Secondo capitolo per il progetto diffuso Logos Infinito, a cura di Gianluca Marziani che verrà inaugurato venerdì 30 giugno alle ore 17,30 al Museo Civico di Recanati, Villa Colloredo Mels.

 Siamo lieti di presentare il secondo capitolo del progetto “Logos”, che mira a promuovere e sostenere l’arte contemporanea nella nostra città. – Ha dichiarato l’assessora alla Cultura Rita SoccioPresso lo splendido museo di Villa Colloredo Mels, sarà possibile ammirare opere di artisti che utilizzano linguaggi contemporanei, accanto alle sale che ospitano i capolavori di Lorenzo Lotto. Questa commistione di generi intende offrire ai visitatori una riflessione sulle arti visive, le quali sono strettamente legate all’attualità della nostra esperienza di vita. Desidero ringraziare Sistema Museo, il curatore Gianluca Marziani e gli artisti per questa meravigliosa opportunità di crescita culturale e formativa.”

Nel primo capitolo di Logos Infinito, inaugurato nel dicembre scorso, erano sei gli artisti selezionati da Marziani per la realizzazione dei vari interventi: Sveva Angeletti – Matteo Attruia – Donato Dozzy – Sara Leghissa – Manu Invisible – Numero Cromatico; quattro invece i siti interessati, ovvero tutte le strutture che compongono il circuito museale civico “Infinito Recanati”: Museo Civico Villa Colloredo Mels, MUM – Museo della Musica, Torre del Borgo, Chiesa di San Pietrino (c/o Ufficio Turistico).

Mario Ricci “Lontano”

Nel secondo capitolo, concentrando le azioni negli spazi del Museo Civico Villa Colloredo Mels, si aggiungono tre artisti con opere che entrano in radiosa sintonia con l’apparato teorico del progetto: Roberto Giacomucci, Giulio Marchetti e Mario Ricci. Assieme alle opere dei nuovi arrivati, il progetto prevede nuovi allestimenti per diversi lavori che appartenevano al primo capitolo. Un sistema che conferma la natura liquida e diffusa del progetto, lungo schemi che creano nuove relazioni con la memoria, nuovi cortocircuiti dialettici, nuove angolazioni del contenuto.

Roberto Giacomucci “Uncontrolled reaction”

 Nel ricco contesto culturale recanatese non poteva mancare un forte riferimento ai linguaggi artistici del contemporaneo, tra espressioni di felice attualità in grado di garantire una “continuità creativa” con il passato: Logos Infinito parte così dalla figura di Giacomo Leopardi e dalla sua eredità universale, per indagare il Linguaggio come ragione filosofica di un processo artistico che esprime nuovi sguardi etici sul presente.

La poesia più nota di Leopardi, L’Infinito, traccia la struttura ideale su cui regolare la trama del progetto: frasi o parole diventano la griglia d’ingaggio degli interventi artistici, dove la scomposizione del testo ricompone la psicogeografia di Recanati, disegnando una planimetria d’interventi sulla misura ideale degli spazi individuati: molteplici espressioni visuali che utilizzano il Testo nella sua estensione polisemica e trasversale. Le parole che definivano l’arte incarnano la nuova natura dell’espressione artistica; l’opera visiva che agisce sul Logos unisce il tema iconografico alla Parola, togliendo a quest’ultima la funzione esclusiva di monade grammaticale, orientando il testo scritto negli ecosistemi diffusi del nuovo paesaggio artistico.

 

Logos Infinito è un progetto fortemente voluto dall’Assessorato alle Culture e Turismo del Comune di Recanati, prodotto da Sistema  Museo e realizzato in collaborazione con Fratelli Guzzini.

 

 

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