La “Darsena” di Porto Recanati è inserita nel “Piano dei porti” delle MARCHE da molto tempo: il progetto si riferisce alla darsena in località “Scossicci” predisposto dal Prof. Ing. Alessandro MANCINELLI del “Politecnico delle Marche” su commissione della Giunta Regionale.

Inoltre, negli ultimi dieci anni, le Giunte regionali a guida del Partito Democratico, soprattutto con l’assessore alla difesa della costa Angelo SCIAPICHETTI, su questo terreno ha tenuto nella massima considerazione Porto Recanati.

Infatti:

  • La difesa della costa a sud del “Potenza” è un fatto compiuto, alla faccia di chi solo un anno fa – oggi consigliera di maggioranza in regione, unitamente a qualche assessore locale – sosteneva che i soldi erano terminati a danno della difesa della costa antistante alla “Pineta comunale”.
  • Il Piano GIZC per la Difesa della Costa, nelle MARCHE, prevede investimenti per un totale di 290 milioni di Euro: deliberazione n. 104, approvata dall’Assemblea Legislativa Regionale, nella seduta del 6 dicembre 2019, n. 147.

La parte più cospicua dell’intervento in tutta la costa marchigiana, circa 47 milioni di Euro in cinque anni, sono destinati a Porto Recanati per la realizzazione di nuove scogliere emerse, potenziamento dell’esistente, e ripascimenti per 6 km circa del litorale Porto Recanatese allo scopo di riequilibrare la dinamica costiera lungo il tratto di litorale con contestuale miglioramento dal punto di vista ambientale, paesaggistico e di fruizione pubblica.”.

Il primo stralcio dell’intervento è stato stimato in ca. 22,81 Milioni di Euro, per 3,2 km circa nel litorale di Scossicci, che diventa così, sostanzialmente, il più corposo intervento di difesa della costa dell’intero litorale marchigiano.

Questa parte di “Difesa della costa”, è propedeutica e funzionale per l’approntamento della Darsena di SCOSSICCI.

Una grossa opportunità per la “Porto Recanati che vogliamo”, per la quale il Partito Democratico locale ha lavorato sodo e continuerà a farlo in futuro: fatti, no chiacchiere!

In questi giorni, però, è apparsa la notizia della ripartizione di oltre 2,5 miliardi di euro per i porti italiani stanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr approvato dall’Europa) che prevederebbe per le “Authority portuali” ubicate sul versante Adriatico:

  • 409 milioni a Trieste,
  • 169 a Venezia,
  • 165 a Ravenna,
  • 168 a Brindisi
  • Solo 20 all’Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico Centrale (ANCONA).

Forse ACQUAROLI pensava che i giochi politici romani condotti dal suo partito e da lui stesso assecondati non avessero un prezzo per le Marche?

Diciamo che si è sbagliato di grosso e i maldestri tentativi di addossare ora le sue responsabilità ad altri sono onestamente molto imbarazzanti.

Nella consapevolezza che la ripartizione delle risorse, stanziate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sono un crocevia decisivo per il rilancio della completa attuazione del sistema portuale marchigiano, quindi anche per Porto Recanati, dobbiamo rilevare che se l’andazzo è questo, purtroppo, la “Darsena” e la “difesa della costa di Scossicci” rimarranno solo sulla carta.

Il conto politico di questa giunta regionale di estrema destra, completamente manovrata da Roma, è arrivato solo dopo dieci mesi di governo, ed è salatissimo per le imprese marittime e turistiche del nostro territorio.

Un’impostazione veramente dilettantesca che, dopo il settore dei porti, rischia ora di colpire anche quello della sanità.

Cosa stanno facendo, coloro che solo un anno fa erano bravissimi a criticare?

Non stanno facendo nulla, proprio nulla per Porto Recanati.

 

 

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1 commento

  1. Ario Roncitelli on

    Ancora con questo sogno del “porto”, chiamato darsena sapendo che è IMPOSSIBILE costruirne uno vero? A chi dovrebbe servire? A chi la costruisce (la darsena) o a chi va per mare? Avete un’idea delle dinamiche attuali della nautica da diporto e di come stanno incidendo sui costi di gestione di tutti i porticcioli della costa marchigiana? Lasciate perdere certi desideri. Anche perchè chi avrebbe dovuto soddisfarli (leggi Gaz de France) ha abbandonato il campo da un pezzo.

    P.S. – Siamo nell’anno di Dante, allora un po’ di lingua, grammatica e sintassi italiane vogliamo impararle?

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