Si è aperto ieri a Macerata il processo a carico del 46enne Michele Pranzetti, treiese domiciliato a Macerata, e del 40enne Gianluca Minale, residente a San Giorgio a Cremano, in provincia di Napoli. L’accusa per loro è di essere stati protagonisti di un’estorsione di ben 120 mila euro ai danni di una 45enne residente a Montecassiano.
Nell’aprile dell’anno scorso Michele Pranzetti le avrebbe chiesto 11mila euro per acquistare un’auto che doveva acquistare insieme al fratello della donna che era suo amico. Ma da quel momento in cui sono continuate le richieste di denaro e per convincere la donna, secondo l’accusa, l’uomo avrebbe coinvolto anche Gianluca Minale facendo passare come legato alla camorra, e quindi soggetto pericoloso capace di fare del male a lei e ai suoi cari.
A luglio però, dopo avere pagato in tutto 120mila euro e avere esaurito i risparmi, la donna si è rivolta ai carabinieri che hanno avviato le indagini facendo scattare gli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico per entrambi i due imputati che, però, hanno sempre respinto le accuse tanto che il tribunale del riesame li aveva rimessi in libertà.
Per loro ieri è arrivato il rinvio a giudizio e il processo avrà inizio nel dicembre 2023.