Montecassiano celebra l’anniversario della Liberazione del 25 aprile. Martedì prossimo alle 9.15 è prevista la partenza con trasporto pubblico da porta Armando Diaz verso Valle Cascia dove alle 9.30, nel luogo in cui avvenne l’eccidio del 30 giugno 1944, verrà effettuata l’alzabandiera e sarà deposta una corona d’alloro. Più tardi, alle ore 10.15, alla collegiata Santa Maria Assunta sarà celebrata la santa messa in suffragio dei caduti. Dopo la funzione religiosa, alle 11, partirà il corteo accompagnato dalla Banda Filarmonica comunale “Piero Giorgi” che si concluderà con la deposizione della corona d’alloro sotto il loggiato del Palazzo dei Priori e in piazza Unità d’Italia.

Nell’occasione è previsto lo scoprimento della lapide dedicata alla memoria del tenore Augusto Cingolani in piazzale del Girone. Una corona d’alloro sarà deposta al cimitero, poi gli allievi dell’istituto comprensivo “G. Cingolani” saranno protagonisti di un approfondimento dal titolo “Riflessioni e pensieri” in piazzale R. Giorgi. L’ultimo momento delle celebrazioni sarà dedicato alla deposizione della corona d’alloro al Sacrario dei Caduti.

Il sindaco Leonardo Catena invita i cittadini a intervenire e ad esporre il tricolore. «Viviamo un momento storico particolare – spiega il primo cittadino –, in cui persino alte cariche dello Stato tendono a minimizzare o travisare gli eventi tragici cui ci condusse il nazifascismo. I campi di concentramento, lo stermino degli ebrei, le leggi razziali, le azioni liberticide, l’oppressione delle libertà fondamentali, morte e distruzione a livello globale sono fatti storici ineludibili. Sulla sconfitta del fascismo in Italia abbiamo ricostruito la democrazia e fondato la nostra Costituzione. Il valore della resistenza dovrebbe essere un patrimonio comune – prosegue Catena –. Purtroppo in Italia ci sono ancora forze politiche che non riescono a fare i conti con il passato e a prenderne definitivamente le distanze. Ecco perché oggi è ancora più importante celebrare la festa della Liberazione, il sacrificio di tanti ci ha riconsegnato la libertà e oggi siamo chiamati a non disonorare quei sacrifici per difendere i cardini della nostra democrazia».

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