L’attività trae origine dalle risultanze dei sorvoli operativi effettuati dagli elicotteri in dotazione al Reparto di volo del Corpo a seguito dei quali i finanzieri del Gruppo di Macerata,
unitamente a personale dell’ARPA Marche, hanno sottoposto a controllo un’autocarrozzeria, operante sul territorio maceratese. L’ispezione eseguita consentiva di rinvenire un’area, nella zona antistante l’esercizio commerciale, oramai dismesso, ove erano presenti numerosi veicoli in evidente stato di abbandono, con parti mancanti o danneggiate, già sottoposti a sequestro da altra forza di Polizia per reati ambientali.
Il prosieguo delle attività, effettuate nella zona retrostante la predetta ditta, permetteva di scovare un deposito “occulto” e incontrollato di rifiuti speciali, anche pericolosi. In particolare, il titolare dell’autocarrozzeria aveva provveduto, nel tempo, ad accumulare ed occultare quintali di pneumatici usati, rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche “RAEE” (tra cui frigoriferi, congelatori, etc.), materiale d’arredo, contenitori con vernici, solventi e olio esausto, materiale plastico vario e rottami, su una grande terrazza di pertinenza della propria abitazione, ubicata nello stesso immobile sede della citata impresa e costituente il tetto dell’officina, il tutto, lasciato alle intemperie, senza alcun rispetto delle normative ambientali e igienico-sanitarie. In aggiunta, è stato constatato che, parte del percolato fuoriuscito dai rifiuti rinvenuti sulla terrazza, classificati come pericolosi (atteso che contengono al loro interno un’elevata dose di sostanze inquinanti e per questo motivo occorre renderli innocui, attraverso specifici trattamenti) era presente sul terreno al di sotto del tetto dell’officina e, quindi, potenzialmente capace di infiltrarsi nel sottosuolo e produrre effetti inquinanti.
Al termine delle operazioni l’area e i rifiuti sono stati posti sotto sequestro, mentre il responsabile della discarica non autorizzata, è stato denunciato alla locale Procura della Repubblica per il reato di attività di gestione di rifiuti non autorizzata, così come previsto dal «Testo Unico Ambientale». Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Macerata, su richiesta del Pubblico Ministero, ha già convalidato il sequestro, eseguito d’urgenza dai finanzieri.
L’operazione rientra nel più vasto ambito dell’azione di vigilanza e di prevenzione degli illeciti in materia ambientale, svolto in sinergia con la componente aeronavale del Corpo, attraverso l’impiego di velivoli specializzati; è volta a tutelare l’ambiente e a colpire coloro che danneggiandolo, non solo distruggono un bene comune, ma sovente arrecano danno ai cittadini onesti, i quali possono trovare nella Guardia di Finanza un sicuro punto di riferimento