Sono circa 60 gli ucraini residenti a Recanati e questa sera all’Atrio comunale, su invito dell’Amministrazione, c’era una piccola delegazione per organizzare aiuti da inviare alla popolazione vittima della guerra in Ucraina.

Ai nostri microfoni Tetyana Mykhno residente a Recanati da oltre 20 anni con la sua famiglia, il marito e due bimbi piccoli. Sua sorella si trova a Sumy, città che in questi giorni è sotto bombardamento continuo. Anche lei ci unisce all’appello del sindaco Bravi di dare una mano alla sua gente: “chi può aiuti a raccogliere materiale (cibo o materiale igienico e sanitario) o ad ospitare persone che arrivano dall’Ucraina si tratta di donne con bambini o persone anziane perché i nostri uomini giovani sono rimasti tutti in Ucraina a combattere”.

Tetyana Mykhno

Un appello prontamente accolto dall’Amministrazione. “Nelle prossime ore – sottolinea Bravi – sarà a disposizione un locale per raccogliere il materiale che ci raccomandiamo sia portato in condizioni tali da non dover essere lavorato, e quindi possibilmente in confezioni facilmente trasportabili. Secondo quanto richiesto da loro stessi, servono prodotti alimentari e medicinali, sono le cose più richieste e che sembra scarseggiano di più in Ucraina”.

A fianco del sindaco si schierano anche i rappresentanti di Fratelli d’Italia Ettore Pelati, coordinatore cittadino e Simone Simonacci, consigliere comunale, che hanno ribadito di “credere nella fratellanza dei liberi popoli europei e di voler che al più presto torni la pace tra Russia e Ucraina. Non possiamo, quindi, che dirci soddisfatti di questo primo contatto tra l’Amministrazione comunale di Recanati e la comunità ucraina locale”.

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