Fausta Giorgetti, vedova Torrone, è una nonnina ribelle nonostante la sua età, 91 anni il prossimo 13 giugno. Lei del Covid-19 non ha avuto mai paura e non esita a definirsi no mask e no vax. “Quando devo uscire esco, volentieri ma ho sempre bisogno di qualcuno che mi accompagna perché sono non vedente e sono caduta due volte e ho 80 punti dal ginocchio all’inguine. Cammino sempre con il carrellino a casa e fuori sotto braccio. Mi piace ridere e scherzare sempre”.
Non ha risentito del lockdown perché ha continuato la sua vita tranquillamente: “il coprifuoco mi ha fatto un baffo perché a quell’ora sono già a letto. Non è cambiato niente nella mia vita, non mi importa di quello che sta succedendo e parlo tranquillamente con tutti, io non porto né la mascherina, non voglio fare il tampone né il vaccino, voglio morire di morte naturale. Batto le mani quando sento in televisione chi denuncia queste situazioni, dobbiamo vivere la nostra vita, non possiamo permettere che gli altri ci mettano il coperchio sopra. Ma mi sai dire cosa vuol dire questo coprifuoco?
Non mi importa che qualcuno mi dica che sono un negazionista, sono contenta di essere me stessa. Voglio morire quando Dio mi chiama. Io non ho mai avuto paura di questo virus”. Non riesce a contenere il suo disappunto quando sente di anziani ospiti di case di riposo o delle Rsa, morti senza poter avere il conforto dei propri cari. “Ma come si fa ad essere così crudeli, si chiede Fausta?
Dicono che l’hanno fatto per il nostro bene, ma in realtà il nostro bene è quando riusciamo a stare insieme alle persone con le quali possiamo parlare, abbracciale, farle sentire affetto ed amore. Dio ci dice di amare il prossimo tuo come te stesso”.
Fausta ha un passato ricco di ricordi che le derivano dai tanti lavori svolti, da quello della sarta a quello di assistente alle persone bisognose. Purtroppo, quando per la sua età e per la perdita della vista, ha avuto lei bisogno di aiuto ha incontrato alcune persone non tanto per bene che le hanno portato via i beni che aveva in casa. “Ho avuto parecchie badanti, molte affettuose, sincere ed oneste.
Purtroppo, però, non tutte si sono comportate bene. Una, che è stata con me una settimana, mi ha dato dell’acqua con dentro un sonnifero che mi ha addormentato: ha quindi preso la chiave dell’armadio per portarmi via tutto quello che avevo. Ma questo non mi ha impedito di continuare ad aiutare le persone che hanno bisogno”.
26 commenti
Vaccinarsi non è conseguenza della paura, ma tutela della propria e altrui salute. C’è poco da scherzare. Il senso civico non va… in pensione. Nemmeno a 90 anni suonati
Ma ci faccia il piacere….se ha paura si vaccini lei e non rompa al prossimo
La generazione della signora aveva gli attributi.Quelle di oggi sono troppo molli
Liberissima di dichiararsi no mask e no vax.
Ma sa quanto ce ne frega a noi!
Radiogeriatria sponsorizza i negazionisti. Che pena.
Ma vai a zappare, braccia rubate all’agricoltura
Rivalutare il conformismo
di Michele Serra
Un paio di incontri ravvicinati con persone convinte che il Covid sia una truffa del potere – e sorridevano della mia mascherina e della mia recente e sospirata prima vaccinazione – mi hanno fatto capire una cosa che non avevo capito prima. La molla che li agita non è affatto la grullaggine. È il suo contrario. È il culto della (loro) intelligenza, che li solleva di qualche palmo dalla (nostra) mediocrità. Ci considerano pecoroni, creduli sudditi della dittatura sanitaria, schiavi congeniti di qualunque gerarchia.
Loro invece non la bevono. Sanno leggere tra le righe, a differenza di noi minchioni che leggiamo solo le righe. Hanno fonti di informazione “indipendenti” che noi nemmeno ci sogniamo. Sono il pensiero acuto che si distacca dal pensiero ottuso.
Camminano parecchi metri sopra la linea del nostro encefalogramma piatto. In breve: ci disprezzano, nella migliore delle ipotesi ci compatiscono.
Non si ha idea di quanti siano. Certamente una minoranza, ma una minoranza corposa: qualche milione di persone. In una certa misura è necessario ringraziarli. Ci ricordano che l’anticonformismo (in sé, un valore) può diventare una condanna. Quando è ben speso libera la mente, quando è speso male la imprigiona, e riduce a macchiette presuntuose e spesso ridicole (c’è qualcosa di più ridicolo che negare l’esistenza del Covid?).
C’è soprattutto una spaventosa mancanza di umiltà, nei negazionisti. Per il terrore di essere “come gli altri” accetterebbero qualunque panzana, purché “controcorrente”, purché li faccia sentire scaltri in mezzo a un mare di sciocchi. Parlare con loro fa rivalutare il conformismo
NONNAAA!!! METTA LA MASCHERA! NE VA DELLA SUA SALUTE.
Altrimenti raggiunge prima del tempo i suoi coetanei sterminati dal virus.
Ma non rompe va
Brava! Io credo che sia un bene il vaccino agli anziani e a chi ha problemi di salute ma considero semplicemente assurdo vaccinare i giovani oppure imporre il patentino stile nazista “green pass”
Il vaccino non è abbligatorio quindi la signora fa quello che ritiene più opportuno. Auguri.
Il vaccino no ma la mascherina si quindi la signora sbaglia come purtroppo tanti altri
Fausta sei una grande esempio di vita l’italiani devono prendere da insegnate di vita da prendere sono coetaneo di 81 anni la condivido con te il modo di vita anno reso tutti reclusi in casa eravamo+ poveri ma liberi meglio un giorno da leoni che100 da pecora
E tu sei un pecorone! Castrato.
Il controcanto di nonna Fausta
Ho letto per intero l’articolo e sentito l’intervista..
fatta salva una risposta che esalta il coraggio di Fausta, tutti gli altri si sbracciano a condannarla senza appello.
Disgustoso che la paura, il conformismo calpestino la liberta personale di Fausta.. non è difficile comprendere che lei ripone fiducia nella medicina tradizionale che negli anni ha saputo governare questi virus stagionali attraverso i medici di famiglia, piuttosto che i protocolli “marziani” straordinari e perentori imposti dal ministro della salute, dal CTS e dall’Aifa. Con quali risultati, poi. Nell’arco di un anno tra inesattezze e notizie contraddittorie hanno terrorizzato la popolazione che disorientata ha finito per porsi critica verso le cure, le misure di contenimento, verso le chiusure, verso le vaccinazioni come unica speranza per uscirne. Fausta ha fatto la sua scelta.. giusta o sbagliata lei e serena, convinta di vivere libera gli ultimi anni della sua vita. Non merita di essere condannata ma compresa.
A chi la accusa di essere irresponsabile ed irrispettosa nei confronti degli altri.. rispondo con un rovesciamento delle asserzioni : “la tua paura e la tua ipocondria finiscono dove incomincia la mia liberta’, i miei diritti”. Chi sono io per assolverti o condannare, a me basta comprendere le tue ragioni ed averne rispetto, del resto ti
chiami Fausta.. non “nefasta”.
Un abbraccio.
Abbracciala ma…attento al covid!
E…se ti attacca il covid?
Certo come no intanto lei a 91 anni c’è arrivata.. Neanche un minimo di rispetto per tutti i dottori che hanno salvato e continuano a salvare le vite e hanno perso la loro e hanno lottato in trincea… non come questa vecchietta che se ne sta tranquillamente a casa potendo anche non uscire… la sua religione non le dice di avere rispetto per tutti i dottori e tutte le persone che sono morte in quest’ultimo anno???? Alla faccia della religione complimenti… A questo punto preferisco essere meno praticante ma meno bigotta e avere il rispetto per tutti i morti che ci sono stati in più quest’anno rispetto agli altri anni Le è andato bene che covid non l’abbia neanche sfiorata altrimenti……. vergogna veramente vergogna!!!
Ecco, appunto. Quando qualcuno fa voli pindarici per dire che il numero dei morti è lo stesso degli altri anni, dimentica così tanti medici ed infermieri che hanno perso la vita. Anche quando fa divisioni e proporzioni con il numero dei morti in India, tralascia il fatto che non ci sono numeri certi; alcune fonti dicono che sono molte volte maggiori.
Quindi non aveva fatto quello per il vaiolo? quindi non li ha fatti ai figli? se sì, si chiama incoerenza. tutti i vaccini sono sperimentali all’inizio.
A me il problema appare semplicissimo.Se c’è,e pare ci sia,il pericolo del contagio o ti vaccini o ti chiudi in casa evitando ogni e qualsiasi contatto.La tua libertà è uguale a quella del prossimo,se si arriva a capirlo..Questa indisponibilità alla vaccinazione,stando ad un’inchiesta di Ilvo Diamanti che leggevo ieri,pare sia diffusa in una certa area politica e mi preoccupa che tale area sia in espansione,se serbatoio di queste tendenze.
A 91 anni si perde il contatto con la realtà. Va compresa e difesa.
Lei,(la vegliarda) non ha niente da perdere.
Noi si!
Noi…inteso come persone coscienti.
Non condivido minimamente il pensiero della Signora; il suo pensiero è contro la libertà, in quanto la sua libertà finisce quando inizia la mia; il non rispetto porta all’anarchia; vi consiglio di parlare con i NONVAX e NON COVID che si sono malati di COVID…… hanno cambiato opinione; troppi morti ho visto per colpa del COVID e de non rispetto di coloro che non credono; il resto sono solo parole ….. fatevi un giro al COVID Center…… prima di aprire la bocca e dare fiato
Adolfo, evidentemente la signora é abituata a disubbidire. Mi sorge un dubbio: non è che per caso ci troviamo di fronte ad una persona che rifiuta di vaccinarsi, di pagare le tasse, di votare, di contribuire al sostegno, alla cura dei vecchi come lei, al rispetto delle regole… perché non in grado di ragionare?
Credo che la storia della vecchietta fortunata sia stata strumentalizzata, come spesso accade a radionegazione!
Fortunatamente il seguito di questa radiofarsa é limitatissima.
Noi continuiamo a vigilare e a smentirla.
La vaccinazione non è obbligatoria e la signora non ha disobbedito a nulla. Ma ormai gli obblighi non sono solo quelli di legge ma anche quelli di uniformarsi al pensiero dominante.
Ricordiamo il medicinale talidomide? serviva a curare le nausee mattutine delle donne in gravidanza, e molte lavoratrici, per non finire licenziate per assenze “ingiustificate”, lo hanno assunto e hanno continuato a correre al lavoro per poi correre a casa e sentirsi rimproverare e bloccare gli avanzamenti lavorativi perchè madri. Anche quel medicinale era ritenuto sicuro e aveva superato tutti i test. Sono nati molti bambini con malformazioni più o meno gravi. A distanza di sessanta e più anni finalmente le donne cominciano a capire che fare figli gratis per questa società (che le mortifica a cominciare dal cognome del figlio che per ignoti motivi è quello del padre) non è una buona scelta.
Nessun’altra ha mai fatto figli per la società ! Per farli lavorare nei campi ( maschi) e per essere assistiti in vecchiaia !
Tu sei nato sbagliato perché non sei mai servito alla società !