Dopo una sconfitta elettorale non è mai semplice reagire, ma abbiamo voluto lanciare subito un segnale chiaro di apertura al confronto, incontrando pubblicamente iscritti e simpatizzanti in uno spazio di
discussione che ha registrato una buona partecipazione.
Il dato di partenza è che a Porto Recanati la destra e la sua politica conservatrice hanno perso. Da qui occorre ripartire per rilanciare l’attività del Partito Democratico sia a livello locale che regionale, considerato che anche a Castelfidardo e San Benedetto la destra esce sconfitta. Occorre far riemergere il partito dalla nebbia della titubanza proponendo una linea politica chiara, “progressista nei valori, riformista nei metodi e radicale nei comportamenti”, come ci ha indicato il Segretario Enrico
Letta nei mesi scorsi.
L’equità sociale e l’equità ambientale saranno le colonne portanti della proposta politica futura. Riformare i metodi significa non essere più il partito che parla dei giovani, delle donne, dei lavoratori, dei precari, dei pensionati ma vuol dire essere il partito che fa parlare i giovani, le donne, i lavoratori, i precari e i pensionati.
Le elettrici e gli elettori ci hanno posto all’opposizione della giunta Michelini e da lì ripartiremo, insieme al Movimento 5 Stelle con i quali è aperto anche un discorso a carattere nazionale, Sinistra Italiana e PAC ovvero i gruppi con i quali abbiamo condiviso il progetto Porto Recanati 21-26.

Faremo un’opposizione senza pregiudizi e attenta nel valutare tutti gli atti proposti dalla maggioranza, sostenendo quelli che riteniamo condivisibili e bocciando quelli lontani dalla nostra idea di città.

Stiamo avviando le fasi congressuali che ci porteranno a fine Dicembre al congresso regionale ma prima al rinnovo delle segreterie di federazione e dei circoli. Sarà per noi l’occasione per avviare un confronto serio e allargato a quanti intendono dare il proprio contributo. In questa fase c’è bisogno del sostegno e della presenza di tutti, di coloro che militano nelle nostre
fila da anni e di coloro che avranno il piacere di iniziare un nuovo percorso con noi; il partito non è il luogo dell’esclusione ma dell’inclusione.
Dal congresso uscirà il nuovo gruppo dirigente al quale sarà affidato il compito di far sì che il Partito Democratico sia un grande partito non solo a parole ma anche nei fatti. 

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5 commenti

    • Peccato che invece ieri in Senato la DDL ZAN…
      Quelli della sinistra che hanno vinto si tagliano le gambe fra di loro…
      ihihihihihihihihihih!

  1. Ario Roncitelli on

    Il PD s’inventa ogni volta una favola nuova (che poi è tutto da vedere se è nuova!) per non ammettere le sconfitte, a qualsiasi livello. E’ esemplare il caso regionale: da quando il centrosinistra ha “consegnato” la Regione agli avversari della destra, il PD ancora non ha trovato il coraggio di valutare con oggettività quanto successo e prendere le decisioni conseguenti, a iniziare dalle dimissioni irrevocabili di tutto il gruppo dirigente. Ci si affida sempre alla retorica polverosa del “pericolo di destra”, senza rendersi conto che ormai è un argomento inconsistente sul piano locale, dove servono proposte e risposte alle necessità dei cittadini, secondo traguardi realizzabili e non la banale organizzazione di coalizioni tra deboli (PD, Cinquestelle, socialisti…), chiaramente egemonizzate sempre dal PD per spartire quei quattro stracci di potere. Cambiare sul serio è difficile, ma è indispensabile se si vuole recuperare voti.

  2. toro seduto on

    Caro Montali, il problema non è la destra divisa è con chi si è alleato il PD locale, sapendo benissimo di perdere a priori ,con la candidatura di Michelini e UPP.
    Il problema è della qualità dirigenziale del PD locale e delle illusioni create dalla loro infantile fantasia, si è vero che hanno di coinvolgere alla carica di Sindaco diversi personaggi locali, ma vista la mala parata si sono rimessi all’ alleanza con l’Avvocato, che non è quello di Torino, n.d.r., ma un locale di scarso tiro politico.
    Bene ora non rimane che un profondo e vero rinnovamento , mettendo da parte vecchie cariatidi ex D.C. ex P.C.I. ed altro , ed anche lei Montali .
    il PD locale riparta da opzione zero , cioè fuori tutti o quasi e dentro nuove teste ,nuova idee, ed opzioni per il futuro.

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