«Incremento demografico, che ci piaccia o meno, il regime fece meglio di noi oggi». E’ il contenuto di un post pubblicato dal consigliere regionale di Macerata Anna Menghi (Lega) sulla sua pagina Facebook tre giorni fa e che poi lo stesso facebook ha rimosso. Parole quelle del consigliere regionale della lega che hanno suscitato le immediate reazioni della deputata del Pd Alessia Morani, del consigliere regionale ed ex sindaco di Macerata Romano Carancini e di Leonardo Catena, sindaco di Montecassiano.

Nel post Anna Menghi parlava dei dati allarmanti relativi alla natività e aggiungeva: «L’ultimo stimolo all’aumento demografico in Italia risale agli anni ’20 del Novecento quando l’allora capo del governo Benito Mussolini, ebbe l’intuizione di creare in ogni comune italiano un consultorio materno e un ambulatorio ostetrico, per ridurre il rischio di morti infantili. A tutela di madri e figli in difficoltà fu istituita l’Opera nazionale per la maternità e l’infanzia che ebbe fortuna anche nel dopoguerra, tanto da essere soppressa solo nel 1975, quando fu assorbita dal Servizio sanitario nazionale. Che ci piaccia o meno, il regime fece meglio di noi oggi, aprendo scuole di ostetricia, stimolando la specializzazione di medici in questo settore, moltiplicando gli asili pubblici, istituendo le camere di allattamento nelle fabbriche. Istituì anche premi di natalità, contribuendo alle famiglie numerose. Nel primo ventennio del novecento l’Italia aveva 40 milioni di abitanti e Mussolini puntava ad arrivare a 60 milioni nella seconda metà dello stesso secolo. Il traguardo di fatto è stato raggiunto solo nel primo decennio degli anni 2000, ma è un fatto che da allora nessuno si è più occupato seriamente delle politiche demografiche del Paese. In mezzo a tante parole inutili e giochi di palazzo dovremmo avere una visione chiara di quali sono i veri problemi».

Share.

Radio Erre - La Radio che parla e fa parlare | Società Cooperativa Chiostro S. Agostino, 2 62019 Recanati | MC C.F-P.IVA 00351460431 | Tel: 0717574429 | E-mail: radioerre@radioerre.net | PEC: radioerre@pec.it

13 commenti

  1. Goffredo Natalucci on

    E’ sconcertante una presa di posizione del genere. Il revisionismo è una brutta malattia. Le politiche demografiche non stanno solo nel “fare figli”, ma più concretamente nell’organizzare servizi a sostegno della famiglia in tutte le sue necessita. Non soltanto l’ONMI, cioè l’Opera maternità e infanzia, che in realtà era un servizio di pediatria diffuso e che non è stata certo una “genialata” del regime fascista. Questa storia ricorrente che il regime abbia “fatto anche cose buone”, appartiene a una cultura autoassolutoria che così tenta di mascherare la vera natura del fascismo, cioè il dato incontrovertibile che sia stata una dittatura. Noi italiani dimentichiamo (anche perchè la storia nelle scuole è sempre più una “cenerentola”) che per vent’anni abbiamo vissuto e sostenuto una dittatura, dove le più elementari libertà individuali erano negate e che ci ha condotto al disastro della guerra. Del resto le politiche mussoliniane sulla natalità partivano dal concetto che “il numero è potenza”, in un’ottica bellicista che ha progressivamente portato alle tragedia della Russia, della Grecia, dell’Africa, dei campi di concentramento, dei bombardamenti indiscriminati sulle città.
    Certe nostalgie odierne sono pericolose e vanno contrastate in nome dei valori della Repubblica e delle sue libere istituzioni.

  2. Sono stati, sono, saranno sempre razzisti, nazisti, convinti di essere razza ariana.
    La storia ha dato il suo verdetto. Abbattuti.

  3. Il periodo fascista non è ancora entrato nella storia, viene usato per un dibattito politico ripetitivo e a corto di argomenti. Sono solidale con la consigliera regionale Anna Menghinon ha detto niente di scandaloso.

    • Goffredo Natalucci on

      Rilegga bene e recuperi un buon manuale di storia, insieme a qualche studio sul regime (le consiglio quelli di Emilio Gentile). Vedrà che alla fine lo… scandalo c’è. Tra l’altro la signora non tiene conto che se ha il diritto di parlare liberamente, oltre che si praticare la politica che l’ha portata a occupare posti di rilievo nelle istituzioni, lo deve al fatto che non esiste più il “regime che fece meglio di noi”.

      • La storia dice che Mussolini non era nato politicamente fascista ma socialista, esponente di spicco del Partito Socialista Italiano, fu nominato direttore del quotidiano di partito Avanti! nel 1912.
        Strano che tutti i dittatori fanno il percorso politico partendo dalla sinistra, facciamoci un po’ caso.

  4. La STORIA del FASCISMO fino ad oggi l’hanno fatta i vincitori , quelli che hanno osannato STALIN .
    Solo pochissimi intellettuali anticomunisti hanno potuto parlare e soprattutto divulgare il loro pensiero . La stampa , il cinema, i testi scolastici , la televisione e qualsiasi altro mezzo d’informazione , tutto e tutti sono stati monopolizzati dalla sinistra dominante
    i libri di scuola , la stampa , il cinema e ogni altro me

  5. Il concetto in sé è corretto, migliorare le politiche statali sulla natalità. Non si capisce perché se ne debba fare un’occasione per dire che mussolini aveva fatto meglio dei politici di oggi. Concetto giusto, sviluppo errato. Sembra che il ruolo dei politici di dx sia quello di dover difendere il fascismo…boh…

  6. Dicono un sacco di fregnacce. Storicamente infondate, ma poco importa. Ripeti una falsità tante volte e diventerà vera senza il bisogno di corrispondere ai fatti

  7. Bellorofonte on

    Il fascisno é stata una dittatura? E’ vero. Il naziamo é stata una dittatura? E’ vero. Il comunismo é stata (ed é ancora) una dittatura? E’ vero. Ma il comunismo ancora c’é in tante parti del mondo, mentre il fascismo ed il nazismo no.
    Le foibe? Erano un pozzo, niente di più, dicomo, oppure sono caxxate, dicono i… comunisti. Ha prodotto, il comunismo, 200.000.000 (duecento milioni) di morti, che vuoi che sia.
    Tra le tante cavolate fatte dal fascismo di Mussolini, alcune iniziative, invece, sono state positive, come quelle descritte, e storicamente accertate e fino ai giorni nostri, quella dell’ONMI; una verità storica, o no. E i massacri di semplici cittadini da parte dei partigiani dopo la fine della guerra, specialmente nel “Triangolo Rosso? Caxxate! E l’ANPI odierna, dove vi sono giovani virgulti e non certo “centenari”, che significato ha. Fra poco ci sarà l’associazione dei seguaci di Adamo ed Eva. Ma prendere uno spunto storico positivo nello specifico per quanto riguarda la famiglia, la madre ed il bambino, il supporto agli astessi per quanto riguarda il ripopolamento della nazione, é un reato. Tanto per i COMUNISTI, la verità se contraria alla loro ideologia, E’ SEMPRE UN REATO.
    La frase: “Ripeti una falsità tante volte e diventerà vera”, é farina del sacco di un COMUNISTA. Appunto!
    Voi siete quelli del Genitore 1 e Genitore 2 (se non 3), senza Mamma e senza Papà, quelli di inculcare ai bambini dell’asilo ad essere maschi se femmine o viceversa. Ma vi guardate allo specchio ogni tanto? Non credo! Almeno fino al “Contrordine Compagni”, allo ra si può (e si deve) cambiare. Ma per ora…

    • Goffredo Natalucci on

      Il negazionismo e il riduzionismo sono due interpretazioni dei fatti, che però tolgono oggettività agli stessi e alle valutazioni che le accompagnano. Mettere sul bilancino del farmacista due dittature è infantile, molto infantile. L’Italia ha conosciuto il fascismo, in tutte le sue applicazioni, diciamo così, pratiche, a iniziare dalla mancanza della libertà di espressione. Impossibile, per esempio, allora pensare a un dibattito come quello che avviene con questa radio oppure a giornali che non fossero controllati preventivamente alla pubblicazione, salvo chiuderli se sgraditi al regime. Ciò, come tanti altri aspetti che oggi nessuno accetterebbe, non dà la patente di “buona” all’ideologia avversa, i cui difensori probabilmente vi trovano “cose buone” anche quando è stata interpretata con i gulag e le invasioni in Germania est, in Ungheria, in Cecoslovacchia, in Afghanistan ecc..
      Forse sarebbe meglio guardare con più razionalità a questa democrazia, al suo pluralismo, alle sue libertà, alle sue conquiste, piuttosto che rimpiangere tempi conosciuti solo per sentito dire.

  8. Beh, basterebbe che i padri si prendessero la responsabilità dei figli insieme alle madri, lavorando meno e avendo più permessi per accudire i figli, invece di privare le donne del diritto di lavorare, come fece il duce. Mia zia a Roma ha dovuto lasciare il proprio lavoro sotto il fascismo. Meritava e aveva il diritto di lavorare. No?
    Il problema è che quelli a destra vogliono le donne a CASA e l’uomo a LAVORO. Ma la società si è evoluta, e non può di certo tornare indietro ora che la donna sa che ha gli stessi diritti dell’uomo.
    I consultori vanno sicuramente incentivati, anche per dare la pillola abortiva e tutte le assistenze sanitarie del caso: nella regione marche la giunta di adesso li sta chiudendo tutti!

Lascia un Commento

Exit mobile version