Nei giorni scorsi è ripreso il doposcuola all’Hotel House dedicato ai bambini in difficoltà. Le attività, seguite dalla cooperativa “Il Faro”, sono rivolte alla fascia d’età compresa tra i sette e i dodici anni e si svolgono il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle 15.30 alle 18.30.
La ludoteca comunale “La tenda”, ubicata presso l’Hotel House, è chiusa da qualche mese per lavori di messa in sicurezza che l’Amministrazione prevede di completare nel prossimo anno. Grazie alla collaborazione tra gli Uffici comunali, però, sono stati messi a disposizione del servizio i container SAE collocati nei pressi del condominio multietnico.
«Ci teniamo a ringraziare l’Ufficio per le Politiche sociali e gli operai del comune per l’ottimo lavoro svolto in brevissimo tempo – dichiarano l’assessore alle Politiche sociali Sonia Alessandrini e la consigliera Fatou Sall –, i container infatti nascevano come sportello multifunzionale in capo all’Ufficio Servizi demografici, che con grande disponibilità ed entusiasmo ne ha permesso l’affido alle Politiche sociali».
Nei mesi scorsi, nonostante l’emergenza sanitaria e le difficoltà logistiche, il Comune aveva riattivato il servizio di ludoteca per i bambini dai tre ai sei anni presso la Biblioteca comunale in Corso Matteotti, frequentata ora da bambini di tutte le nazionalità, dimostrandosi un importante strumento di integrazione. Mancava però di riattivare l’utile attività di doposcuola che da anni si svolgeva grazie ai progetti PRIMM che coinvolgono il Comune. Sempre a proposito di progetti PRIMM, è in corso una gara d’appalto che servirà a potenziare il servizio del Centro di Aggregazione Giovanile dell’Hotel House con lo scopo di promuovere l’inclusione e la socializzazione dei giovani immigrati. Ciò permetterà di porre in essere iniziative pubbliche che potranno accompagnare le nuove generazioni dai tre ai diciotto anni di età.
«La ripresa del doposcuola si inserisce all’interno del progetto di lotta contro la dispersione scolastica. L’Amministrazione è fermamente convinta che l’istruzione rappresenti il motore dell’integrazione ed è nostro dovere fornire il massimo aiuto possibile ai giovani che non posso contare su una rete familiare in grado di aiutarli in tal senso», affermano Alessandrini e Sall. «Le attività che stiamo cercando di promuovere e potenziare hanno come obiettivo non solo l’integrazione ma anche la sicurezza: creare ambienti di discussione aperti e inclusivi, dove i giovani si sentano supportati dalle Istituzioni e liberi di socializzare, infatti, potrà evitare il verificarsi delle risse tra gang di cui troppo spesso leggiamo sui giornali o sui social media».