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nota di Fratelli d’Italia Recanati
Questa mattina, Fratelli d’Italia Recanati – rappresentata dal coordinatore cittadino Ettore Pelati – ha voluto presenziare alla posa della corona commemorativa in Via Martiri delle Foibe. Il 10 febbraio, Giorno del Ricordo, è un’occasione per ricordare una pagina buia della storia italiana, con migliaia di persone uccise o costrette all’esilio dall’Istria, dalla Venezia Giulia e dalla Dalmazia solamente per il fatto di voler restare italiani e non piegarsi al regime comunista del Maresciallo Tito. Avvenimenti storici che alcuni vorrebbero mettere a tacere, basti vedere i fatti che, in questi giorni, hanno interessato alcune località delle Marche, da Fermo a Senigallia. Noi di Fratelli d’Italia non permetteremo mai che qualcuno riporti il silenzio su una simile vicenda e saremo sempre in prima linea nel ricordare quegli eventi drammatici.
Commento dell’assessore Rita Soccio
Come ogni anno celebriamo il “Giorno del Ricordo” con la deposizione della corona in Via Martiri delle Foibe. Ricordiamo per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.
Per giovedì 24 febbraio come di consueto, abbiamo organizzato un appuntamento di formazione sulla letteratura dell’esodo, che si avvarrà della collaborazione dell’Adi-sd (Associazione degli italianisti – sezione didattica, diffusa su tutto il territorio nazionale ed articolata in sedi locali). Il titolo dell’iniziativa “L’anima altrove. Storie e memorie dell’esodo” vuole essere un omaggio alla scrittrice Anna Maria Mori, vincitrice nel 2006 del premio Recanati Festival della narrativa italiana, con il libro “Nata in Istria”. Le relatrice dell’incontro saranno le prof.sse Silvia Tatti e Maria Cristina Benussi.
L’istituzione del Giorno del Ricordo, grazie alla legge 30 marzo 2004, sta dando i suoi frutti.
4 commenti
Il Comune, nella persona dell’assessore Soccio, si è affiancata alla iniziativa di Fratelli d’Italia, cioè a una iniziativa di parte e con precise finalità politiche. Non è così che una istituzione ricorda una vicenda tragica, su cui la storia ha detto e continua a dire parole di verità, al di fuori di comode strumentalizzazioni e silenzi.
Opera Nazionale dei Caduti senza Croce
Ringraziamo tutti di cuore per la sensibilità nel ricordare ed onorare i Martiri delle Foibe
Concittadini caduti nella seconda Guerra ed a Guerra terminata
Benedettucci Pasquale 11/03/1945 Clusone (Bergamo) Militare
Bevilacqua Giuseppe 30/04/1945 Rovigo V. Brig.
Biloni Gino 22/08/1945 Territorio Metropolitano Militare
Bitocchi Filippo 8/09/1944 Mura-Val Trompia (Brescia) Aiutante
Cardinali Pasquale 30/09/1944 Venezia Militare
Cingolani Mariano 5/05/1945 Gorizia infoibato o diversamente massacrato a guerra terminata Civile
Cittadini Cittadino 9/05/1947 Piacenza Civile
Guzzini Massimo 29/04/1945 Bergamo Ten.
Romoli Luigi 27/03/1944 Doleritz,Brandemburgo Militare
Simonacci Abele 30/11/1943 Macerata Legionario
PREGHIERA PER LE VITTIME DELLE FOIBE
MONSIGNOR SANTIN
Invocazione per le Vittime delle Foibe
O Dio, Signore della vita e della morte, della luce e delle tenebre,
dalla profondità di questa terra e di questo nostro dolore noi gridiamo a Te.
Ascolta , o Signore, la nostra voce.
Noi siamo venuti qui per innalzare le nostre povere preghiere
e deporre i nostri fiori, ma anche apprendere l’insegnamento
che sale dal sacrificio di questi Morti.
E ci rivolgiamo a Te,
perché Tu hai raccolto l’ultimo loro grido,
l’ultimo loro respiro.
Questo calvario, col vertice sprofondato nelle viscere della terra,
costituisce una grande cattedra,
che indica nella giustizia e nell’amore le vie della pace.
Ebbene, Signore, Principe della Pace,
concedi a noi la Tua pace. Dona conforto alle spose,
alle madri, alle sorelle, ai figli di coloro che si trovano in tutte le foibe
di questa nostra triste terra, e a tutti noi che siamo vivi
e sentiamo pesare ogni giorno sul cuore la pena
per questi Morti, profonda come le voragini che li accolgono.
Tu sei il Vivente, i Signore, e in Te essi vivono.
Che se ancora la loro purificazione non è perfetta,
noi Ti offriamo, o Dio Santo e Giusto, la nostra preghiera,
la nostra angoscia, i nostri sacrifici,
perché giungano presto a gioire della splendore del Tuo volto.
E a noi dona rassegnazione e fortezza, saggezza e bontà. Tu ci hai detto:
“Beati i misericordiosi perché saranno chiamati figli di Dio,
beati coloro che piangono perché saranno consolati”,
ma anche beati quelli che hanno fame e sete di giustizia
perché saranno saziati in Te, o Signore,
perché è sempre apparente e transeunte il trionfo dell’iniquità.
Mons. Antonio Santin , Vescovo di Trieste , 1959
Monsignor Santin visse con animo indomito e mai rassegnato il periodo della occupazione titina di Trieste, subendo a Capodistria nel giugno del ’47 una intimidatoria aggressione comunista, avente lo scopo di frenare la sua opera in favore dei suoi tormentati fratelli istriani. Aggressione che lo lasciò pesto e sanguinante ma non per questo meno combattivo nello svolgere il suo compito pastorale.
Città delle Marche che, con grande sensibilità, hanno onorato i Martiri delle Foibe e la giovane studentessa istriana Norma Cossetto, Martiri delle Foibe, nella propria Toponomastica.
Marche FERMO proposta Memorial in ricordo di Norma Cossetto
Marche RECANATI (Macerata) Via Martiri delle Foibe
Marche PORTO SANT’ELPIDIO (Fermo) Memorial in onore di Norma Cossetto
Marche SAN BENEDETTO DEL TRONTO (Ascoli Piceno) Targa in onore di Norma Cossetto Martire delle Foibe
RIFLESSIONI
“Han ballato sui loro corpi, han sputato sul loro nome, han nascosto le loro tombe, ma non li possono cancellare”
(Anonimo)
“Solo la verità ci renderà liberi”
(Benedetto XVI)
“Solo i Morti hanno il diritto di perdonare, i vivi hanno il dovere di non dimenticare”
(David Ben Gurion)
“Nessuno muore del tutto finché ne sia conservato il ricordo”
(Jorge Luis Borges)
“La verità è tanto più difficile da sentire quanto più a lungo la si è taciuta”
(Anna Frank)
“Guai a seppellire la storia, perché prima o poi schizza fuori come un cane rabbioso”
(Georg Wilhelm Friedrich Hegel)
“Ho amato la Giustizia, ho odiato l’iniquità, perciò muoio in Esilio”
(Gregorio VII – Ildebrando di Sovana)
“Tutti coloro che dimenticano il loro passato sono condannati a riviverlo”
(Primo Levi)
“Le radici profonde non gelano”
(John Ronald Reuel Tolkien)
“Le idee non si strozzano ed anzi dal patibolo risorgono terribilmente feconde”
(Vedetta d’Italia – Giornale fiumano dell’Esilio)
“Ai vivi si devono dei riguardi, ai morti si deve soltanto la verità”
(Voltaire)
“Perdere il passato significa perdere il futuro”
(Wang Shu)
“M’hanno chiesto: perchè piangi?
Poichè non avrebbero compreso il mio pianto,
ho risposto:
nessuno piange.
L’Esule è ovunque solo”.
(Lamennais)