Nell’ambito dell’analisi delle posizioni connotate da più rilevanti indici di rischio patrimoniali e finanziari, i militari della Compagnia di Civitanova Marche hanno approfondito la posizione di una società a responsabilità limitata semplificata esercente nella città costiera attività di intermediazione e consulenza nel settore delle assicurazioni, oggetto di numerose segnalazioni per operazioni sospette pervenute dall’Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia, per il tramite del Nucleo Speciale Polizia Valutaria della Guardia di Finanza, peraltro risultante aver presentato dichiarazioni dei redditi ed IVA, a partire dall’anno 2016, con dati evidentemente incoerenti rispetto alle movimentazioni finanziarie poste in essere ed oggetto delle suindicate segnalazioni.

Dalla disamina del contenuto degli alert trasmessi, in ottemperanza alle prescrizioni antiriciclaggio, nonché dalla contestuale analisi della fatturazione elettronica della società di capitali e, in particolare, dell’oggetto delle prestazioni di servizi rese, le Fiamme Gialle hanno potuto rilevare, sotto il costante coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata, diretta dal dott. Claudio Rastrelli, come i due soggetti succedutisi nella carica di legale rappresentante abbiano di fatto condotto attività di intermediazione assicurativa abusiva, sprovvisti delle prescritte autorizzazioni dell’I.V.A.S.S., l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, in violazione dell’articolo 305, comma 2, del Decreto Legislativo 209/2005 (Codice delle Assicurazioni Private).

Inoltre, alla luce del reinvestimento del profitto del reato di abusivismo assicurativo, nell’acquisto di tre autovetture aziendali per l’esercizio dell’attività d’impresa, i due soggetti sono stati parimenti segnalati per il reato di autoriciclaggio per la somma di € 51.900,00, pari all’importo dei veicoli acquistati.

I Finanzieri hanno anche ricostruito la base imponibile sottratta a tassazione da parte della S.R.L.S., ammontante complessivamente ad oltre € 196.000,00, segnalandola alla competente Direzione Provinciale dell’Agenzia delle Entrate per l’emissione del conseguente atto di accertamento.

L’operazione di servizio testimonia il costante impegno della Guardia di Finanza a tutela dell’economia legale: il monitoraggio dei flussi finanziari è il metodo più efficace per individuare i capitali di origine illecita, prevenendo e contrastando forme di riciclaggio in grado di inquinare l’economia legale e di alterare le condizioni di concorrenza.

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