Ha riaperto alle funzioni religiose la chiesa di Cristo Redentore del quartiere di Villa Teresa di Recanati. In questo lasso di tempo le cerimonie religiose avvenivano o all’aperto, quando il tempo lo consentiva, o nella piccola cappellina a lato del grosso edificio religioso.
È stato il vescovo Nazareno Marconi, domenica pomeriggio, ad impartire la benedizione per i lavori appena conclusi: “non abbiamo solo badato – ha affermato il vescovo nel corso della cerimonia della riapertura – solo a migliorare l’immagine della chiesa, ma soprattutto a metterla in sicurezza. C’erano due lucernari che si presentavano gravemente danneggiati e potevano costituire un pericolo serio. Con le infiltrazioni d’acqua poi, il ferro del cemento armato si arrugginiva e poteva costituire un elemento di pericolo per la stabilità della struttura. Quando sentite parlare dell’8 per mille – ha aggiunto infine il vescovo – bisogna sapere che metà di questo fondo va ai poveri e l’altra metà è destinata proprio a rendere sicure le chiese e a realizzare spazi e, quindi, a difendere la fede”.
La chiesa, quindi, costruita 54 anni fa con decreto dell’allora vicario capitolare della curia vescovile, don Alessandro Donini, ritorna ad essere luogo di culto per la numerosa comunità dei parrocchiani. I lavori, iniziati bell’aprile scorso, hanno permesso di impermeabilizzare il tetto con il ripristino delle coperture soggette a infiltrazioni di acque meteoriche e, parzialmente, si è provveduto al restyling degli interni della chiesa dove è stato completamente smantellato il soffitto dal materiale apposto a suo tempo per favorire l’insonorizzazione dell’edificio poiché, nel corso degli anni, si sono via via staccati numerosi frammenti. Oggi il soffitto è colorato di bianco mentre nel passato era di colore scuro.
Progettati dall’architetto Stefano Striglio di Recanati col coordinamento dell’Ufficio tecnico della diocesi di Macerata, i lavori sono stati eseguiti dall’Impresa edile Paolini Simone srl di Recanati. I lavori sono stato finanziati per il 70% dal contributo economico della Conferenza Episcopale Italiana e per il 30% da quello della stessa parrocchia Cristo Redentore.
Al termine della cerimonia è stata celebrata la Messa presieduta sempre dal Vescovo.
1 commento
Comunque la statua del Cristo in gloria non sta affatto bene nella parte dietro, con la mano quasi tocca il soffitto del solaio della galleria parte sopra, stava bene com’era prima su davanti all’altare.