Non passerà quest’anno, come avvenuto da sempre, la processione per il patrono della città, San Vito, accompagnata dalla banda musicale, fra le bancarelle presenti lungo le vie del centro storico per la tradizionale fiera. Per Don Roberto Zorzolo, parroco della chiesa di Sant’Agostino e San Vito, c’è il momento della preghiera e quello del divertimento e del mangiare e per questo ha deciso di modificare il percorso della statua del giovane santo evitando Corso Persiani, la piazza e via Cavour. Questo perché le vie centrali per due giorni, oggi e domani, ospiteranno la fiera del patrono con decine di bancarelle e stand gastronomici dove la gente si assiepa per consumare la tradizionale piadina romagnola. “Non è certo una bella cosa, dice don Roberto, che mentre passa la processione, che è un momento di preghiera e raccoglimento. ai lati ci siano persone che mangiano e bevono in mezzo a risate e rumori di ogni genere”.

Una scelta che, però, ha creato non poco disappunto a palazzo: di solito, infatti, ad accompagnare la statua del Santo ci sono in prima fila tutte le autorità locali, comprese le delegazioni di altri Comuni che condividono con Recanati il patrono.

Effettivamente, però, il rito religioso non può essere confuso con la festa delle cipolle fritte e delle salcicce cotte sulla piastra. Già uno spettacolo poco cristiano si è vissuto nel giorno del venerdì santo quando la processione del Cristo morto ha attraversato Piazza Leopardi: gli avventori dei tre punti di ristoro non hanno neppure interrotto lo spuntino per alzarsi in piedi, ma hanno continuato a chiacchierare fra loro, a ridere e a mangiare. La cosa non è piaciuta a don Roberto che ricorda come una volta, in segno di rispetto, si abbassavano addirittura le luci e le serrande e la vita mondana si arrestava per il tempo del rito cristiano.

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38 commenti

  1. Bravo Don Roberto. E scommetto che chi critichera ‘ saranno quelli che di fede e rispetto per i cristiani non ne hanno proprio.

  2. Luca Falzetti on

    Il parroco non ha ragione, ma ha STRARAGIONE. Complimenti! Dimostra di essere un uomo libero, che rifiuta convenzioni e “accomodamenti” figli della gretta mentalità di paese. I parrocchiani dovrebbero sostenerlo a spada tratta in ogni sede. Anche se sono sindaci o consiglieri comunali o chissà cosa. Bravo don Roberto.

  3. Naturalmente non possiamo fare a meno che essere del tutto d’accordo con il Parroco
    Don Roberto!
    La baldorie da una parte, i riti religiosi dall’altra parte, non mescoliamo il sacro col profano!
    Strano, ma Guareschi non aveva mai citato Recanati nei suoi racconti, non sarà per caso che scene alla Don Camillo e Peppone si sono spostate da Brescello a Recanati, con la fisicità dei due protagonisti invertite?

  4. Da decenni si è fatta la processione sempre allo stesso modo e nelle stesse condizioni, adesso arriva lui e fa come gli pare, non mi sembra opportuno!
    Poi non può sicuramente pretendere che tutti siano Cristiani e considerare la processione come una loro cosa.
    Da Cristiano credo non ci sia problema a fare la processione come sempre.

    • Prima di dare sfogo ai polpastrelli, un ripassino, non dico di alta teologia, ma anche solo del semplice catechismo, forse non farebbe male al sedicente Cristiano delle 10:06 …

  5. Ha ragione, non tanto per le piadine, ma passare in piazza e’ essere preso per il culo dagli avventori dei locali che vogliono fare gli alternativi spocchiosi” sempre i soliti che fanno parte dell’arredamento” non piacerebbe nemmeno a me

  6. concordo in pieno…………………tutta la mia solidarietà e stima a chi ha il coraggio di difendere religione rispetto e decenza

  7. “Già uno spettacolo poco cristiano si è vissuto nel giorno del venerdì santo quando la processione del Cristo morto ha attraversato Piazza Leopardi: gli avventori dei tre punti di ristoro non hanno neppure interrotto lo spuntino per alzarsi in piedi, ma hanno continuato a chiacchierare fra loro, a ridere e a mangiare. La cosa non è piaciuta a don Roberto che ricorda come una volta, in segno di rispetto, si abbassavano addirittura le luci e le serrande e la vita mondana si arrestava per il tempo del rito cristiano.”

    Attenzione Radio Erre e Don Roberto. Siamo in tanti a essere non credenti e non sentiamo il bisogno di alzarci davanti al passaggio della processione. La mia educazione mi insegna ad abbassare la voce nel rispetto di chi sta partecipando al rito ma non credo sia appropriato immaginare di interrompere un’attività di qualsivoglia tipo nel 2022 e in un Paese che non ha una religione di Stato. Basta un po’ d’educazione (da tutte le parti). Cresciamo per favore…

  8. Non capisco dove sia il problema, chi non è credente se ne stia pure tranquillo dalla
    sua parte a mangiare e divertirsi, ma lascino in pace coloro che hanno voglia di starsene a parte a pregare, partecipando seriamente alle loro funzioni religiose e non hanno voglia affatto di immischiarsi con gli altri che fanno feste paesane, feste patronali nel loro aspetto ricreativo, queste sono solo polemiche sterili…
    Polemiche, polemiche, sempre solo polemiche inutili!

    • Libera chiesa in libero STATO. on

      Non capisco dove sia il problema, chi è credente se ne stia pure tranquillo dalla
      sua parte a pregare e pentirsi dei peccati. Ma lascino in pace coloro che hanno voglia di vivere e di socializzare e non hanno voglia affatto di immischiarsi con altri compaesani devoti alle statue di gesso portate a spasso da preti.
      La città è di tutti. Anche Sanvito mangiava la piadeina!

      • Quando mai è stato che un credente ti ha impedito di vivere e di socializzare??
        Questa polemica l’ha voluta tutti gli atei tradizionalisti sinistri di Recanati ignoranti come te, non i cattolici credenti che se ne stanno buoni e tranquilli a pregare dalla loro parte…
        A quale San Vito ti riferisci che mangiava la piadeina?
        Quello vissuto nel III secolo Dc morto martire sotto l’imperatore Diocleziano, oppure a quello di gesso che sta a Recanati?
        A che ti serve a te che sei ateo una statua di gesso portata da preti che ti passa davanti mentre stai vivendo e socializzando, mangiando salsicce e piadine?
        Almeno imparati bene, torna a scuola tu che non sai un c..zo, invece di copiare a vanvera che differenza che c’è tra venerare e adorare… CUJÒ!!!!!

      • Quindi il Parroco ti ha fatto un favore, non hai più la statua di gesso che ti passa davanti mentre socializzi e mangi piadine, ti
        lascia in pace! Di che ti lamenti?

        • Inunangolodelmare on

          Per secoli la processione ha seguito sempre lo stesso percorso e nessuno ha mai detto nulla.
          Non capisco quale sia il problema. O ci siamo sbagliati per circa 8 secoli, oppure le bancarelle del cibo sono improvvisamente diventate blasfeme.
          Io credo che San Vito abbia altro a cui pensare piuttosto che scagliare fulmini contro i piadinari. Con tutto il rispetto per il prete, penso che questa uscita don Roberto se la poteva risparmiare.

          • Inunangolodellacittà on

            Per secoli la processione San Vito ha seguito sempre lo stesso percorso, uscendo ed entrando dalla porta principale dell’omonima chiesa al santo intitolata e nessuno ha mai detto nulla, per secoli ogni anno si è garantita quelle funzioni religiose anche con i lavori dentro la chiesa stessa quando era fattiscente e disastrata, a volte pure pericolosa, poi sono venuti i fenomeni di sinistra capitanati da Fiordomo con lo slogan “Recanati cambia” primi in assoluto ad aver stravolto quella pratica religiosa nel corso dei secoli, oggi quell’ingresso è ostruito, occupato permanentemente da un cantiere che ne impedisce il passaggio.
            Non si capisce perchè un sindaco può cambiare qualsiasi cosa in città, mentre un parroco non può decidere nulla neanche sulla sua parrocchia che gli è stato ordinato di gestire, quale legge italiana, quale ordinamento ecclesiastico lo impone?
            Chi non capisce si vada a vedere come vengono fatte le feste patronali nelle altre città, ad esempio nella vicina Loreto, anche li ogni anno l’8 settembre c’è una processione con la statua della Madonna patrona della città che si svolge tra la Piazza della Basilica e nell’antistante Via Boccalini, dove non ci sono bancarelle che sono da tutt’altra parte, molte di più di quante ce ne sono a Recanati, con tanto di piadine e salsicce, ma da quella parte non passa la processione con la statua della Madonna e nessuno dice nulla, nessuno protesta.
            Pertanto Don Roberto ha fatto benissimo a prendere questa decisione.

          • 21:43 Certo che ce vado a lureto, vado pure
            alla festa de San Giulià a Macerata che c’è una
            bella fiera tanto più grossa confrontata alla
            fieretta de S.Vito a Recanati, anche li nun ce passa a statua de S. Giulià in mezzo ai bancarellari, vedi che so più informato de te
            che nun te movi da Recanati e si rimasto un
            vecchio cuntadì gnurante de sinistra!

          • Ecchisselamenta…Ma la polemica l’hai sollevata tu, potevi pure fare a meno!
            Comunque noi annamo ndo ce pare non dovemo chiedere permesso a te che non conti
            niente!

          • Per cosa te ce dovevano passà a fa?
            Proprio perchè tu non glie interessavi, al che fa capire bene che
            non conti un ca… Neanche te considerano Bigotto!

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