La mobilità privata sta cambiando velocemente ed i veicoli elettrici conquistano sempre maggiori spazi; investimenti e strategie delle case automobilistiche ne sono la prova. La diffusione dei veicoli elettrici porta con sé l’esigenza di una rete di punti di ricarica, e se mancano le infrastrutture, difficilmente in Italia il mercato decollerà, rispetto ad altri paesi europei.
Il Piano nazionale integrato energia-clima (PNIEC), di recente approvato nella sua forma definitiva, prevede uno sviluppo della mobilità elettrica molto intenso nei prossimi anni. L’ipotesi prospettata dal PNIEC è di 6 milioni di veicoli elettrici circolanti in Italia al 2030. Lo sviluppo della mobilità elettrica e delle infrastrutture coinvolge diversi aspetti, non solo quello dell’energia, ma anche di ambiente, trasporto, viabilità e urbanistica. Sappiamo che la circolazione di autoveicoli è tra le quattro fonti primarie certe di inquinamento da polveri sottili, e che nel 2021 i paesi che sforeranno il limite di 95gr/km di CO2 riceveranno multe dall’Eea (Agenzia europea per l’ambiente). Diverse leggi e decreti, anche recenti, vogliono quindi incentivare lo sviluppo della mobilità
elettrica prevedendo agevolazioni fiscali e contributi.
In una visione sempre più moderna, ecosostenibile e a maggior tutela del nostro patrimonio storicoculturale, come gruppo consiliare Lega, abbiamo voluto presentare pertanto una mozione articolata in più punti:
far installare 5 (o più) colonnine sul territorio comunale per la ricarica di veicoli elettrici; attivarsi per ottenere finanziamenti governativi ed europei per la realizzazione della rete di ricarica;
intrattenere rapporti con aziende produttrici di veicoli elettrici al fine di verificare la possibilità di ottenere sponsorizzazioni per l’uso di veicoli elettrici nel parco automezzi comunali senza costi aggiuntivi o, comunque, volti a valutare la possibilità di integrare detto parco con veicoli elettrici;
intrattenere o proseguire rapporti con società Multiutility per verificare la possibilità di sponsorizzazioni nell’ambito della progettazione della cosiddetta “Città Circolare” o, comunque, attivarsi nella progettazione di un Piano urbano di mobilità sostenibile (PUMS).
Infine, nella mozione si chiede di far installare una colonnina elettrica anche nella frazione di Sambucheto nell’area della nuova Casetta dell’Acqua, di prossima apertura, realizzando così – come suggerito dal nostro iscritto Alberto Palmieri – un punto green/ecocompatibile per qualificare ulteriormente la frazione.
Coordinatore cittadino Lega Salvini Premier Benito Mariani
24 commenti
Consigliere Mariani se il comune vi da retta e crea tutti sti spazi per le 2 auto elettriche circolanti ( elettriche, non ibride)… io la “treggia ndu la parcheggio?
Wanted! Dead or Alive!
Ahahah
Natalucci….l ultimo commento costruttivo, non denigratorio e propositivo non lo ricordo
Fai una cura di fosforo , smemorato.
Sempre Sambucheto!!!
Sempre Sambucheto!!!!
Sempre Sambucheto!!!!
Sempre Sambucheto!!!!
Sempre Sambucheto!!!!
Sempre Sambucheto!!!!
Sempre Sambucheto!!!!
Ma come mai è così importante Sambucheto?
Bacino elettorale?
Ricerca di voti e consensi?
E le mense e il marciapiede ciclabile e la colonnina…che palle!!!
Condivido in toto. Se non vi sta bene…fate un referendum e passate sotto Montecassiano.
Montefiore potrebbe passare con Montefano, facciamolo questo referendum.
Il cane si morde la coda. Se non ci sono le colonnine di ricarica è difficile che la mobilità elettrica si sviluppi.
Questo è un modo per avere un ambiente sano in cui le persone possono avere una vita migliore
Ma noi non lo vedremo…
Mi sembra una ottima proposta, lungimirante. Spero venga accolta con sollecitudine
C’è però un problema, che non riguarda direttamente l’opportunità o no delle colonnine. Le auto elettriche, così come oggi sono fabbricate, hanno bisogno di uno stallo di molte ore per la ricarica. In altre parole, se devo andare da Recanati a Milano, c’è di mezzo una buona mezza giornata per la ricarica. Dunque in questi termini nessuna persona ragionevole potrà mai comprare un’auto del genere, perchè non compatibile con le normali tempistiche di lavoro. Infatti in goro non ce ne sono e non è un caso.
Quello che lei dice è vero, ma io spero che molto presto per andare da Recanati a Milano si possa prendere il treno (che al momento costa troppo e ci mette troppo tempo) e poi a Milano si possa noleggiare a prezzi ragionevoli una microcar elettrica. Ci vogliamo attivare per salvare la fragile zattera che è la nostra povera terra oppure no?
No.
Finalmente un commento sensato.
Agli “elettrici” un arrivederci fra 150 anni!
La maggior parte del traffico è locale e urbano e la mobilità elettrica risolverebbe molti problemi.
Quali?
Rumore e inquinamento in primis.
A Recanati? Rumore e inquinamento? Ma fammi il piacere. Mai stato a milan? A turin? A Roma?
Non esistono cieli separati sopra Berlino, Milan, Turin, Roma, Recanati.
Allora porta i dati tra Milan e Recineti. Poi vediamo dove sta il rumore e l inquinamento.
Al di là della bontà o meno delle proposte, a Recanati i commenti variano di senso a seconda di chi abbia formulato l’istanza. La cieca faziosità è nel DNA dei Recanatesi dai tempi delle furibonde lotte tra guelfi e ghibellini. Questa è una proposta corretta e opportuna, poi sulla ubicazione delle colonnine si può discutere quanto si vuole.
E tu sei fazioso.
Mi sembra che ci si riferisca a una normativa europea che stabilisce scadenze precise. Non vorrei che ce ne ricordassimo a ridosso delle scadenze per poi risultare inadempienti e andare incontro a procedure di infrazione e multe salate.