Sandro Mangiaterra con il Premio “W. Beltrami”

Nata da un’idea di Riccardo Taddei (fisarmonicista), l’Associazione C.A.M. (Centro Accademia Musicale) e l’ASSOCIAZIONE Free Events in collaborazione con il Comune di Lariano (Roma), hanno presentato nei giorni scorsi il R.I.M. (Raduno Internazionale degli Strumenti a Mantice) giunto alla sua seconda edizione, evento riconducibile ad uno strumento molto diffuso e variegato come la fisarmonica che vanta una notevole tradizione nella città laziale gemellata tra l’altro con la marchigiana Castelfidardo capitale di questo strumento a livello mondiale.

Durante il contest il recanatese SANDRO MANGIATERRA ha ricevuto, dalla figlia Fiorenza Beltrami,  il premio intitolato a “Wolmer Beltrami” , musicista, compositore e personaggio unico, scomparso nel 2009, famoso per il suo stile e virtuosismo inconfondibile, vincitore dell’Oscar Mondiale della Fisarmonica, che si pone come obiettivo quello di conferire un riconoscimento a tutti coloro che, con il loro operato, hanno contribuito alla crescita della fisarmonica in Italia e nel mondo.

Un prestigioso riconoscimento al maestro Sandro Mangiaterra che ha costruito la sua prima fisarmonica a soli 14 anni e che ha festeggiato quest’anno i 50 anni di lavoro nel mondo della fisarmonica, questo capolavoro tecnologico della quale Mangiaterra conosce tutti i segreti dalla cassa composta da 4 legni: mogano,faggio,noce e abete, dalla tastiera, ai bottoni dei bassi, al mantice, lo strumento meccanico che tramite la compressione immette l’aria che fa vibrare le corde producendo il suono ed ai tre modelli più popolari, ovvero la diatonica (in cui il suono è diverso a seconda del movimento del mantice), la cromatica (che permette di utilizzare 12 suoni), a piano (in cui la tastiera è simile a quella di un pianoforte).

Una vera e propria passione, quella del recanatese  Sandro Mangiaterra, che ha lavorato mezzo secolo nelle principali ditte fidardensi, leader a livello mondiale nella produzione di fisarmoniche, che seppur con una certa evoluzione tecnologica, sono costruite con la stessa tecnica di 150 anni fa, nate da un’intuizione di Paolo Soprani (1863), per uno strumento dalle origini antiche, di cui conosce tutti i segreti , ed il cui premio “W. Beltrami” è il giusto suggello, il giusto coronamento avendo ereditato questa tradizione che ha messo in questi 50 anni, con dedizione, lavoro, impegno e spirito di sacrificio, e metterà a disposizione  in futuro alle nuove generazioni , verso traguardi sempre più grandi per questa missione, com’è nello spirito e nell’indole di Sandro.  Ad maiora !

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