Certo, a giudicare da queste immagini, Recanati sarà rivoltata come un calzino dai tanti mega progetti di recupero e ristrutturazione degli immobili pubblici, ma poi la manutenzione nel tempo si fa, specie dove i turisti passeggiano ogni giorno?

Come è possibile lasciare abbandonate le uniche persiane rimaste delle finestre al piano terra dell’antico convento degli agostiniani che oggi ospita gli uffici del parroco, don Roberto Zorzolo, e che si affacciano sul piazzale davanti alla chiesa di Sant’Agostino?

Le verdi persiane sono in condizioni tali di degrado che rappresentano anche un pericolo per i pedoni di passaggio e per i turisti in visita alla torre del Passero Solitario. Alcune ante sono state proprio tolte con il tempo perché ormai staccate letteralmente dai cardini, che le fissavano al muro, mentre quelle poche rimaste sono in condizioni pietose e traballanti.

Forse si è in attesa, prima di intervenire, che cadano a terra come è accaduto nel recente passato? È possibile che le finestre, con poche centinaia di euro di spesa, non possano essere messe in sicurezza e di nuovo abbellite con la presenza di persiane che ne costituivano un tempo un ornamento dignitoso?

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23 commenti

  1. Ma questi hanno gli occhi bendatiiiii la parola manutenzione a Recanati è stata tolta dal vocabolario comunale.
    Sempre chiacchiere, faremo qua, faremo la, progetti su progetti poi le piccole cose ma importanti niente! Non si trovano pochi centinaia di euro, fate una colletta all’interno del palazzo.

  2. Ancona 2021 on

    Chiesa Sant’Agostino….uffici del parroco….antico convento agostiniano … chiedere alla curia…diocesi…vaticano, scusate ma non so come è la gerarchia,…forso sbaglio?….cominciassero a tirare fuori loro i soldini…..

  3. idioti l’immobile è di proprietà comunale e quindi è l’assessore della cultura che dovrebbe preoccuparsi di eseguire l’intervento

  4. Gli organi di vigilanza dormono sonni profondi…forse per non creare obblighi all amministrazione dalla quale dipendono e mi riferisco anche ad altre circostanze analoghe tipo i mattoni pericolanti della facciata est chiesa sant Agostino. Comunque da questa pubblicazione scatta l obbligo per il sindaco di provvedere ad emettere un provvedimento di rimessa imprintino delle condizioni di sicurezza a carico di chi ne ha l obbligo.

  5. Le persiane cadenti, alberi che rischiano di schiantarsi strade ridotte a groviera, ma il problema non è questo, il personale è impegnato a controllare i ticket dei parcheggi e a perseguire i delinquenti che sostano mezz’ora di più. Infinita arroganza e impunità del potere pubblico.

  6. Ancona 2021 on

    Per l’anonimo 17,41 non c’è bisogno di offendere…..idioti se lo poteva anche risparmiare… Buonasera .

  7. IDIOTI SIETE E TALI RTIMANTE QUANDO A TUTTO I COSTI VOLETE DIFENDERE LE MANCANZE,NUMEROSE , DI QUESTA AMM.NE .
    LA CHIESA E DI PROPRIETA’ COMUNALE

  8. Ancona 2021 on

    Non ho difeso nessuno dicevo soltanto che se l’immobile è della chiesa tirassero fuori loro i soldi…se è del comune ci deve pensare quest’ultimo..
    ..domandavo..
    .ma sa noi idioti…..

  9. Certamente gli insulti dovrebbero essere evitati. Resta comunque il fatto che questo anticlericalismo a tutti i costi è francamente assai seccante, specie poi se si traduce in clamorose topiche come quella di attribuire alla Curia (o, nientemeno, al Vaticano) la proprietà della chiesa di S. Agostino e relativo complesso conventuale. Sarebbe invece preferibile che i laici benpensanti indirizzassero le loro invettive verso gli effettivi bersagli, ossia l’Amministrazione comunale, la cui inerte e persistente trascuratezza risulta a dir poco intollerabile. La chiesa di S. Agostino, infatti, costituisce una vera e propria summa di incuria: valgano a conferma, infatti, lo stato pietoso in cui si trova il portale in pietra d’Istria (disegno di Giuliano da Maiano), il persistente abbandono in cui versa l’intero primo altare di sinistra (a vantaggio del quale nessun intervento di risanamento/bonifica è stato posto in essere), la mancata valorizzazione del complesso pittorico che inizialmente ornava la cupola e che è stato ricoperto dal rifacimento postumo (fine sec. XVII) della struttura. E pensare che non più tardi di qualche anno fa (2018) i nostri amministratori avevano avuto l’ardire (o, meglio, l’impudenza) di candidare la città, nientemeno, a capitale della Cultura … ancora una volta soccorre puntuale il Principe de Curtis: Cultura? Ma mi faccia il piacere!

  10. Bla bla bla il comune parla , parla , parla ma sono solo parole buttate al vento . La manutenzione delle loro proprietà e inesistente nella stessa misura delle loro competenze.

  11. Sarà pur comunale ma viene pagato affitto con il canone agevolato (150 euro annuali) o forse si sta lì proprio gratis… le spese non possono stare al Comune-non siamo tutti religiosi-, meglio la raccolta fondi che è aperta dal 2016-solo che stanno a pochi mila euro ancora

    • non siamo tutti religiosi, ma molti di noi si, meritiamo rispetto ed un luogo di culto, tenendo conto che paghiamo le tasse una parte di esse ci può essere restituita sotto forma di servizi\luoghi nei quali poterci trovare.
      vogliamo fare un referendum comunale e vedere cosa fare anche solo con le addizionali?

  12. In effetti andrebbe proprio rivisto il sistema di locazione che lo Stato ha concesso a queste proprietà nell’85- i Comuni non possono pagare per un ambiente che viene concesso a parroci e dove si fanno messe (e quindi si raccolgono anche soldi) in maniera gratuita- se ne dovrebbe occupare il Vaticano, no?

    • Vorrei capire qualcosa di più. Gli edifici religiosi non pagano IMU e se sono di proprietà del Comune sono concessi in uso alla Chiesa a canoni irrisori?

    • E’ troppo comodo ricordarsi di protestare e di avanzare lagnanze solo quando ci sono obblighi da rispettare e/o oneri da assolvere, mentre per il resto – ossia quando la Chiesa svolge in proprio l’importantissimo compito di prendersi cura degli svantaggiati e di sostenere i più deboli – il silenzio regna sovrano.
      Ma, d’altronde, la profonda ipocrisia dei c.d. ‘laici’ è arcinota: se il Papa si mostra sensibile ai rifugiati, evviva il Papa (al quale vengono riservati peana anche dal Tg3), ma quando il medesimo Pontefice ricorda che l’aborto è null’altro che un omicidio, allora dalli al Papa, che viene fustigato su tutti i media radical-chic manco fosse Bin Laden …

  13. L’anonimato unito alla tolleranza di questo livello di inciviltà degli interventi compromette la credibilità di questo spazio altrimenti utile e interessante.

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