Presidente Sandrino Bertini: risultati bilancio 2021, particolarmente positivo per noi. Il nostro direttore Fabio De Crescenzo da domani in pensione. Ci siamo rimboccati le maniche e in 4 anni abbiamo riorganizzato la banca grazie alla motivazione del personale e a un maggior impulso al marketing relazionale riallacciando le relazioni con il territorio. Abbiamo aumentato il numero dei soci grazie al prezioso contributo del direttore, da quest’anno daremo una accelerazione del numero dei soci e nell’ultimo cda ne sono stati ammessi 12 nuovi. Al nostro vice direttore, Davide Celani, è demandato l’incarico di continuare e di raggiungere obiettivi ambiziosi per il futuro

Fabio De Crescenzo, Direttore. Traccio un bilancio del mio periodo. Ho iniziato che la banca era appena uscita da un periodo difficile. Io sono figlio di due sarti e faccio questo esempio: era come una nobildonna con un bel vestito ma con qualche lacerazione con i dipendenti e con il territorio. Io ho lavorato di ricucitura frutto di un lavoro di squadra. Dal 2017 ad oggi la banca è quasi irriconoscibile tanto che oggi esprimiamo numeri di eccellenza e tutti hanno dato un contributo importante, ha pagato il lavoro di squadra. Nel 2021 abbiamo prodotto un utile importante: due grandezze per tutte: gli impieghi in bonis sono cresciuti di 100 milioni e la raccolta di ben 150 milioni e vantiamo un utile di 2 milioni e 300 mila euro. Abbiamo assunto 10 ragazzi giovani, selezionati con criteri adeguati, a testimonianza che la banca è viva, vitale e si rinnova. Io non mi sarei aspettato nulla di più e vado via sereno e contento.

Davide Celani: vice direttore del 2019, ho sempre avuto una perfetta collaborazione con il direttore, gli amministratori e il personale tutto che mi ha permesso di colmare le mie lacune. Il futuro? Io dico “nel solco della tradizione ma con uno sguardo al futuro”, significa essere vicino al territorio e alle sue eccellenze. Tradizione e ascolto sono il motore della banca: tanto più sarà la velocità che riusciremo ad imprimere tanto più saremo dinamici nel trasformare la nostra banca da una classica banca di transazione a una di relazione. Dipendenti: per loro corsi di formazione e processi di carriera per motivarli a raggiungere gli obiettivi prestigiosi che ci siamo dati. Si tratta di una sfida importante e ambiziosa. Chi è Davide Celani? mi definisco un cooperatore di lungo corso nel senso che sono un bancario dal 1989 all’interno del Credito Cooperativo. Ho 54 anni, laurea in economia e commercio, sposato con due figli di 14 e 16 anni. Sono di Fano. Ho allenato per tanti anni una squadra di pallavolo, categorie femminile. Appassionato di pesca che condivido con i miei figli in barca. Una grossa passione per il lavoro. In BCC di Recanati con un distacco dalla banca capogruppo ICREA dal1° giugno 2019.

Paolo Maggini vice presidente. Al nostro insediamento immaginavano la banca come una catena con anelli ben saldati l’uno con l’altro: aspirazione che si è concretizzata grazie all’armonia che si è creata nella conduzione della banca e grazie all’ingresso di Celani, il nuovo direttore, che ha fornito un grosso e importante impulso commerciale dal suo insediamento come vice direttore. Immagine della banca che è differente dai grandi gruppi perché è la più vicina alle esigenze del territorio. Civitanova è stata l’apertura dell’ultima filiale e già ci sta dando risultati soddisfacenti, è stata una scelta ponderata ma felice. Era da tempo che avevamo in animo di farlo, è una piazza molto appetibile dove abbiamo ottime relazioni. Siamo in tutte le città della costa maceratese e siamo presenti in maniera capillare in tutta la provincia di Macerata, anche nell’entroterra.

Gerardo Pizzirusso. Vice Presidente. Veramente grati al nostro direttore perché ha fatto un grandissimo lavoro coadiuvato da una squadra armonica. È stato un punto di riferimento per tutti noi, per i clienti e il personale. La banca ha fondamenta solide oggi, ma bisogna essere sempre attenti e confidiamo in Celani

Emergenza covid:

Bertini è stata per noi un’occasione di crescita e di sviluppo, con i decreti ministeriali abbiamo avuto l’opportunità di concedere crediti alle imprese, e questo ha allargato il nostro business, e ci ha permesso di legarci di più alla clientela che in quel periodo era sotto stress. Siamo stati rapidi nel concedere prestiti alle aziende e questo ci ha premiato.

De Crescenzo: il covid è stata l’occasione di dimostrare alla comunità che eravamo presenti. Abbiamo creato una Task force che lavorava tutti i giorni per evadere le pratiche dei prestiti e siamo stati in grado di concedere migliaio di prestiti in quel periodo. I clienti si sono resi conto che cosa significa una banca del territorio presente in qualsiasi momento.

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