La questione della multa sollevata al signor Ricci di Porto Recanati è molto delicata e va affrontata con rispetto e coscienza. Per questo stigmatizziamo tutti i tentativi volti a strumentalizzare politicamente la vicenda.

Si è parlato di buonsenso, della necessità di capire e di valutare la situazione. Il problema è proprio questo.

Il fatto che si debba parlare di buonsenso testimonia la difficoltà di una società che non è ancora in grado (se non attraverso il buon senso, ovvero un principio di assoluta soggettività) di creare un contesto adeguato e sostenibile a persone che soffrono particolari disagi e difficoltà. Questa triste vicenda dovrebbe farci riflettere e discutere su importanti questioni come la Vita Indipendente, la legge sul Dopo di noi, il Caregiver, le pensioni di invalidità e l’abbattimento delle barriere architettoniche.

E invece siamo ancora al punto in cui per risolvere alcune situazioni dobbiamo appellarci alla comprensione (alla discrezionalità) delle persone. La politica e la società dovrebbero adoperarsi affinché vengano attivati percorsi di inclusione. È vero, le regole sono uguali per tutti ma il peso delle sanzioni incidono diversamente da persona a persona, sia in termini economici che sociali.

E questo caso dimostra come spesso le regole sono fatte senza tenere conto di chi ha necessità complesse e particolari.

Esprimiamo rammarico per quanto successo al Signor Ricci e vicinanza a tutte quelle persone che ogni giorno sono costrette a confrontarsi con una realtà ostile alle loro esigenze di vita e spesso anche da sole.

Questa vicenda non deve altresì sminuire il prezioso lavoro che le forze dell’ordine compiono ogni giorno per la sicurezza di tutti noi, in un contesto, quello pandemico, difficile da gestire.

 

 

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8 commenti

  1. anna maria fedeli on

    Concordo sulle considerazioni ma alla fine della storia io penso che non basti quanto scritto. Queste sanzioni vanno contestate in tribunale in modo tale che dove non arrivano leggi decreti e regolamenti scritti con i piedi e applicati in modo discutibile (per non dire peggio) arrivi la cosiddetta giurisprudenza che dopo un po’ di sentenze concordanti venga più o meno applicata in tutta Italia. Altre leggi più o meno infami ( come la legge 40/2004 sulla fecondazione assistita) sono state smontate pezzo pezzo per fortuna dalla Corte Costituzionale o dalla Cassazione a Sezioni Riunite . Non sono un tecnico del diritto e mi scuso se ho commesso imprecisioni terminologiche nelle poche righe che ho scritto. Non basta pagare la multa al disabile, bisogna pagargli un buon avvocato e arrivare in Cassazione o alla Corte Costituzionale o al Consiglio di Stato o alla Corte Europea dei diritti dell’uomo. Nel mio piccolo andrò al bar (di cui sono già cliente) e gli consegnerò un piccolo obolo per pagare un legale, poi ne faranno ciò che vogliono.Piuttosto l’ANMIC ha scritto qualcosa in merito?

  2. No, non ci siamo. Il paternalismo non può sostituirsi alle regole. A Natale, quando le misure anti-Covid sembravano non doversi modificare, tutti avevano un nonno da andare a trovare, tutti avevano una mamma e un babbo che non vedevano da mesi (ferie comprese), tutti avevano il presepe e l’albero da fare con tutta la famiglia. Poi abbiamo visto come è andata. Anzi, come sta andando perchè adesso ci sono altre due questioni irrinunciabili per gli italioti: dover andare a sciare e il Carnevale.

  3. Tutti dicono la loro ed io dico la mia!
    La legge è uguale per tutti sia i belli che i brutti e chi deve far rispettare le regole è tenuto a fare il proprio dovere non condizionato dal proprio volere.
    Se stiamo in pandemia e ci sono norme comportamentali da attuare la cosa non va interpretata ma applicata,altrimenti ci ritroveremo in una giungla.

  4. Probabilmente i due agenti che hanno multato il proprietario del locale e il disabile la prossima volta fingeranno di non vedere. Spero che fingeranno di non vedere, quando dovessimo essere noi ad aver bisogno di loro. Moralmente condannati per aver fatto il loro “dovere” e giustificati coloro che non hanno rispettato il DPCM.

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