Presentato oggi nell’Aula magna del Comune di Recanati il progetto di Arci Nazionale “La Cultura è la Cura” un percorso laboratoriale di sei incontri, rivolti agli under 35, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali  e realizzato dal Circolo Arci La Serra di Recanati in collaborazione con il Comune di Recanati presso il  Circolo di lettura e conversazione di via Cesare Battisti n. 26.

“Il valore della cultura come  benessere psico-fisico e come cura è un tema caro alla nostra Amministrazione, siamo stati pionieri nella diffusione del messaggio a livello nazionale  in piena pandemia nell’aprile del 2020 con l’Assessora Rita Soccio.- Ha dichiarato il Sindaco di Recanati Antonio Bravi  Quindi oggi siamo ben lieti di presentare gli appuntamenti del percorso laboratoriale di Arci Marche organizzati in rete con le principali Associazioni della nostra città che vanno a rafforzare il messaggio della “cultura come cura” ad un target più giovane.”

“Narrare è resistere”: laboratorio di storytelljng autobiografico questo è il titolo dei

percorsi laboratoriali organizzati a Recanati, di 45 ore, rivolti a 35 partecipanti che prenderà il via dal prossimo mese di giugno. Dedicato agli under 35 avrà come focus principale il tema della narrazione e dello storytelling, modalità di comunicazione che, nello specifico, verrà analizzata proponendo un incontro tra letteratura, narrazione e fotografia. Come possiamo raccontare il mondo di oggi con parole e immagini? Quali modalità scegliere per parlare di ciò che ci circonda? Come utilizzare gli strumenti a nostra disposizione (libri, fotografia, social).

Nel corso di un ciclo di sei incontri verranno affrontati i temi della narrazione del territorio, del rapporto tra umano e urbano, del legame tra narrazione e cambiamento. La fotografia si unirà alla scrittura per la creazione di testi che accompagnano le immagini. I partecipanti utilizzeranno gli strumenti social destinati alla fotografia per raccontare la quotidianità che li circonda, la realtà mutata dopo il Covid, gli spazi personali persi o riacquistati.

“Ringrazio il Presidente dell’ Arci Marche Massimiliano Sport Bianchini per aver individuato il Circolo La Serra di Recanati quale motore del progetto in collaborazione con tutte le Associazioni cittadine.- Ha affermato l’assessora alla Cultura Rita Soccio – Come è noto sul tema cultura e benessere siamo stati i primi a instaurare una collaborazione stabile tra istituzioni culturali, socio-sanitarie ed educative per  la costruzione di veri e propri servizi di welfare al cittadino grazie ad un rete regionale che oggi conta oltre 50 soggetti tra Comuni Università Istituzioni e Associazioni. L’intento e quello di spostare la cultura nell’asse socio -sanitario per una progettazione integrata e mirata al benessere psico- fisico delle persone.”

“Il Comune di Recanati lavora da tempo  concretamente sul valore  della cultura come cura con  la Regione in una vera e propria rete attiva per la promozione del  welfare culturale nella Marche. – Ha detto il Presidente di Arci Marche Massimiliano Sport Bianchini – A tale proposito  il nostro progetto,  facente parte di un  vasto programma d’iniziative del  quadro nazionale Arci che conta 20 partner in tutte le regioni,  ha scelto  Recanati per la sensibilizzazione dell’importante messaggio ad un target giovani under 35 Una riprova della qualità della progettazione che Arci Marche porta avanti ormai da tempo e che viene riconosciuta dal nazionale.” 

I laboratori avranno inizio  il 1 giugno alle ore 18  con la presentazione del percorso “Il racconto tramite immagine” a cura di Simona Di Massimo referente progettuale per il Circolo Arci La Serra di Recanati.

“”Narrare  è resistere” è un laboratorio di storytelling autobiografico che ci porterà a raccontare la quotidianità che ci circonda, la realtà mutata dopo il Covid e gli spazi personali riacquistati – ha spiegato Simona Di Massimo -consideriamo questo percorso come una cura, una medicina che ci possa guarire da questi anni di immobilità non solo fisica ma anche comunicativa, ci riapproprieremo degli spazi che ci sono stati negati tramite la fotografia che racconterà noi stessi, cercando di instaurare  una connessione tra chi guarda e chi legge con lo scopo  di comunicare il nostro pensiero  e il nostro sentire a più persone possibili.”

Proseguiranno l’8 giugno con “la Narrazione e il Territorio” a cura di Giulia Messere del Circolo Arci Macerata dove  verrà  descritto il percorso di mostra fotografica “Sfumature Oltre Obiettivo” dove sono stati coinvolti due fotografi maceratesi che nelle loro opere hanno impresso  il mutamento e la caratterizzazione dei luoghi fisici e sociali del territorio maceratese dal terremoto del 2016 fino ai più recenti eventi di aggregazione culturale e sociale del contesto cittadino e limitrofo. Durante il laboratorio verrà esposta la mostra, dando particolare rilievo alle modalità in cui alla narrazione fotografica è stata unita la ricerca testuale e narrativa, il modo in cui a ciascuna foto è stata associato un testo, un riferimento letterario, una poesia, una citazione.

Il 10 giugno e il 17 giugno  sono previsti due appuntamenti dal titolo “Il territorio  fuori” “che prevedono una passeggiata fotografica degli iscritti al corso, dove  in maniera autonoma sceglieranno gli spazi da fotografare. Gli scatti fotografici verranno poi studiati e lavorati in laboratorio. 

Il 14 giugno dalle ore 18, Stefano Casulli del Centro Fonti San Lorenzo parlerà di “ Eteropie: resistenze e soggettivazioni dentro e fuori di noi”.

“L’incontro si configurerà come un laboratorio teorico-pratico dal quale far emergere concetti, suggestioni, tentativi, mappature. – Ha spiegato Stefano Casulli –  L’appuntamento  ha un fine cartografico: come funziona la geografia interna a noi? E come quella fuori di noi? Lo spazio e il tempo della vita seguono davvero un metro e un ticchettio, oppure contengono buchi, nascondigli, trappole e ultra-dimensioni?

Per mettere in pratica un’autentica costruzione di senso, abbiamo bisogno di cogliere nella realtà e dentro di noi quello che rimane costante senza perdere la consapevolezza che in ogni punto e in ogni luogo, sempre, si può generare l’evento, la soggettivazione, la resistenza al potere e la creazione dell’inatteso.” 

Il ciclo dei laboratori vedrà il suo ultimo appuntamento il 22 giugno dalle ore 18 con “Umano e Urbano dalla narrazione al cambiamento” a cura di Federico Marinelli del Centro Fonti San Lorenzo. L’incontro si propone di analizzare la visione di città e delle comunità di persone che la abitano e, con i partecipanti, di indagare l’esistenza di bisogni altri e di risorse sopite e attivabili. Sarà forse possibile arrivare ad immaginare una nuova narrazione delle città e delle persone, passaggio essenziale per iniziare a parlare di cambiamento. 

Il 1 e il 2 luglio si terrà l’evento conclusivo del percorso, dalle ore 15 fino a tarda notte con l’esposizione della mostra fotografica a cura di Passepartout, dove ogni foto sarà accompagnata dalle parole dell’autore sulla tematica che l’autore stesso ha deciso di rappresentare con le sue fotografie.

Sono intervenuti in conferenza stampa tutti i partner del progetto che prenderà il via a Recanati tra cui Anna Poeti Direttrice della Scuola di Italiano Dante Alighieri, Rita Ricci dell’ Associazione Altra Eco e Beatrice Semplici e Francesca Tanoni della libreria Passepartout

Info e iscrizioni tel 3339933106

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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7 commenti

  1. Buona iniziativa. La scrittura come cura è da tempo usata ad esempio per i malati oncologici lungoviventi. La scrittura autobiografica è consigliata come elaborazione del lutto. Spero che l’iniziativa si allarghi e articoli ulteriormente.

  2. Goffredo Natalucci on

    Una iniziativa di nicchia, un po’ con la puzza sotto il naso, no di certo un programma aperto a tutti (basta lettere i titoli dei diversi appuntamenti).

  3. Ma che è sta roba? Non mi dite che ci spendiamo pure soldi pubblici? Laboratori per gli under 35: a che servono? Rilasciano un attestato? Hanno possibilità di lavoro o è l’ennessima stupidaggine di quello che in questa città chiamiamo “cultura.

  4. Ecco appunto. Curatela!
    Il narcisismo e il presenzialismo ad ogni costo sono brutte bestie!
    Ps: dopo la foto con sciarpa alla festa della Recanatese (probabilmente non conosce manco la strada per lo stadio) rischiamo veramente di vederla in ogni luogo. Una e trina.

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