L’arrivo di una cartella esattoriale di oltre 100 mila euro fa scoprire che quel 60enne di Montefano, Fabrizio Romiti, era un millantatore in quanto non era ragioniere e non era stato in grado di curare gli interessi dell’azienda di mobili di Montefano. Per questo è finito sotto processo per truffa aggravata ed esercizio abusivo della professione ed è stato condannato a un anno di reclusione e al pagamento di 500 euro di multa e 5.000 euro come risarcimento alla parte civile.
L’uomo si era presentato a un imprenditore (parte civile nel processo) assicurandolo di essere abilitato a compiere gli adempimenti di legge in materia fiscale, di lavoro, previdenza e assistenza sociale relativamente alle due ditte di cui l’imprenditore era legale rappresentante. Invece era tutto un bluff e l’uomo non era iscritto da nessuna parte: né all’albo dei consulenti del lavoro, né degli avvocati, dei procuratori legali, né dei dottori commercialisti, dei ragionieri e dei periti commerciali. Niente. Aveva però iniziato a lavorare per l’imprenditore, percependo un compenso. I guai, però, sono iniziati dopo la presentazione della dichiarazione dei redditi di una delle due ditte per l’anno d’imposta 2007. Nella dichiarazione alcuni dati erano falsi, altri incongruenti e a dicembre 2012 l’Agenzia delle entrate effettuò un accertamento che portò a maggio 2015 l’invio di una cartella esattoriale per 100.941 euro.