Il ritorno in panchina di Giuseppe Lorenzini, il conto alla rovescia per i settanta anni dalla fondazione ed una attività che riparte dopo un anno di stop a causa del Covid. Il Csi Recanati è pronto ad una nuova sfida tra tanto entusiasmo, speranze e le incognite legate ai nuovi contagi. Lunedì è cominciata ufficialmente la stagione 2021 / 2022 con il primo allenamento allo stadio Nicola Tubaldi in vista del campionato di seconda categoria che scatta domenica 26 settembre. “Questa volta dovremmo partire, a differenza dello scorso anno quando lo stop è arrivato ancor prima di disputare la prima partita di campionato – afferma il presidente Romano Frenquelli -. Ad oggi ci sono tutte le condizioni per svolgere regolarmente la stagione ma come tutti siamo in balia degli eventi causati dalla pandemia. Tuttavia rispetto ad un anno fa abbiamo l’arma in più del vaccino tanto che nella nostra società siamo tutti immunizzati. Questo dovrebbe garantirci una maggiore sicurezza e un pò più di tranquillità anche se tutti temiamo l’eventuale quarantena qualora dovesse verificarsi la positività di un giocatore. D’altronde nessuno di noi vive di calcio e si vuole evitare ripercussioni negative sulle rispettive attività lavorative”.

Alla guida è tornato Giuseppe Lorenzini, che una decina di anni fa portò il Csi Recanati in Seconda Categoria. Una bandiera del calcio recanatese che in carriera ha vinto ben cinque campionati, dal Bagnolo al Villa Musone. “Lo corteggiavamo da anni ma non siamo mai riusciti a trovarci per un motivo o per un’altro – continua il presidente dei giallo verdi -. Riteniamo sia l’uomo giusto per il nostro progetto che riparte con rinnovato slancio. La sua esperienza e la sua personalità ci sembrano ideali in un gruppo costituito anche da molti giovani. L’organico è pronto ma necessita ancora di qualche innesto e non è stato facile riprendere il filo del discorso interrotto un anno fa. Il covid ha cambiato molte cose compresa la vita di alcuni ragazzi. Qualcuno è stato costretto ad allontanarsi per motivi di lavoro, qualcun’altro non ha più voglia di riprendere a giocare. Per questo motivo ci ritroviamo con una rosa quasi completamente nuova”.

Silvano Filipponi

Tra i giocatori più esperti c’è Ivan Lanciotti, una vita nei dilettanti con una valanga di gol. Intorno a lui tanti giovani vogliosi di crescere mentre lo staff tecnico si arricchisce con un’altra bandiera del calcio recanatese. “Luca Calamante ha appeso le scarpe al chiodo ma resterà con noi – dice Frenquelli – ormai prossimo ai quarant’anni ha deciso di abbandonare il calcio giocato ma continuerà a dare il suo contributo dietro le quinte. Sarà il nostro direttore tecnico e siamo contenti di averlo ancora in squadra anche perchè abbiamo sempre più bisogno di figure in grado di darci una mano sopratutto in questo momento così delicato e contrassegnato anche dal protocollo sanitario. Siamo contenti di tornare ad avere il pubblico allo stadio ma anche questo comporta un impegno perchè dovremo mettere una persona all’ingresso che controlli il grenn pass e il rispetto del distanziamento in tribuna”.

 

Nello staff è immancabile Silvano Filipponi, storico presidente che rappresenta la storia di una società che tra qualche mese festeggerà i settanta anni di vita. Un bel traguardo per la seconda realtà più longeva dello sport cittadino. “Vogliamo celebrarlo nel migliore dei modi anche per dare risalto a tutti coloro che in settanta anni hanno dato il loro contributo a questa società – conclude Frenquelli -. Abbiamo rovistato negli archivi che sono ricchi di storia e raccontano almeno tre generazioni. Una grande emozione vedere quelle immagini storiche, a cui a volte è anche difficile dare un nome ed un cognome a certi volti. Stiamo organizzando una mostra in collaborazione con il Comune di Recanati ed un libro commemorativo per festeggiare un evento che ci riempie d’orgoglio”.

 

 

 

 

 

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