Quando le truppe russe entrarono nel campo di Auschwitz – la più imponente e sciagurata macchina di morte mai costruita nella storia dell’Umanità – si spalancarono di fronte ai loro occhi le porte dell’inferno. La Giornata della Memoria non impone soltanto di ricordare i milioni di morti, i lutti e le sofferenze di tante vittime innocenti. Ma ci invita a prevenire e combattere, oggi e nel futuro, ogni germe di razzismo, antisemitismo, discriminazione e intolleranza. A partire dai banchi di scuola. Perché la conoscenza, l’informazione e l’educazione rivestono un ruolo fondamentale nel promuovere una società giusta e solidale, in cui il rispetto dell’altro è doveroso. Dobbiamo combattere affinché i valori di solidarietà, convivenza, tolleranza e perfino i più basilari sentimenti umani – la pietà e la compassione, così cari alla nostra civiltà e cultura europea – restino sempre vivi, a dispetto di ogni forma di crudeltà ed intolleranza.
Le Istituzioni – come ci insegna il nostro Presidente Sergio Mattarella – sono la guida di un popolo e fa parte del nostro ruolo e del nostro impegno ricordare a tutti, soprattutto con l’esempio, che solo con un libero ed aperto confronto si possono apprezzare le differenze fra gli uomini, lavorando su noi stessi per comprendere punti di vista diversi dal nostro, altri modi di vivere e di pensare.”
Subito dopo, gli alunni e le alunne della Scuola Secondaria hanno ricordato ai presenti cos’è la Shoah, cos’è accaduto e perché la ricordiamo il 27 Gennaio: a seguire alcuni di loro hanno letto alcuni passi del “Diario” di Anne Frank, pensieri e parole toccanti, scelti da loro.
I bambini e le bambine della Scuola Primaria hanno letto alcuni pensieri formulati da loro per non dimenticare e perché questa tragedia non accada mai più. Per tutti loro, tanti applausi.
Il Sindaco, emozionata, ha ringraziato tutti i presenti, le Associazioni montefanesi, la Giunta presente al completo, la Dirigente Scolastica Prof.ssa Greco, le insegnanti e insieme a loro tutte le alunne e gli alunni che hanno lavorato tanto per partecipare a questa Celebrazione, portando la loro preziosa presenza ed il loro importante contributo.
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Il sindaco Barbieri ha ricordato anche i disabili fra le vittime del Nazosmo . Un doveroso riconoscimento a questa rara sensibilità.