Abbiamo letto la nota di Lega e Fratelli d’Italia dopo il Consiglio Comunale. La posizione del Movimento Vivere Recanati sul tema videosorvegliaza è chiara e nota da sempre. Riportiamo integralmente l’intervento del nostro capogruppo Marco Canalini. Sembra scritto in risposta all’articolo, invece è l’intervento di venerdi scorso in Consiglio comunale. È utile inoltre precisare che il Movimento Vivere Recanati si è organizzato ed ha portato avanti le attività cercando di aggregare fin da subito oltre il perimetro della lista: a questo percorso civico, insieme ai consiglieri comunali, hanno aderito gli assessori Scorcelli e Fiordomo, oltre ad altri cittadini che ci danno una mano nel ragionare sul presente e sul futuro della citta.

In merito alla questione sopra esposta torniamo a ripetere che la videosorveglianza è uno dei punti fondamentali del programma amministrativo con il quale ci siamo presentati ai recanatesi. Lo era già in precedenza, con risultati importanti che hanno fatto di Recanati un comune all’avanguardia quanto a prevenzione attraverso un sistema di telecamere e di centrali operative. Il programma di governo è stato poi inserito nel Dup e nei progetti poi però purtroppo il Ministero degli Interni, da quello che abbiamo letto, non ha finanziato la nostra proposta, cosa che era avvenuta in passato e ci auguriamo che avvenga in un prossimo futuro perché i finanziamenti sono molto utili. Le telecamere a Recanati ci sono e sono state molto utili. Pensiamo a quelle che permettono di leggere le targhe o di controllare se il cittadino ha la polizza assicurativa in regola. Quindi ribadiamo la centralità della videosorveglianza. Lo facciamo in modo maturo e senza demagogia, senza divisioni artificiose, senza che si dica noi siamo bravi, gli altri no.

La sicurezza riguarda tutti, senza colore. Per questo i toni usati in questa mozione e la voglia di contrapposizione non sono condivisibili. Cosi come le polemiche che andrebbero evitate per lavorare insieme agli obiettivi che servono alla citta’. Vivere Recanati sostiene con forza la videosorveglianza, in tutti i quartieri, senza distinzioni e senza classifica, nei modi e nei tempi che vedremo con i cittadini. Riteniamo inoltre che serva la prevenzione educativa, politiche di inclusione sociale, presenza attiva dei cittadini, del volontariato, dei quartieri. Bene i progetti per il bullismo, per il disagio. Bene il controllo del territorio da parte delle forze dell’ordine. Il nostro no è un no per le modalità di parte ed a senso unico della mozione. È però un ribadire il si alla videosorveglianza e ad un incremento dell’attuale sistema, già all’avanguardia da tempo, più volte lodato da Prefettura e Questura. È anche un si a progetti sociali di prevenzione. Il tutto in modo equilibrato e civico, senza contrapposizioni ideologiche che oggi più che non servono.

Marco Canalini. Capogruppo in consiglio comunale Vivere Recanati.

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