Il verde pubblico è un tema che non può essere ignorato mentre invece vediamo che troppo spesso l’amministrazione comunale tenda a intervenire in modo tardivo. Procedendo con ordine, la tutela e la manutenzione di siepi e piante è un segno di attaccamento al territorio e di cura del patrimonio universale che è la Città, poiché una città ben curata è sintomo di una città in salute e di una comunità felice e fiera di essere ben rappresentata. Questa cura, però, spesso latita, sia perché la stagione è stata imprevedibile – caldi afosi seguiti da piogge torrenziali per poi tornare a giornate con punte sopra i 30 gradi – ma soprattutto, purtroppo, per l’assenza di una visione strategica al riguardo.

Manutenzione deve far rima con programmazione e gli interventi sul verde pubblico dovrebbero essere calendarizzati e gestiti in un’ottica di visione a tutto tondo della città, che invece non esiste perché gli amministratori hanno troppo tempo da dedicare a litigi interni o alla ricerca di visibilità in vista delle imminenti elezioni. Vi è poi un tema di sicurezza stradale: non si contano le strade la cui visibilità è ridotta a causa della vegetazione quasi tropicale, basti pensare a Via Vinciguerra, la Provinciale, Via Fratelli Farina o Contrada Addolorata solo per citare alcune segnalazioni arrivate dai cittadini.

Sono impraticabili anche a piedi diverse strade, tra cui Via Testena e Via Angelita, così come alcune aree verdi dove si dovrebbero radunare i bambini soprattutto nella stagione estiva, cosa che avviene a Fonti San Lorenzo da quanto purtroppo leggiamo dai giornali oltre che dalle lamentele dei residenti, senza parlare dell’incuria in cui si trova la mini-cittadella dello sport, con erbacce ben visibili sia intorno al PalaCingolani che vicino alle tribune del nuovo Stadio Tubaldi.

Infine, vi è un tema anche culturale: l’articolo uscito qualche giorno fa che vede il sentiero di collegamento al Colle dell’Infinito, provenendo dal Centro Studi Leopardiani, ormai totalmente avvolto da rami e piante rampicanti non fa di quel sentiero un percorso “green” o che sorride al turismo ambientalista, piuttosto fa chiedere al turista se stia percorrendo la strada giusta per arrivare al Colle.

La Città di Recanati ha tante attrazioni culturali ma Leopardi è ovviamente la principale, non curare il verde pubblico dei luoghi leopardiani sarebbe un errore irreparabile ma sarebbe anche un ulteriore segno dell’impreparazione e della disaffezione alla Città provata dagli attuali amministratori.

BCC Recanati-Colmurano
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8 commenti

  1. Condivisibile
    ma anche i privati devono provvedere a mantenere pulito il proprio terreno
    Vedi quello sotto la rotatoria dell’Itis dove c’è il cartello vendesi terreno con il nr di telefono
    Cari Fratelli date un colpo di telefono anche al vostro amico

    • EmmeEmme… ma ci fai o ci sei? Si parla di verde pubblico. Per il privato ci sei tu, nullafacente! Il verde pubblico lo deve curare il comune, pagato e
      strapagato(forse) coi tuoi soldi e da tutti i cittadini onesti contribuenti . Ti sta bene pagare tasse per non avere servizi? A noi cittadini civili e paganti no!

    • Prima si deve risolvere questo problema inevitabilmente, poi si cambia argomento, ma finchè non si risolve questo dovrai continuamente risentirlo!

  2. C’è odore di elezioni!!!!
    Ed i Fratellini escono,soprattutto mi piacerebbe sapere se il loro ex candidato sindaco a questa tornata correrà ancora o ci sia un veto da parte della lega!
    In tutti questi anni è stato quasi assente ci mancherebbe pure che si ripresentasse!

    • Pensa per te e ringrazialo il loro ex candidato sindaco che 4 anni fa non aveva ricorso per quei poco chiari pochi voti in più, perchè se l’avvesse fatto a quest’ora tu non avevi neanche più il tuo adorato Fiordomo in giunta comunale, magari avevamo un comune commissariato, per noi sarebbe stato meglio di adesso.

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