Il Gruppo civici per Porto Recanati che rappresento chiede un chiarimento urgente in Consiglio Comunale in merito alla recente trasmissione Report relativa al finanziamento di 8 ml che il Comune guidato da Michelini ha ottenuto per la lotta al caporalato fenomeno del tutto sconosciuto in città’ prima che si insediasse questa giunta.

Il Sindaco ha il dovere di riferire in un Consiglio Comunale, magari aperto, sul come si è giunti ad attivare un percorso estraneo alla nostra realtà cittadina, lontanissima da situazioni gravi come quelle di altre località del sud Italia ben rappresentate nel servizio andato in onda su report e da anni interessate da fenomeni di degrado sociale ed economico legate alla presenza sul territorio di vere e proprie baraccopoli. Tale approfondimento è necessario in particolare dopo quanto appurato ascoltando le parole del sindaco nel corso dell’intervista rilasciata al giornalista di Report sullo studio che ha determinato il numero di lavoratori soggetti a caporalato e inserito nella domanda con un calcolo che potrebbe non rispondere ai criteri dettati dal bando.

Allora ci sorge il dubbio se questo interesse a presentare una domanda di finanziamento sia stata affrontata con superficialità e poca competenza in materia oppure si è fatto affidamento su qualche suggerimento sbagliato. Come se ne esce ora? Sicuramente facendo massima chiarezza da parte di Michelini e della sua Giunta su tutti i passaggi che hanno portato a questa situazione a dir poco surreale se si confrontano le immagini del servizio di Report su quanto accade in Calabria o in Campania e quelle relative alla nostra Città. Si capisce che qualcosa non ha funzionato nell’elargizione di un così cospicuo finanziamento del PNRR in favore di Porto Recanati che ne avrebbe invece necessità per questioni attinenti al Turismo o al miglioramento di infrastrutture del territorio e non certo per tutelarsi da attività di caporalato del tutto inesistenti.

Non capiamo come si sia potuti arrivare ad un tal progetto abitativo di lotta al caporalato, a valere su fondi del PNRR e come sia maturata una decisone positiva di approvazione senza un controllo preventivo da parte della struttura erogante. A tal proposito, ho tentato di contattare e ho inviato poi un messaggio alla senatrice della nostra Città e già Assessore comunale Elena Leonardi affinché se ne possa occupare presentando una interrogazione al fine di chiarire come il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali abbia potuto adottare una decisione che appare del tutto discutibile nel caso specifico, su quali basi, se ci sia stato un controllo preventivo su quanto affermato nella richiesta di contributo e quali iniziative si intendono prendere a seguito di quanto emerso dalle notizie stampa.

Infine, pur non volendo infierire sul nuovo corso amministrativo Michelini, dobbiamo stigmatizzare la troppa superficialità di questa amministrazione dimostrando di non essere all’altezza del compito che i cittadini gli hanno affidato.

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1 commento

  1. Ario Roncitelli on

    “Caporalato fenomeno del tutto sconosciuto in città’ prima che si insediasse questa giunta”. Non è che le giunte precedenti hanno chiuso un occhio per non rovinare l’immagine da Eden di Porto Recanati? Il caporalato non è fatto solo di baraccopoli e simili, ma soprattutto di sfruttamento del lavoro e su questo forse qualche domanda bisogna farsela. E poi certe osservazioni dai “civici pendenti a destra” lasciano perplessi, molto perplessi.

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