Caro Direttore permettimi di condividere con te una mia riflessione sulla vicenda che ha interessato il sindaco di Porto Recanati relativamente al mancato pagamento della sosta per l’auto di servizio da lui guidata e parcheggiata in area delimitata da strisce blu. Ormai risulta acclarata l’estraneità del sindaco nella emanazione della determina 534 del 19 maggio 2023 (quella con la quale l’importo della sanzione era a totale carico della collettività) per cui qualunque cosa possa fare riferimento a detta determina prescinde dalla persona del sindaco di Porto Recanati.

Ciò chiarito resta l’interrogativo relativo al silenzio calato sul dopo determina o per meglio dire sul dopo determine. La scelta di far calare l’oblio su argomenti non graditi è comune al POTERE, di qualunque natura e coloratura esso possa essere etichettato.  Ciò è accaduto anche in questa occasione a Porto Recanati, complice un silenzio assordante delle opposizioni che, forse, non hanno ben compreso la posta in gioco. Perché, caro Direttore, la vera essenza del problema, a mio giudizio. non è la cifra ma il fatto che possa essere stato redatto un atto totalmente privo di alcun fondamento giuridico e normativo partendo da un presupposto a dir poco fantasioso e che, alla fine, ha procurato un danno di immagine alla stessa persona che doveva esserne il beneficiario, coinvolgendolo in un vortice mediatico “per un fatto in cui la sua buona fede non poteva mai essere messa in minima discussione”. (così come da dichiarazioni del Sindaco). Un disconoscimento in piena regola nei confronti di un atto pubblico compiuto in piena autonomia da un funzionario delegato. Una determinazione è un Atto che deve essere ampiamente motivato e il cui oggetto deve essere corrispondere a quanto scritto nel documento. Chiunque abbia letto la determina 543, quella che ha innescato tutta la polemica, avrà constatato che l’oggetto era: PAGAMENTO PARCHEGGIO – IMPEGNO DI SPESA e non già invece “assunzione dell’impegno di spesa relativo alla sanzione per la violazione del codice della strada“  come descritto nel corpo del documento. E che questa destinazione fosse quella reale lo conferma anche il capitolo di spesa indicato (1102-37) che è stato “bollinato” da parte del responsabile del Servizio di Ragioneria e che, oltre al parere di regolarità contabile e di regolarità tecnica, ne ha attestato anche la regolarità e correttezza dell’azione amministrativa.

Tutto ciò assolutamente non si concilia con quanto dichiarato nella premessa della determina 589 del 31.05.2023, avente ad oggetto “DETERMINA N.534/2023-MODIFICA ED INTEGRAZIONE” in cui si afferma che per una dimenticanza nella stesura del provvedimento amministrativo, vale a dire la 534, non veniva precisato che dopo il pagamento della citata sanzione, si sarebbe provveduto a recuperare le somme erogate in capo al responsabile dell’infrazione al CdS. E’ del tutto evidente che se si fosse trattato di una dimenticanza non ci sarebbero stati impegni di spesa su capitoli differenti.

Ecco, caro Direttore, io ritengo che a fronte di questa ricostruzione, fatta esclusivamente mettendo a confronto i contenuti di due atti pubblici, coloro che sono ai vertici, rispettivamente amministrativo e politico della città, non possano non interrogarsi sull’opportunità e necessità di attivare quegli strumenti normativi di loro competenza che possano anche tranquillizzare circa il ripetersi di atti che nulla hanno a che fare con una attività amministrativa corretta e trasparente cui è chiamata la burocrazia comunale. Non si tratta di mettere alla berlina alcuno. Si tratta semplicemente di ripristinare quella vigilanza democratica tanto cara, negli anni passati, anche ad alcuni componenti l’attuale giunta comunale, e che non può prescindere da un corretto esercizio delle proprie responsabilità.

Porto Recanati è la città dove, nell’anno 2018, ben 25.794 automobilisti hanno ricevuto un verbale di contestazione per una infrazione in base ad una norma che la magistratura ordinaria, con proprie sentenze passate in giudicato, ha riconosciuto illegittima. Porto Recanati è la città dove, per ammissione di un assessore comunale, i 480 titolari degli appartamenti dell’Hotel House non pagano i tributi relativi alla depurazione delle acque (fognatura). Porto Recanati è la città dove l’evasione dell’IMU e della TARI è a livelli insopportabili. Vogliamo farne una città dove è possibile anche produrre impunemente atti pubblici di molta dubbia legittimità?

Un cordiale saluto

Gioacchino Di Martino

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1 commento

  1. Ario Roncitelli on

    Non è facilissimo districarsi della prosa burocratica di questa nota, ma se si riesce a mantenere fino in fondo la necessaria lucidità, va ancora ribadito che, fuori dai formalismi tanto cari a chi amministra il “potere”, il sindaco ha commesso un errore politico e di trasparenza. E’ difficile convincersi che nei corridoi del Comune, una volta arrivata la busta verde con la notifica della contravvenzione, non siano partiti subito gli accertamenti per arrivare a chi GUIDAVA l’automobilre comunale quel giorno. Una volta stabilito che era il sindaco in persona, possibile che un primo cittadino “accorto e responsabile” non abbia cercato e trovato una maniera per evitare che tutto finisse a carico delle casse pubbliche, preoccupandosi però allo stesso tempo di non sborsare quei quattrini?
    Inutile cercare scuse o accademiche difese d’ufficio: il sindaco ha sbagliato (e chissà chi altro prima di lui, negli anni…). Adesso dovrebbe solo trovare la maniera per rimediare una figuraccia che non ha scuse. E non lo si fa colpendo chi ha fatto uscire la notizia dal Comune!

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