E’ già libero Marco Amicucci, il trentenne di Montefano arrestato l’altro giorno per resistenza, violenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Lunedì mattina l’uomo in Tribunale si è scusato e ha patteggiato la pena a dieci mesi di reclusione tornando di nuovo in libertà.
All’origine un violento litigio in famiglia avvenuto nel tardo pomeriggio di domenica con il fratello tanto che la sua famiglia, viste le alterate condizioni psicofisiche dell’uomo, aveva chiamato il 118. Ma era stato necessario anche l’intervento dei carabinieri del Nucleo operativo di Macerata ma il trentenne ha scagliato la sua rabbia anche nei loro confronti colpendo uno di loro alla tempia con una gomitata, storcendo il pollice a un altro e insultandoli pesantemente. Per questo era scattato l’arresto con le accuse di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale ed era stato denunciato per il reato di oltraggio a pubblico ufficiale.
Ora per lui, quando la sentenza sarà definitiva, potrebbero scattare i lavori di pubblica utilità in quanto non ha beneficiato della sospensione condizionale della pena avendo già avuto in passato una condanna per lesioni alla pena di due anni di reclusione.
1 commento
Già libero. Un titolo vergognoso. La prova provata che il sensazionalismo é l’arma della stampa, della radio, della tv.
Perché mai quel ragazzo doveva stare carcerato? Per aver litigato coi familiari? Senza aver fatto violenza? Perché ubriaco?.
Già libero!
In un paese dove gli stupratori, gli assassini, gli evasori fiscali, i ladri, pedofili, gli spacciatori non vanno in galera fino al terzo grado di giudizio …dobbiamo prendere atto che il cronista titola il pezzo con: già libero! Cosa pretendeva ? L’ergastolo immediato? O la garrota? Vergogna.