Ci risiamo: per questo periodo estivo, causa la carenza di personale e il periodo di ferie, si ritorna alla riduzione settimane delle sedute di dialisi nel Santa Lucia con la soppressione del turno pomeridiano del martedì, giovedì e sabato che coinvolge circa nove pazienti che devono recarsi, per sottoporsi alla dialisi, all’ospedale di Civitanova Marche. Si rammenta che la nuova palazzina della dialisi venne inaugurata nel 2017 con 11 posti letto disponibili per circa 40 utenti che costituiscono un turnover storico.
Era già successo ad aprile e sulla base della protesta degli utenti del servizio Daniela Corsi, direttore dell’AV3, e lo stesso assessore regionale Filippo Saltamartini, dopo aver ripristinato il servizio nella sua piena funzionalità. avevano assicurato che si sarebbe provveduto alla nomina di nuove figure professionali che sarebbero state attinte dalla graduatoria del concorso che era in via di definizione. Dove sono?
er chi è costretto a sottoporsi alla dialisi il problema di mettersi in macchina per raggiungere Civitanova è grandissimo, specie per il ritorno a casa: una seduta di dialisi dura mediamente 4 ore anche e alcuni pazienti si sentono spossati e deboli, sia durante che dopo la dialisi, a causa della rapida rimozione di liquidi, talvolta possono manifestarsi anche cefalea, nausea e crampi muscolari, per cui sono costretti ogni qual volta a farsi accompagnare da un familiare.
Problemi, sembra, anche al Punto di Primo Intervento dove spesso manca il medico del 118 impegnato fuori sede: in questi casi il paziente viene indirizzato al Pronto Soccorso di Civitanova Marche mentre di notte e nei giorni festivi si ricorre al medico di guardia.
5 commenti
La sanità marchigiana è allo sbando più completo, vittima di scelte cervellotiche a soli fini elettorali, senza alcun collegamento con la realtà delle persone. Non servono provvedimenti che rimangono sulla carta, buoni solo per accarezzare nostalgie e sentimentalismi campanilistici. A questo punto la denuncia va fatta alla magistratura e non sui giornali o alla radio.
Personale della struttura srr mandato a casa….preso personale Asur per fare continuare il servizio e adesso si chiudono i reparti ospedalieri per mancanza di personale….che figura de m..da….scusate ma quando ce vo ce vo…
Mi spiace informare che anche il Punto di Primo Intervento di Recanati è in difficoltà. Già da alcuni giorni turni della Guardia Interna del PPI non sono stati coperti da Medici, qui rimasti scoperti.
Pare tra l’ altro che anche il Medico in servizio al 118 sia un bilico nei prossimi mesi.
Speriamo non si prospetti una chiusura, e che soprattutto l’ assessore alla sanità Saltamartini non si sia scordato dell’ Ospedale recanatese, lui appunto che professava e tifava per il mantenimento (riapertura???’) di questi piccoli ospedali.
E’ una cosa importante per la città di Recanati e i suoi dintorni.
È da più di 25 anni che la sanità nelle Marche non funziona affatto, perche ce se ne accorge proprio adesso ultimamente?
Eppure in quei tempi non tanto lontani dalla nostra memoria non vi erano queste chiusure cosi drastiche e repentine.