini.

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34 commenti

  1. se tutti portassimo l’anello al naso potremmo credere che Italia dei Valori,capeggiato da Renzi, non fosse un movimento politico sorto per polemica verso il PD,ben presente nella maggioranza che ha sostenuto Bravi.
    Eviterei certe acrobazie dialettiche per evitare di screditare ulteriormente la politica,già finita negli scantinati.

    • L’Italia dei Valori (IdV) è il partito fondato da Antonio Di Pietro ormai molti anni fa, mentre il partito di Matteo Renzi è Italia Viva (IV). Alle scorse elezioni comunali di Recanati il PD non sosteneva Antonio Bravi, ma bensì Graziano Bravi, l’altro candidato sindaco di sinistra. Come dire… poche idee ma ben confuse…

    • Faccia come il cubo on

      ci vorrebbero persone come te in politica Gianni ,che hanno avallato tutti i contratti nazionali delle classi lavoratrici negli ultimi 30 anni portandole al lastrico con un incremento di meno 3% confronto del più 30% nel resto d’ Europa.

        • Faccia come il cubo on

          tu non sai mai niente Bonfili…adesso dici che ti sei ritirato dalla
          politica, poi quando ti conviene filosofeggi dogmi social -comunisti uguali a quelli che hanno avallato le scelte contrattuali scellerate delle sigle sindacali del passato fino ai giorni nostri.Ma mea culpa e un pizzico di vergogna non li provi nemmeno un po’ magari considerandoti artefice e complice della situazione lavorativa attuale del lavoratore? allo specchio quando ti radi vedi un uomo coerente ed eretto oppure un essere duttile e malleabile a seconda della situazione? firmarti non cambia niente, tutt’ altro…tanto è vero che gente come te oramai ha poco seguito oltretutto ben che meno credibile ( i dati parlano chiaro) .continua a filosofeggiare ma un consiglio da amico: per l’ aria che tira non credere più di prendere per il naso le persone in luoghi aperti dove eri abituato,nemmeno nei bar,sappi che le persone sono stanche di favole per far addormentare i bambini la sera e non credo siano più disposte ad ascoltare utopie e perle di saggezza che escono dalla tua mente.Ti voglio bene

          • mi sono ritirato dalla politica attiva,che non significa aver chiuso con trattare problemi politici,come deve fare ogni cittadino in una società democratica.Quanto al passato,certamente errori ci sono stati,non sono mai esistiti Padreterni sulla faccia della terrea,e mai ne esisteranno.Ai miei tempi l’errore più grave è stato quello di non educare la gente al senso della misura nelle rivendicazioni,legato al fatto dei limiti naturali della crescita economica,mentre l’obiettivo doveva essere la giustizia sociale che poteva derivare da una salda programmazione economica,cui avrebbero dovuto prender parte le parti sociali.Ad onor del vero un pallido tentativo c’è stato ai tempi di Ciampi,se la memoria non mi inganna,presto esaurito per la carenza del concetto dell’interesse generale.Vedo,purtroppo,che il passato non ha insegnato niente,anzi si sta facendo peggio,uasi da parte di tutti,ma oggi questo modo di oprocedere ci porta nel baratro.Una via d’uscita potrebbe essere il rilancio della vera integrazione europea da collegare al rinnovo degli organismi fissato in coincidenza delle elezioni per il rinnovo del nostro Consiglio comunale,ma ho sentore che saremo assorbiti totalmente sui contrasti collegati alla scelta del Sindaco,a dimostrazione della grossa maturità politica di noi recanatesi.

  2. pagliacci su tutti i fronti. abbiate le pall*e per ANDARE FINO IN FONDO.
    irresponsabili e pure senza un minimo di pudore.

    abbia coraggio il Sindaco nel cacciare tutti e faccia si che questi si assumano la responsabilità della caduta della giunta

    Antonio nn continuare a chinare la testa di fronte a tali minacce

  3. Comunque noi voteremo sempre per Emanuele Pepa.
    Ce ne infischiamo di questi comunicati insensati, non si capisce neppure cosa vogliono dire.
    Basta con queste due minestre riscaldate!

      • Ad ogni modo siamo con e per Emanuele Pepa.
        Piuttosto voi cercate il modo di vincere con un distacco considerevole, non con una risicata manciata di voti in più, 29 o anche di meno come l’altra volta con sotterfugi, perchè quest’altra volta c’è chi non ve la darà vinta troppo facilmente, tenetevelo bene a mente.

  4. Ma dite la verità: i due assessori non vogliono mollare lo stipendio neanche per questi mesi e allora ricattate! Il sindaco farebbe bene a fregarsene tanto si tratta di pochi mesi e l’Amministrazione può andare avanti tranquillamente.

    • Fatemi capire, Fiordomo e Moretti non solo non si dimettono da assessori ma minacciano di sfiduciare il sindaco nel caso in cui decidesse di cacciarli dalla giunta?! Ma quanto è vomitevole questa politica? Fiordomo si sarebbe già dovuto dimettere quando ha annunciato di sfidare il suo sindaco! Altro che civismo, questo è cinismo e immoralità.

    • Responsabilità?? on

      una seria e vera responsabilità prevede che prima di comunicare la candidatura bisognava dimettersi dalla giunta ….. non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca!!

  5. QUANDO FRANCE’ SI ERA CANDIDATO PER LE REGIONALI ITALIA VIVA ERA UNA LISTA CIVICA????
    QUANDO È STATO ELETTO SINDACO LA PRIMA VOLTA IL PD ERA UNA LISTA CIVICA?????
    QUALCUNO DOVREBBE ALMENO ESSERE COERENTE CON LE PROPRIE SCELTE ED ASSUMERSI LE PROPRIE RESPONSABILITÀ.
    CON LA TUA CANDIDATURA DI IERI HAI GIÀ SFIDUCIATO TU IL SINDACO BRAVI E VUOI PURE RIMANERE IN GIUNTA.
    MA COSE VERAMENTE DA PAZZI!!!!

  6. il Burundi sta più avanti! Qual’e’ la differenza tra un partito e un gruppo civico? entrambi non fanno politica? non presentano un programma per governare un comune? poveri cittadini! in quali mani saranno affidati!

    • emilia magnarelli on

      Infatti. Non ci facciamo prendere in giro. Non esistono “civici”, ma politici che non osano confessare il loro nome. Il che è sempre un male, e- al peggio- un inganno.

  7. O santo cielo Fiordomo vuole restare assessore? Ma siete seri? Questa è grossa tanto e il brutto è che non se ne rendono conto. Che fine ha fatto il Fiordomo del 2009? Tantissima delusione

  8. Vogliamo essere civici??? Ma che scusa del cavolo e’ se la metà di quella gente la’ è già stata coi partiti, nei partiti e alleati ai partiti? Prendete in giro la gente!!!

  9. su tutta questa enfasi ed esaltazione del localismo e di liste c.d.civiche io aprirei un serio ed approfondito dibattito per verificare quanta politica effettivamente vi si nasconde,che,poi,non è questo il campo bazzicato dai partiti?Il tema non è nuovo,a Recanati alligna da decenni con fasi alterne,ma sempre per fini strumentali,come dovrebbe sembrare a chi conserva buona memoria.In buona sostanza a me sembra un falso problema,poichè alla fine tutto diventa politica.

  10. Come ho già scritto in un altro commento, cerchiobottismo e spudoratezza la fanno da padroni, specialmente dalle parti dell’assessore/neocandidato sindaco …

  11. In un mondo sano, in cui i valori contano davvero e non le chiacchiere mielose, dovrebbe accadere questo:
    – Fiordomo si candida contro il suo sindaco per cui al tempo stesso si dimette, ovvio no?
    – il consiglio comunale resta in carica fino alla fine in modo tale che l’attività amministrativa continui per il bene di Recanati, ovvio no?
    INVECE ACCADE L’OPPOSTO, FIORDOMO VUOLE CONTINUARE A STARE IN GIUNTA COL SINDACO CHE HA SFIDUCIATO CON LA CANDIDATURA E I SUOI GRUPPI MINACCIANO DI FAR CADERE ANTONIO NEL CASO IN CUI RIMUOVA I DUE ASSESSORE CHE HANNO TRADITO.
    E’ un mondo capovolto, il mondo dei furbi, degli egoisti, degli spietati, da cittadino provo pena umana.

  12. Ho seguito Francesco Fiordomo nel 2019 votando la sua lista e sostenendo Antonio Bravi, ma questa volta non ce la faccio, Antonio Bravi deve continuare, la scusa dei partiti non regge agli occhi di una persona di buon senso, è solo un’alibi infantile per creduloni. E non piace la coalizione che sta mettendo su Francesco, liste civiche senza senso, personaggi vecchi, stavolta non ci sto e voto Bravi.

  13. Essere civici significa non dipendere dai diktat di un partito che, magari per interessi e calcoli fuori da quelli che sono gli interessi locali, incide su decisioni e scelte.
    Non fate finta di non capirlo vecchie cariatidi del Pd; in questo siete stati e siete maestri esattamente come le vecchie cariatidi di centro e di destra.
    Essere civici significa fare solo il bene della città e dei cittadini fuori da logiche di spartizione e manuali della vecchia politica.
    Caro signor Bonfili, a voler fare i politologi bisogna tener conto che nei partiti non esistono più ideali e valori di un tempo.
    Questi valori sono stati messi nel cassetto, a destra quanto a sinistra, in nome di logiche di spartizione di potere e poltrone che passano sopra le teste e gli interessi dei cittadini.
    Quanto alla coerenza, ricordo che l’attuale maggioranza nasce come coalizione fuori dai partiti per cui chi è che tradisce: chi rimane coerente e rimane fuori dalle logiche di destra o sinistra o chi invece si butta in una coalizione in cui sono i partiti (Pd) a fare la voce grossa?
    Ai posteri l’ardua sentenza, ma soprattutto agli elettori la scelta (e per fortuna ancora possono scegliere).

    • ad anonimo delle 13.02
      vero che non esistono più certi valori di un tempo,che nella sua logica inconfutabile comporta cambiamenti,ma ciò non può significare accantonarli tutti.La portata più condivisile dei cambiamenti è la CERNITA,diversamente si commette la colpa di buttare l’acqua sporca insieme al bambino,e ciò non va.Quanto all’origine della coalizione dalla quale la maggioranza che ha governato la città fino a ieri, non mi convince per niente l’argomentazione di esser wsorta fuori dalla logica dei partiti..

    • MA QUALE CIVICO SE TI STAI ALLEANDO CON LA LISTA TADDEI DI CALENDA!!!!!!! DOPO AVER TRADITO IL TUO VICE SINDACO CON CUI HAI GOVERNATO PER BEN 10 ANNI E DOPO IL TRADIMENTO PERPETRATO AL TUO SINDACO CON CUI SEI STATO ASSESSORE PER BEN 5 ANNI, ADESSO VORRESTI PURE MANTENERE LA DELEGA IN GIUNTA OVVERO FAR CADERE LA MAGGIORANZA E FAR ARRIVARE UN COMMISSARIO PREFETTIZIO!!!!!!!! QUESTA RECANATI MERITA VIVAMENTE PIÙ COERENZA E LEALTÀ.

    • Forse a 13:02 la memoria fa difetto: non fu forse il Sindaco Fiordomo, docilmente appecorinandosi ai diktat regionali (all’epoca, purtroppo, di ferrea marca PD), a far sopprimere l’ospedale civico per compiacere i potentati, politicamente sodali, che volevano a tutti i costi privilegiare Civitanova, nonostante quest’ultimo nosocomio stesse a quello di Recanati come l’ottone sta all’oro?
      Evidentemente aveva eletto a proprio modello Ottaviani, altro fenomenale primo cittadino, che – anche lui targato PD e, s’intende, nell’interesse della Città e dei suoi abitanti – aveva consentito lo scippo della Pretura (poi divenuta Tribunale) sempre a favore di Citano’, oltre ad aver sperperato tutti i soldi del Bicentenario per realizzare quel patetico falso storico che è la Piazza Leopardi, macroscopico fake presudorinascimentale in cotto e travertino al posto di una piazza realizzata solamente un secolo prima con selciato in pietra arenaria.
      Forse oggi vuol far credere di essersi pentito e di aver seriamente rimeditato le proprie convinzioni politiche, per giunta unendosi – forse a mo’ di cilicio, per espiare le proprie tante colpe – a personaggi con i quali negli anni se ne era dette di tutti i colori (in primis Taddei – difficile, per non dire impossibile, trovare un personaggio con cui Nino sia andato d’accordo per più di un anno – ma anche Cinelli e Grufi non sono stati da meno)?
      E nonostante una fandonia del genere, che avrebbe imbarazzato persino Pinocchio, c’è ancora chi gli crede e intende supportarlo?
      Allora, piuttosto che abbandonarsi al greve, ma efficace adagio popolare secondo cui ‘la mamma dei fessi è sempre in stato interessante’, converrà affidarsi al latino ‘Mala tempora currunt sed peiora parantur’

  14. Chi lascia la vecchia per la nuova, male si ritrova on

    Un assessore che non si dimette prima di attaccare il suo sindaco dimostra solamente quanta morale e correttezza abbia. Uno “intelligente” (SIc!) avrebbe riappoggiato Bravi e rifare l’assessore (sempre soldi sono) e poi, magari, dopo i due mandati di Bravi avrebbe pootuto (e giustamente) ricandidarsi con l’appoggio della maggior parte della sinistra. Ma dopo la perdita di vari emolumenti, e l’aumento al contrario di quella della carica di sindaco, come si dice: “sono i dettagli a fare la differenza”. Appunto! Pecunia non olet!
    Un certo Taddei, tempo fa a Radio Erre, disse che lui avrebbe appoggiato Fiordomo come sindaco, e già allora era il referente a Recanati, di Azione di Calenda, forse Calenda é un civico? Ma non basta, Taddei come assessore del Sindaco Fiordomo, se ne andò sbattendo la porta due anni prima della scadenza, ed ora, tomo tomo, cacchio cacchio, vuol rientrare dalla finestra.
    Per quanto ne so, questo sindaco ascolta tutti, forse troppo, e lascia fare a chi sa fare, mentre “quell’altro” diceva e faceva:”faccio io e so tutto io”.

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