Nell’ultima seduta del Consiglio comunale è stata ratificata la delibera di Giunta del 21 marzo con cui si era approvata la variazione di bilancio sia per completare i lavori alla scuola di Sambucheto per 300mila euro destinati ai nuovi arredi, al rifacimento della cucina e ai lavori sulla palestra, sia per il completamento dei lavori presso la ex scuola di Vissani con l’aggiunta di altri 65mila euro. «Con la realizzazione di un nuovo asilo nido – afferma l’Assessore al Bilancio, Barbara Vecchi – andremo oltre l’obiettivo minimo posto dall’UE e riusciremo a coprire il fabbisogno di circa il 50% dei bambini nella fascia di 0-3 anni offrendo così l’opportunità di un’educazione e un’assistenza per la prima infanzia. Questa è a tutti gli effetti una fondamentale politica a sostegno delle famiglie. Questa opera pubblica voluta fortemente dall’Amministrazione che ha ottenuto 280mila euro grazie ad un Bando PNRR e cofinanziata da altri 235mila euro di risorse comunali si realizzerà a Vissani e contribuirà insieme ai lavori al piano terra, dove si realizzerà un nuovo centro civico e di aggregazione sociale, a rivitalizzare la frazione. Un’altra buona notizia per Vissani è il finanziamento con i fondi della ricostruzione gestiti dalla Diocesi – dopo vari incontri con l’amministrazione comunale – per ristrutturare e riaprire la Chiesa. Tre interventi fondamentali che aprono nuove prospettive per tutta la frazione. Infine – conclude l’Assessore – ci piace ricordare come l’Amministrazione guidata dal sindaco Leonardo Catena in questi 9 anni abbia realizzato 3 nuovi asili nido poi gestiti in convenzione da soggetti privati. Un risultato enorme che ci rende davvero orgogliosi». I costi complessivi degli interventi sono:

3,5 milioni di euro per la scuola di Sambucheto e 515mila euro per il nuovo asilo e la sistemazione dell’ex scuola Vissani.

Inoltre con l’ultima Giunta Comunale è stata approvata la variante parziale al PRG per la modifica degli articoli 26, 27, 28 e 29 delle N.T.A e TAB. III (tabelle tipologiche per le costruzioni in zona agricola) che in particolare riguarda “la possibilità di eseguire interventi edilizi per gli edifici in zona agricola, tenendo conto delle modificate esigenze della vita familiare anche in funzione della fruibilità degli spazi in funzione dell’illuminazione e salubrità dei locali, introducendo la possibilità di utilizzare anche materiali diversi dai tradizionali ma risultanti dalle nuove tecnologie costruttive e dai materiali che da esse scaturiscono, del tutto simili nell’aspetto a quelli tradizionali ma con prestazioni termiche, acustiche e di durabilità superiori”.

L’Assessore all’Urbanistica e ai Lavori Pubblici, l’ingegnere Paolo Carnevali evidenzia che «Con tale variante si è voluto introdurre negli strumenti urbanistici vigenti l’impiego di materiali diversi da quelli tradizionali (anche in zona agricola, sempre nel rispetto dei caratteri tipologici degli edifici), come infissi in PVC e Metallici negli interventi edilizi al fine di ottimizzare gli interventi di recupero del patrimonio edilizio esistente anche in funzione delle nuove norme sopravvenute in merito all’efficientamento energetico ed alle tecnologie costruttive intervenute nel tempo e al fine di poter fornire una più ampia possibilità di intervento anche in ambiti diversi da quelli di completamento ed ampliamento».

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