Il Comune non ha raccolto le raccomandazioni di Astea che consigliava nei giorni scorsi di proteggere i contatori dell’elettricità e dell’acqua con delle guaine isolanti. Lo ha fatto, invece, un’anziana signora di 90 anni che abita nel Chiostro di Sant’Agostino. Il risultato è stato che la scuola Beniamino Gigli, che si trova all’interno dell’antico convento agostiniano, è rimasta senz’acqua per alcune ore a causa del contatore andato in tilt per il freddo mentre nulla è capitato alla anziana donna.

La centralina è posta, infatti, esternamente all’aria, senza nessuna struttura protettiva e si trova in un vecchio androne a piano terra del Chiostro di S. Agostino, sotto gli appartamenti, oggi vuoti, del Campus Infinito.

Se ci sono danni, intanto, come si suole dire, paga Pantalone, ma certo è che la pubblica amministrazione non da’ un buon esempio, eppure è sempre così generosa di buoni consigli.

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4 commenti

  1. A parte che lasciare quei contatori così all’aperto è veramente da incapaci. Mi chiedo negli uffici tecnici comunali, ma anche nella stessa scuola, che gente vi lavora. E’ un problema elementare. Se volete, basta avvolgere i contatori e i raccordi in fogli di giornale per evitare il “congelamento”.

  2. Quello che si vede dalla foto è a Recanati o nella foresta amazzonica? CHE VERGOGNA ma i tecnici del comune dove stanno, chi controlla i lavori delle ditte FIDELIZZATE….

  3. ….”è sempre così generosa di buoni consigli”, ma anche di buoni divieti e di tante differentazioni.
    Se ti fermi in sosta in una zona vietata in prossimità del centro, fioccano multe, tant’è che, complice anche il Covid19, tanti esercizi commerciali chiudono, mentre in certe zone, esempio l’unica camionabile, non si vede nessuno a regolamentare sia il traffico, sia la pedonabilità, già compromessa anche dai due marciapiedi disastrati e quindi impraticabili.
    Parlo della strada che porta a Beccerica e viceversa, che con la neve si è aspettato, che dio, dopo aver fatto la neve, la “strugi”!

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