In relazione alla polemica emersa a mezzo stampa inerente alla sanzione comminata al Sindaco con automezzo di proprietà comunale in località Macerata, lo stesso primo cittadino intende chiarire come sono andati realmente gli eventi e come si intende procedere alla luce di quanto avvenuto ed erroneamente formalizzato.

Andrea Michelini – sindaco di Porto Recanati

“In data 23 Marzo 2023 mi sono recato con mezzo di servizio comunale presso la sede della Provincia di Macerata, dove era stata convocata una riunione dell’A.T.O. – Arrivando ho parcheggiato l’auto al solito stallo nelle vicinanze del palazzo provinciale, dove di consuetudine vengono lasciati i mezzi istituzionali. Alla fine della riunione sono risalito in auto e tornato a Porto Recanati. Nessun tagliando riferibile a multa era esposto sull’autovettura. Ne deriva che la sanzione elevata era del tutto sconosciuta alla mia persona. Il codice della strada, del resto, a tal proposito non prevede l’obbligatorietà al rilascio dello scontrino per divieto di sosta da parte dell’agente addetto al controllo del traffico sul parabrezza dell’auto.

Solo a distanza di alcune settimane la sanzione elevata dal Comune di Macerata è arrivata al protocollo del nostro Comune. Nessun funzionario, impiegato o responsabile di ufficio della nostra istituzione mi ha mai avvisato dell’esistenza di tale sanzione. A distanza di ulteriore periodo la Segreteria Generale ha preparato una determina di spesa, senza avvertirmi prima, che autorizzava il pagamento della predetta sanzione con imputazione al previsto capitolo di bilancio.
Appare palese dunque, come per stessa ammissione del personale della Segreteria, ci sia stata una colpevole mancanza di comunicazione con il mio ufficio e una incompletezza nella formulazione della determina.

La determina è stata pubblicata sull’Albo Pretorio del Comune e resa nota. Solo in quel contesto sono venuto a sapere del fatto che mi aveva interessato e del quale ero totalmente all’oscuro. Posso essere colpevole di non visualizzare in tempo reale tutte le determine che gli uffici emettono e che non passano per il mio ufficio, ma non posso essere colpevole di una pratica che, pur riguardandomi, viene predisposta a mia insaputa.
Inutile aggiungere che preso atto della cosa ho immediatamente suggerito la modifica della predetta determina di concerto con il personale dell’Ufficio Segreteria che ha capito la situazione sgradevole che si era venuta a creare dal punto di vista mediatico per un fatto in cui la mia buona fede non poteva mai essere messa in minima discussione.

L’Ente sta dunque provvedendo ad emanare ulteriore determina a modifica di quella già emessa che prevederà che il Comune di Porto Recanati, come legittimo proprietario del mezzo, paghi la sanzione comminata per poi rivalersi economicamente sulla mia persona.

Esco estremamente amareggiato da questa storia che si è sviluppata nella mia completa ignoranza dei fatti. Non sono certo la persona che si approfitta di questi miserevoli scappatoie per evitare di provvedere in proprio al saldare somme che sono dovute per mie mancanze, o meglio per avere parcheggiato l’auto di servizio dove altre volte l’avevo lasciata, con lo stemma del Comune di Porto Recanati in evidenza, senza che mi fosse stata comminata nessuna sanzione del Codice della Strada.

Quanto sopra era dovuto soprattutto a tutela della mia persona. E al fatto che trovarsi coinvolto in un tritacarne mediatico per comportamenti che sono stati tenuti in perfetta buona fede è cosa svilente che mi ha investito e profondamente toccato dal punto di vista personale.
Spero di aver chiarito con questa nota l’intera vicenda”.

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7 commenti

  1. Gioacchino Di Martino on

    Nella premessa della determina è scritto: “aveva parcheggiato in area delimitata da strisce blu, omettendo di versare l’importo previsto per il parcheggio nella convinzione che l’utilizzo dell’auto istituzionale fosse, in quella situazione, esente dal pagamento della sosta; ” il che presuppone che l’estensore della determina fosse a conoscenza del motivo per cui non era stato versato l’importo. Lo aveva saputo prima dell’arrivo della notifica della sanzione o ne aveva avuto notizia dopo la notifica. Il problema ora è tutto quì. Il funzionario è dotato di poteri soprannaturali per cui ritiene di poter scrivere in un atto pubblico una sua sensazione o invece più correttamente ha riportato quanto riferitole dall’interessato? E non è una questione da poco perchè forse in ballo c’è l’art. 493 del Codice di Procedura Penale. E scusate se è poco.

  2. Sta a vedere che questo è sindaco… a sua insaputa!
    Piuttosto urge una visita medica per l’idoneità alla guida, dato che non ha visto le strisce blu del parcheggio. Con pagamento della parcella a suo carico, è evidente.

  3. radio_erre on

    Abbiamo letto la difesa del sindaco di Porto Recanati, Andrea Michelini, che dice di aver preso una multa a Macerata per aver parcheggiato sulle strisce blu senza pagare il ticket. Multa poi pagata a sua insaputa dal Comune, perché l’auto su cui viaggiava il primo cittadino era un’auto di servizio.

    Il sindaco però è abbastanza sfortunato, perché lui afferma che di quella multa non sapeva nulla perché quando è andato a riprendere la sua macchina non c’era alcun avviso. Davvero una circostanza sfavorevole dietro l’altra per lo sfortunato sindaco di Porto Recanati, perché è prassi che l’avviso della multa venga sempre posto sotto i tergicristalli. Se il sindaco non l’ha visto è perché o quel fogliettino è volato via o qualcuno si è divertito a farlo sparire.

    Sul resto del perché gli uffici non informino il sindaco della multa arrivata in Comune e sul fatto che il sindaco ignorasse l’esistenza della determina con la quale la multa è stata addebitata al bilancio comunale, permettertici di non dire nulla.

  4. Non è più obbligatorio lasciare l’avviso della multa che infatti viene rilasciato sempre meno spesso. Da buon giornalista dovresti informarti meglio,. Forse lo fai solo quando la polemica è contro la tua parte politica

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