È un tan tam di battute ed ironia sui social a cercare di capire che cosa si nasconda sotto quei grossi bussolotti chiusi con sacchetti neri che da qualche tempo sono collocati nella zona del Colle dell’Infinito a Recanati, lungo la passeggiata leopardiana. I più curiosi hanno ben presto scoperto l’arcano: si tratta della nuova segnaletica turistica che dovrebbe illustrare il progetto “a spasso nell’Infinito” invitando turisti e residenti ad adottare quel famoso mattoncino del colle dell’Infinito attraverso una donazione con l’art bonus.

E’ un totem informativo – spiega Rita Soccio, assessore alla cultura – del progetto dei mattoncini ed è attualmente coperto perché mancano di alcune parti. Appena ultimate lo scopriremo”.

Era il 2020 e l’Amministrazione assicurava che entro il 2021 sarebbe stato realizzato l’innovativo progetto di valorizzazione della passeggiata lungo il Colle dell’Infinto: un tratto di circa 2 km del viale, che congiunge il Colle dell’Orto dell’Infinito con il Museo di Villa Colloredo Mels, si sarebbe trasformato in un percorso immersivo turistico-culturale supportato da strumenti tecnologici, analogici e piccole infrastrutture posizionate lungo il tracciato stesso.

Purtroppo il progetto non ha avuto un grande seguito: ad oggi sono stati solo in 12, di cui 6 imprese, fra cui la IGuzzini illuminazione, che hanno sborsato in tutto 12.215 euro a fronte di un preventivo di spesa di ben 420 mila euro.

Le spese, però, ci sono state nel frattempo per un ammontare di oltre 30 mila euro di cui quasi 9.000 per la Promo PA Fondazione, che ha definito il progetto di valorizzazione e ne ha curata la campagna di comunicazione, e 2.806 euro per la ditta Bordoni Lavorazioni Metalliche, per la fornitura e posa in opera di dieci lamierini da inserire nella balaustra di Viale Colle dell’Infinito, ciascuno riportante il nome dei donatori Art Bonus, di una targa metallica di ringraziamento e di dieci leggii metallici da installare per i QRCode.

Infine è stato affidato l’incarico alla ditta Melazeta di eseguire il percorso ispirativo digitale con lo sviluppo di una specifica App base (costo 6.600 euro) e di un’altra App legata alla fruizione del percorso attraverso la scansione di QRCode (costo 6.900 euro) oltre all’hosting per un biennio e alla manutenzione per un anno per l’importo complessivo di 19.400 euro. Queste due App dovrebbero servire al sistema di valutazione e monitoraggio delle emozioni che i luoghi ispirano.

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30 commenti

  1. In via Sirolo c’è un cannetto che arriva in mezzo all carreggiata, mi chiedo se anche quello fa parte del progetto di valorizzazione della passeggiata.

  2. AHAHAHAHAHAHAHAHAHHAAHAHAHAHAHAHAHAHHAAHHAHAHAHAAHAHAHAH
    Quanti soldi fa spendere inutilmente la Soccio mentre ai bambini con difficoltà vengono tolte ore di assistenza e sostengno scolastico perchè non ci sono i soldi, ci dice la Nicolini…

  3. Invece che spendere i soldi per i totem non sarebbe più necessario mettere i numeri civici dove da più di 20 anni non esistono la gente chiede dove abita Tizio o Caio con il numero civico ma noi non lo sappiamo dire

      • La trave nel tuo occhio on

        Causa bipedi come te anonimo delle 15:22 il corso di italiano oramai non serve più nella nostra penisola, lo swahili e il berbero sarebbero molto più utili.

        • Mi sa che la trave è nel TUO occhio, caro, nel tuo. La storia non insegna nulla eh, l’emigrazione di massa italiana dal 1880 in poi… Niente, ignoranza allo stato brado.

  4. io pensavo volessero esporre la foto della soccio, a un povero cristo che necessita di eseguire lavori in casa da quelle parti nulla è consentito perchè parco leopardiano, poi il Comune, invece, va inserire certi aborti antiestetici
    per l’ambizione dell’assessora tutto capire e tutto fare .
    Aspetto difese da parte del nuovo sindaco marinelli

  5. Assessora…la prossima volta che vieni al Duomo ad inaugurare l’ennesima mostra dei tuoi amici…passa a fare una passeggiata per il parco di Villa…attenta agli alberi che cadono però!!!!

  6. Siamo al terzo giro di prova Totem? Non si sa come buttare via i soldi invece di trovate soluzioni concrete e offrire un accoglienza turistica degna di una Città importante come Recanati. CIttà morta! Se non fosse per quei pochi turisti che non riusciamo a trattenere, se non per il tempo utile a visitare casa Leopardi. Manica de contadì.

    • Più che contadini, abituati da sempre a produrre e amministrare oculatamente il denaro, questi sono un raffinato club di radical chic con stipendio o pensione assicurata a fine mese, completamente e volutamente avulso dalle esigenze del mondo produttivo, con una scala di priorità di intervento rovesciato, prima le loro fantasiose trovate e dopo o meglio mai le necessità di chi li mantiene pagando imposte e tasse che loro dilapisano allegramente . Quindi prima iattoncini e dopo oppure mai un po’ di breccia per tappare le voragini delle strade di campagna. Se questa è la vostra raffinata cultura…..

  7. Inutile ricordare le passeggiate campagnole fra buche, fossi, vegetazione incontrollata, fango, e alla prossima prima pioggia stagni paludi dirupi frane voragini. La vita è davvero un’avventura nelle campagne recanatesi, meglio acquistare muli per i prossimi spostamenti. E I mattoncini? Quando ancora si facevano manifestazioni in piazza i sampietrini si lanciavano, i mattoncini potrebbero avere lo stesso utilizzo.

  8. anonimo sponsor dell’attuale amministrazione se non addirittura amministratore, perchè non ha bisogno dell’accento acuto perchè poi è letto da un ottuso come te .
    Dovresti solo vergognarti a giustificare l’ennesima stronzata generata dalla tua assessora.
    Non ti preoccupare dell’accento che certamente non disturba tanto quanto quelle oscene/demenziali colonnine poste in quella zona

  9. Tatanka Yotanka on

    Con tutti sti soldi spesi per i Totem si faceva prima a metterci un nativo americano preso dalle riserve e lasciato lì fermo a dare indicazioni ai passanti.

  10. Anna Maria Fedeli on

    Questi nostri amministratori , oltre a lasciare scientemente le strade rurali nello stato disastroso in cui sono, non si curano neanche di far sostituire lo specchio stradale concavo già posizionato al km 1.8 della SP 82 rotto da tempo. È un incrocio pericolosissimo su un dosso fra una strada comunale disastrata e la provinciale 82 con visibilità pari a zero e ci sono stati numerosi incidenti di cui almeno uno mortale. La provincia dice che è compito del Comune e questo, nonostante lettere firmate da tutti i residenti, non si è mai neanche degnato di rispondere e men che meno di provvedere. LO SPECCHIO COSTA SUI 50 EURO. E poi si spendono i ns soldi in progetti quantomeno improbabili? Incompetenza, arroganza, irresponsabilità, disprezzo per la sicurezza di cittadini contribuenti.

  11. A spasso nell’infinito magari ci si potrà andare con le scarpe decorate con profili paesaggistiici recanatesi ad opera della fantasiosa assesdora, trionfalmente presentate a non so quale salone del turismo. Invece per le normali strade recanatesi occorrono gli anfibi

  12. Speriamo che l’esibizionismo e la creatività dell’ assessora abbiano presto fine…. Un obbrobrio costoso e inutile !!!!!

      • anna maria fedeli on

        Purtroppo la ragione si dà ai tonti e soprattutto non serve a tappare le voragini delle strade, a rimettere gli specchi stradali, a sistemare gli argini degradati del fiume Potenze sui quali è stata allegramente allestita e pagata la seconda cosiddetta CICLOVIA, cioè una scusa per buttare centinaia di migliaia di euro nel fiume così come i degni predecessori degli attuali amministratori fecero alla fine del ventesimo secolo. Ogni volta occupano un’altra striscia di ottimo terreno agrario che grazie a opere compiute da autentici geni di ingegneria idraulica finirà nel fiume alla prima inevitabile esondazione. Hanno pagato tutti fuorchè i proprietari dei terreni occupati per realizzare cotanto capolavoro. Che sia un esproprio proletario?

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