Nel 2020, causa epidemia, i furti nelle abitazioni italiane sono diminuiti di circa un terzo. Un po’ per la crescita del lavoro da remoto, un po’ per i mancati viaggi e per il crollo di uscite serali verso palestre, bar, ristoranti, cinema, teatri, siamo stati molto più tempo a casa evitando quindi visite non gradite.

Nonostante il calo, i furti e le rapine in abitazione nel nostro Paese restano sempre sopra quota 110mila: 300 reati al giorno, quasi 13 ogni ora. La situazione insomma rimane preoccupante ma, se il merito maggiore della riduzione di reati denunciati va senz’altro alle Forze dell’Ordine, una fortissima azione di deterrenza è stata attuata dai cittadini che hanno investito risorse per ridurre i rischi di intrusioni indesiderate.
Il bisogno di sentirsi al sicuro nella propria abitazione sta spingendo gli italiani ad adottare sistemi di sicurezza a difesa della casa, anche se, secondo il Censis, restano ancora dieci milioni di case che non hanno difese. Talvolta, inoltre, i sistemi montati, a partire dalla classica porta blindata, risalgono a molti anni addietro e con il tempo sono diventati obsoleti.

Massimo Leonori, Presidente CNA Infissi Macerata dà qualche consiglio su come fare per evitare brutte sorprese: “Prima di tutto un consiglio strategico. Ci si deve guardare bene dal raccontare le proprie uscite da casa in contemporanea all’evento o durante il periodo di assenza. Ed è opportuno, inoltre, non fornire indizi che possano dimostrare l’assenza, ad esempio chiedendo a persona fidata di svuotare la cassetta della posta. Questi accorgimenti complementari – prosegue Leonori – aiutano ma non bastano però a rendere una casa sicura. Servono sistemi quanto più aggiornati possibili. E se è vero che la fiammata delle materie prime ha fatto crescere i prezzi dei dispositivi è anche vero che oggi si può godere di detrazioni fiscali ad hoc per questi interventi, dal cosiddetto ‘bonus sicurezza’ ai benefici prima casa”.
“La soluzione più economica per difendere la propria casa – suggerisce il Presidente di mestiere CNA – è rappresentata dalle inferriate; per una grata fissa in ferro di dimensioni medie la spesa si aggira sui 400/450 euro. L’installazione di una porta blindata costa mediamente 1300/1350 euro, una serratura ad alta sicurezza 700/850 euro, finestre antisfondamento intorno ai 1600 euro al metro quadrato. È possibile affidarsi a soluzioni più sofisticate, come degli impianti di sicurezza antintrusione, ma l’investimento in questo caso può salire dai 1800 ai 3500 euro e anche di più. L’integrazione con un sistema di video sorveglianza esige un’aggiunta tra 600 e 1200 euro. Somme alle quali vanno addizionati i costi di manutenzione e/o di aggiornamento necessari a mantenere funzionale ed efficace ogni barriera tra casa e ladri”.

Leonori, infine, sottolinea l’importanza del lavoro ben fatto: “È fondamentale che tali lavori siano effettuati da personale specializzato che usa prodotti di qualità elevata. Mai come in questi casi il fai-da-te potrebbe rendere inutili tutti gli accorgimenti. Da considerare poi che se si subisce un furto e l’impianto è stato installato da abusivi o comunque da addetti non abilitati, l’assicurazione non riconoscerà alcun risarcimento”. Installatori, impiantisti e artigiani della CNA Macerata sono a disposizione per condividere qualsiasi progetto di sicurezza abitativa.

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